I giallorossi restano in 10 vengono travolti dai ciociari

Benevento-Frosinone, per scrivere di questa gara occorre in primis chiudere la pratica Glik.
Un’azione quella del polacco che non trova giustificazione alcuna e, soprattutto, da condannare i minuti successivi al fallo.
Un fallo a gamba tesa che impatta violentemente sul ginocchio di Boloca, tra l’altro a gioco fermo poiché bisognava battere una punizione a favore del Benevento.
Sulla gamba del giocatore laziale i segni dei tacchetti della scarpa di Glik, striature di sangue, segni evidentissimi lasciati nell’impatto.
Arbitro al Var per verificare l’accaduto e cartellino rosso. Glik noncurante dei danni provocati all’avversario ha cercato di giustificarsi, ha protestato con l’arbitro ed è uscito dal campo… quasi da vittima colpito da un’ingiustizia.
Mai abbiamo parlato male, su queste pagine dei giocatori giallorossi, patrimonio a bilancio della società, ma qui il comportamento del giocatore è stato fuor di luogo, ingiustificato e soprattutto poco umano e sportivamente inesistente, fregandosene del danno fisico procurato.
Non è né da sportivo né umano.
Chiusa questa terribile, inusitata vicenda bisogna anche parlare della gara.
Gara tra l’altro iniziata bene dai giallorossi con un fraseggio tra Lapadula ed Elia sui piedi del quale c’è stata l’opportunità di chiudere a rete. Purtroppo per due volte Elia ha trovato Ravaglia a ribattere la chiusura del giallorosso.
Tutto questo al 19′.Pochi minuti dopo,25′, la furia di Glic ha cambiato il corso della gara.
Il Frosinone ha impiegato pochi minuti (dieci) per mettere a segno la prima rete con Lulic che da fuori area batteva l’incolpevole Manfredini.
Il Benevento va in difficoltà e nei minuti di recupero del primo tempo Lucic mette a segno la seconda rete.
Nella ripresa al 50′ il terzo gol dei laziali ad opera di Charpentier che da pochi passi mette in rete un pallone ribattuto dal portiere giallorosso su tiro di Cicirelli.
Il Benevento prova una reazione ma senza velleità. Solo al 54′ Ravaglia compie un mezzo miracolo su tiro di Moncini. Al 75′ la quarta rete degli uomini di Grosso con Cicirelli che con un destro a giro infila la palla sotto la traversa. Due minuti dopo a Garritano non riesce il pokerissimo, mentre al 78′ è Di Serio a mettere alle spalle di Ravaglia la rete della bandiera. Da segnalare al 91′ una traversa del Frosinone con Tribuzzi. 
Nel corso della gara Caserta ha sostituito Elia con Vogliacco, subito dopo l’espulsione di Glik e nel secondo tempo Acampora per Tello, Moncini  con Foulon, Masciangelo con Di Serio e Viviani con Calò.
Una gara che seppur condizionata dall’espulsione di Glik comunque ha mostrato ancora una volta i limiti tecnici e tattici della squadra di casa.
Poca convinzione, poche azioni manovrate ed in dieci una fase difensiva approssimata.
Il tour de force che doveva dare un giudizio su questa squadra si è dimostrato disastroso. Due sconfitte interne dei giallorossi che seppur condizionate da episodi, hanno mostrato limiti e lacune preoccupanti.
Ora il campionato si ferma per la pausa delle nazionali.
Caserta dovrà fare a meno dei convocati nelle rispettive nazionali (sono quattro), dovrà cercare di recuperare mentalmente e fisicamente gli uomini a sua disposizione, ma soprattutto trovare quella disposizione tattica, oggi come oggi, confusionaria.
E alla ripresa la trasferta a Pisa sicuramente non è impegno facile atteso il cammino in campionato dei toscani. (g.b.)

I RISULTATI DELLA XII GIORNATA DEL GIRONE DI ANDATA
COSENZA – REGGINA 0-1
ALESSANDRIA – TERNANA 0-2
ASCOLI – VICENZA 2-1
COMO – PERUGIA 4-1
CREMONESE – SPAL 1-1
BRESCIA – PORDENONE 1-0
BENEVENTO – FROSINONE 1-4
LECCE – PARMA 4-0
CROTONE – MONZA 1-1
CITTADELLA –  PISA 2-0

LA CLASSIFICA
Brescia, punti 24; Lecce, 23; Pisa, Reggina, 22; Frosinone, 21; Benevento, Como, Cremonese, Cittadella, 19; Ascoli, 18; Monza, 18; Perugia, 17; Parma, Ternana, 16; Spal, Cosenza, 14; Crotone, Alessandria, 8; Vicenza, 4; Pordenone, 3

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