I giallorossi pareggiano contro i granata, ma restano a +16 sui diretti inseguitori

Il derby tanto atteso: una brutta gara, un pessimo arbitraggio, un più sedici sulle seconde, l’unica nota positiva.
Questa in sintesi l’analisi di una gara che tutto sommato ha detto poco o nulla di nuovo, ma soprattutto che i giallorossi seppur con qualche difficoltà rimangono saldamente i favoriti verso la meta finale, viste anche le prestazioni degli avversari spesso costretti ad alzare bandiera bianca come Pordenone e Crotone, mentre sopraggiungono Frosinone, la stessa Salernitana a il Cittadella… la distanza però si fa abissale.
La Salernitana squadra “tosta”, il Benevento che tra infermeria  e nuovi arrivi cerca di recuperare la migliore condizione soprattutto a centrocampo e sul giocatore più “chiacchierato” in queste settimane.
A questo quadro non eccellente si aggiunge l’arbitraggio che ha permesso di tutto e di più in campo soprattutto come cazzotti e calcioni mai sanzionati e con amonizioni spesso travisate. Per non dire delle punizioni spesso fischiate all’incontrario.
Comunque un Benevento dalle due facce, intimorito nella prima parte della gara in cui va segnalato anche l’infortunio di Kragl sostituito da Inzaghi con Insigne. Il napoletano ignorato per quasi un tempo, cerca di darsi da fare nella ripresa, ma pesa su quella fascia l’assenza di Tello e bisognerà attendere anche per verificare l’infortunio di Kragl.
Andando alla gara la Salernitana parte come suol dirsi lancia in resta cercando di farsi largo tra lo schieramento giallorosso. Nel primo quarto d’ora il Benevento si affaccia in area granata poche volte, mentre soprattutto Lombardi cerca la porta.
Poi la gara rallenta il ritmo ed il Benevento riesce a manovrare di più il pallone con qualche errore di troppo nella misura dei lanci.
Il primo tempo si chiude con ben sei cartellini gialli sventolati dal signor Illuzzi da Molfetta: tre per parte.
Alla ripresa la Salernitara accelera e al 53’ va in gol con Djuric che di testa batte a rete un cross di Lombardi e da posizione angolata infila il pallone tra il palo e Montipò.
Inzaghi sollecita i giocatori ad una maggiore azione con più fantasia, ma, dopo dieci minuti dal vantaggio granata, opera la prima sostituzione con Viola, ancora non nelle migliori condizioni, che lascia il campo per Improta.
Solo dopo cinque minuti il Benevento raggiunge il pari con Sau che entra in area di rigore e trova quasi smarcato proprio Improta che cerca la botta verso la rete, rimpallo di un difensore avversario e l’ex cagliaritano si ritrova il pallone tre i piedi spedendolo in rete beffando difensori e portiere protesi a difendere il lato opposto.
La gara fino alla fine non dà sussulti se non in un pallone schiantatosi sulla traversa granata calciato da Improta a botta sicura e dall’espulsione dello stesso giocatore per un rosso diretto mostratogli dal sig.Illuzzi da Molfetta per un intervento considerato troppo pericoloso su Aya.
Una gara sportiva; e questo è un elogio alla tifoseria giallorossa che non sempre viene rispettata sugli altri campi, per quanto organizzato sugli spalti ma soprattutto per aver accettato tra le proprie fila tifosi granata.
Ora operazione Cosenza, squadra che naviga sui bassifondi della classifica. Ma Inzaghi dovrà fare i conti con l’infermeria e il giudice sportivo. (g.b.)

I RISULTATI DELLA XXII GIORNATA (III di ritorno)
Cremonese – Pisa 3-4
Frosinone – Entella 1-0
Livorno – Ascoli 0-3
Spezia – Pordenone 1-0
Trapani – Cittadella 0-3
Empoli – Crotone 3-1
Chievo – Venezia 0-1
Juve Stabia – Perugia 1-2
Benevento – Salernitana 1-1
Pescara – Cosenza 2-1

LA CLASSIFICA
Benevento, punti 51; Pordenone, 35; Crotone, Frosinone, 34; Salernitana, Cittadella, Perugia, 33; Pescara, 32; Spezia, Entella, 31; Chievo, Ascoli, 30; Pisa, 29; Juve Stabia, 28; Venezia,  Empoli, 27; Cremonese, 23; Cosenza, 20, Trapani, 19; Livorno, 13

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