Scorci di Benevento, nel Videocatechismo proiettato nell’ambito di Città Spettacolo

L’astronomo Francesco Vesspe

In anteprima assoluta nazionale, la sera del 26 agosto, nel Chiostro di San Domenico, con la voce di Tiziana Rivale, sono state commentate le immagini dello spot del “VideoCatechismo della Chiesa Cattolica; dalla carta al digitale”. Nella presentazione, il regista italiano di origine Kosovara, pronipote di Madre Teresa di Calcutta, Gjon Kolndrekaj, ha lodato il titolo della rassegna di quest’anno di Città Spettacolo: ”Il senso dell’essere”. In esso, infatti, è racchiuso il perché della vita. Il video, prodotto da Crossinmedia Group e distribuito da San Paolo, ha consentito di assistere alla proiezione del capitolo dedicato al “Credo”. Oltre al regista, sono intervenuti: il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, il direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi, Padre Enzo Fortunato.
Abbiamo visto le immagini girate a Benevento, nel 2017 presso la Chiesa di S. Sofia, l’Arco di Traiano, l’Arco del Sacramento, l’Hortus Conclusus, i giardini della nostra bella Villa Comunale, ancora  gli scorci di Morcone, Calvi, dove sono state girate anche lì alcune scene. Indubbiamente, il Sannio è stato protagonista per la scelta delle più belle e suggestive location della nostra  Provincia. L’opera, ideata da Don Giuseppe Costa e Gjon Kolndrekaj, è stata realizzata con il Patrocinio Pontificio consiglio per la nuova evangelizzazione con la collaborazione con la Chiesa Universale, ed è andata in distribuzione suddivisa in quattro parti: a settembre, infatti, sarà presentata alla 76esima de “La Biennale di Venezia”.
“Il Videocatechismo della Chiesa Cattolica è un’opera originale, destinata a tutti gli uomini e le donne per comprendere e diffondere la bellezza della Fede Cristiana: sono stati necessari 5 anni di lavoro, le scene sono state girate in 6 mila location diverse; sono state  coinvolte 60 mila persone nel mondo, come i 3.000 lettori, donne e uomini, di 200 differenti professioni e stati di vita, di 70 nazionalità e 37 lingue, e i 2.600 attori non professionisti. Tra questi lettori, di ogni parte del mondo, di ogni livello culturale, nell’episodio “Il Credo”, ho trovato il Prof. Francesco Vespe, astronomo, responsabile dell’Ufficio Ricerche del Centro di Geodesia Spaziale “G. Colombo”, di Matera, che ho l’onore ed il piacere di conoscere personalmente.
La scenografia è stata costituita spesso da: “interi borghi, come Maenza (Latina) e Morcone (Benevento), Matera, che hanno dato vita alle varie fictions che ricostruiscono episodi biblici del Vecchio e Nuovo Testamento”. Da questi numeri si capisce l’impegno e la fatica che sono stati necessaria per raggiungere quest’obiettivo: un vero e proprio colossal, inimmaginabile, che si è concretizzato, in un totale di 15 dvd, per complessive 25 ore, articolati in 46 episodi di mezz’ora circa ognuno. Sono state create musiche originali per 240 minuti.
Così, dunque, si è espresso il regista nel presentare il suo lavoro, in cui ha creduto fortemente la moglie, Tania Cammarota. Ha ringraziato, quindi, la moglie, che lo ha incoraggiato nel realizzare l’opera, ma anche  il sindaco per la fattiva collaborazione che il Comune di Benevento ha dato, con una perfetta organizzazione nella messa a disposizione dei vari siti, Un particolare ringraziamento ha poi rivolto al Procuratore della Repubblica, Dott. Conzo, per aver concesso l’autorizzazione a girare le scene nel carcere di Benevento, non senza ringraziare anche  il Conservatorio Statale ”N. Sala” , dove si diplomano eccellenti strumentisti.
Il sindaco ha, con molto fervore, denunciato il fatto che “viviamo una realtà attenuata rispetto al sacro”, accompagnata dall’”allontanamento dai sacramenti”, mentre ha lodato la partecipazione alla messa televisiva, da parte di anziani ed ammalati, auspicando infine  una variazione dell’attuale traduzione del Padre Nostro, nella parte in cui recita: ”Non ci indurre in tentazione”, sottolineando la difficoltà che una simile variazione comporterà nelle abitudini dei fedeli.
Padre Enzo Fortunato ha salutato con gioia i presenti ricordando che la città di Benevento ha una grande ricchezza religiosa francescana, per la presenza dei frati minori e conventuali, anche se con rammarico ha dovuto constatare, nel pubblico, l’assoluta mancanza di giovani, per la oggettiva difficoltà di entrare nel loro mondo. Di qui, la necessità di quest’opera didattica, nata per mettere insieme la fede con la vita. Il Vangelo, evangelum, dagli editti degli imperatori, è la buona novella. Quindi, il cristianesimo è gioia, gioia dell’incontro con Gesù e con gli uomini. E la gioia è il tratto saliente del pontificato del nostro attuale Papa, che  ha scelto, non a caso, il nome di S. Francesco, perché egli, amante del creato,  fu uomo di pace, ispirato alla povertà. A ben guardare, sono questi tutti temi di grandissima attualità. Padre Enzo è stato anche ottimista, perché ha concluso il suo intervento affermando che finalmente anche qualche grande potente industriale della terra, ha deciso di combattere l’inquinamento. Dal grande al piccolo, a ciascuno di noi che non abbandona   la plastica, non getta le cicche delle sigarette, ovunque gli capiti. Nel congedarsi ci ha ricordato le parole di S. Francesco: ”Signore, fa di me uno strumento di pace”.
Ringraziamo Padre Enzo per il suo augurio finale: ”Buon cammino a tutti”.
Maria Varricchio

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