Ne ”L’Imperatore”, programmato dall’Orchestra Filarmonica di Benevento, si sono distinti il pianista Filippo Gorini e il direttore d’orchestra Michele Gamba, oltre ai musicisti

 L’Ofb non poteva scegliere artisti migliori per tributare gli onori all’immortale L.V.Beethoven, chiamando il M° Michele Gambia a dirigere  due  delle sue più belle opere ed il pianista Filippo Gorini.

 Quest’ultimo è stato definito giustamente dalla critica e, precisamente da Andrei Gavrilov, come “un musicista con una combinazione di qualità artistiche rare: intelletto, temperamento, ottima memoria, immaginazione vivida e grande controllo”. Tutte doti, queste, che ha ampiamente dimostrato nell’esecuzione dell” Imperatore”, il Concerto n. 5 per pianoforte ed orchestra in mi bemolle maggiore op. 73, in cui ha dato tutto sé stesso, suonando senza l’ausilio di alcun spartito. Non a caso, è stato vincitore nel 2015 del Concorso “Telekom-Beethoven” di Bonn, con il voto unanime della giuria e due premi del pubblico. Anche quello del Teatro Comunale di Benevento è stato magicamente colpito dalla sua bravura, tanto da richiedere un primo ed un secondo bis, durante i quali ci ha fatto ascoltare, di Franz Schumann, un brano “Dolce e cantabile”, tratto dalla Sonata n1 in fa diesis minore, per pianoforte op.11, seguito poi, come egli lo ha definito, da: ”Uncapriccio di Brahms”.

 Gorini ha inciso vari cd, ha collaborato con varie orchestre, ha vinto alcuni prestigiosi premi, qual: ”Una vita nella musica – Giovani “, il “Beethoven-Ring” conferito dall’associazione “Cittadini per Beethoven” di Bonn, il premio del Festival “Young Euro Classic” di Berlino e il primo premio al Concorso “Neuhaus” del Conservatorio di Mosca nel 2013. 

Il pianista si è diplomato al Conservatorio “G. Donizetti” di Bergamo con lode e menzione d’onore e si è poi perfezionato presso il “Mozarteum” di Salisburgo, continuando gli studi con altri importanti maestri.

Di grande spessore è stata la direzione del concerto da parte del direttore d’orchestra e pianista, Michele Gamba, che ha studiato Pianoforte e Composizione al Conservatorio Giuseppe Verdi e si è laureato in Filosofia all’Università Statale di Milano. Ha seguito i corsi alla Scuola di Musica di Fiesole; ha studiato Musica da Camera e Direzione d’Orchestra alla Musikhochschule di Vienna, all’Accademia Chigiana di Siena e alla Royal Academy di Londra.

 Ha debuttato, come direttore d’orchestra, a Londra nel 2009, ha diretto orchestre sia a Tolosa, che a Berlino, a Lisbona, al Teatro alla Scala di Milano.

 Il M° si è esibito inoltre al pianoforte al fianco di importanti artisti, come Radovan Vlatković, Markus Werba, Martina Rudić, Marco Rizzi.

 Inoltre, è stato molto attivo nell’ambito della musica contemporanea e ha diretto diverse prime assolute ed italiane di autori come Thomas Adès, Luca Francesconi, Fabio Vacchi, Rebecca Saunders.

 Dal 2012 ha diretto varie orchestre internazionali, tra le quali l’Orchestra di Tolosa, l’Orchestra Nazionale della RAI, il Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestre National de Montpellier, il Divertimento Ensemble, la National Youth Orchestra of Italy, la Duisburger Philharmoniker, la Verdi Orchestra di Milano, la  Tokyo Symphony Orchestra.

 Molto fruttuoso è stato il 2022, in quanto il M° Gamba ha diretto “Madina” di Fabio Vacchi al Teatro alla Scala di Milano, in prima assoluta e nello stesso teatro, per la regia di Mario Martone, ha diretto il “Rigoletto” dal 20 giugno all’11 luglio 2022, ed ancora nello stesso anno ha diretto la “Turandot” al Festival Puccini di Torre del Lago, con la regia di Daniele Abbado.

Nella seconda parte della serata, vi è stata l’esecuzione dell’”Eroica “, una Sinfonia n.3 in mi bemolle maggiore op. 55, scritta in un primo momento per esaltare la figura di Napoleone Bonaparte, che con l’esercito francese portò gli ideali della rivoluzioni in tutta l’Europa:”legalitè, fraternité, libertè”. Quando il due dicembre del 1800, si proclamò imperatore dei Francesi, delusetutte le aspettative dei suoi sostenitori, ed allora Beethoven ritirò la sua dedica a Napoleone. Ricordiamo il sostegno che anche molti intellettuali e poeti avevano dato al generale Napoleone. In particolar modo uno di essi, Ugo Foscolo, nel 1797 scrisse l’”Ode a Bonaparte liberatore”, con una lettera diretta a Napoleone, conosciuta come “Orazione a Bonaparte”. In esse lo esortava ad aiutare gli italiani, salutandolo come un liberatore, dal dominio straniero. La profonda delusione nacque con il Trattato di Campoformio, stipulato nell’ottobre dello stesso anno, in cui Napoleone cedette Venezia con i suoi territori, tra cui anche Zacinto, isola natia di Foscolo, all’Austria, in cambio del riconoscimento del dominio francese sulle regioni conquistate in Italia.

Anche l’esecuzione di quest’opera è stata impeccabile, il direttore Gamba ha diretto l’Orchestra Filarmonica, che ha suonato con grande professionalità, con tutto il trasporto che un musicista ha per la musica che ascolta o che suona o che, come in questo caso, dirige. 

Lo ringraziamo ancor per aver contribuito all’ottima realizzazione di una serata, di grandissimo spessore musicale e culturale.

Dopo queste due bellissime ore trascorse in compagnia di Beethoven, attendiamo il prossimo appuntamento mensile, che ci sarà il 17 marzo, con il direttore, M° Giuseppe Mengoli e Simone Rubini alle percussioni, con l’esecuzione, in prima assoluta in Italia, del lavoro del M° P. Writtrich, dal titolo “Desert Dreams“, che dà il titolo al concerto.

Per l’acquisto dei biglietti come sempre sono disponibili il sito on line www.ofbn.it ed i punti vendita I-Ticket. Un ringraziamento sentito va agli sponsor che sono vicini a questa giovane, ma bravissima orchestra. 

Maria Varricchio

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