Arie, danze e sinfonie dell’800, eseguite dall’Orchestra Internazionale della Campania sotto la direzione di Leonardo Quadrini e di Saveria Cotroneo


Il M° Leonardo Quadrini è stato il protagonista indiscusso di questa Rassegna di “Benevento Città Spettacolo”.
Ha dovuto sostituire, nella direzione del concerto che si è tenuto in Piazza Roma dal titolo “Le Muse ardite ou Le fleur de Carmen”, il M° Maurizio Petrolo ,che ha subito un tragico incidente stradale, in cui la moglie Giovanna Muller ha purtroppo perso la vita. E proprio a lei il Conservatorio “N. Sala “ di Benevento ha voluto dedicare questo spettacolo, che è stato un vero e proprio trionfo di voci, musica, bellezza di costumi, a cui si sono aggiunte le voci narranti di Daria D’Aloia e Patrizia di Martino, che ha curato anche la regia.
L’esecuzione è stata impeccabile e lo spettacolo è brillantemente riuscito anche grazie al coordinamento artistico dei Maestri collaboratori: Rosa Montano e Rossella Vendemmia.
Ancora il M° Quadrini ci ha regalato un’altra grande bella emozione, dirigendo anche l’ ormai arcinota Orchestra Sinfonica Internazionale della Campania, nello spettacolo dal titolo”Arie, Danze e Sinfonie dell’800”, unendo al bel canto, con la soprano Lucia Distante ed il tenore Ignazio Eucinos, le movenze della scuola di ballo di Saveria Cotroneo.
Potrebbe sembrare superfluo, ma i ballerini sono stati particolarmente bravi, perché avrebbero dovuto esibirsi, come da programma presso il Teatro Romano di Benevento, ma la pioggia copiosa ha impedito che si potesse tenere lo spettacolo all’aperto. Così ci siamo rifugiati nella bellissima chiesa di S. Agostino, di cui oggi ricorre la morte ad Ippona, in Numidia, chiesa che, sconsacrata, è divenuta Auditorium.
Ci sono state offerte le arie più belle e significative: “Vissi d’arte”, tratto dalla Tosca di G. Puccini, cantata da Luciana Distante , seguito poi dall’aria “Vesti la giubba”, tratta da “I pagliacci” ,di R. Leoncavallo, eseguita dal tenore, Ignazio Eucinos.
L’Orchestra ha suonato “la danza dei Cavalieri “ di Prokofiev da “’Romeo e Giulietta”, seguita poi dall’”Ave Maria” di Desdemona, tratto dall’ “Otello”, di G. Verdi, cantata dal soprano Luciana Distante.



Il bravo tenore spagnolo si è cimentato nella famosa aria ”La donna è mobile”, tratto da” Il Rigoletto” di Verdi, aria cantata dal Duca di Mantova, impegnato a corteggiare Gilda, la figlia del suo buffone di corte.
Non poteva mancare per rallegrare gli animi “Il brindisi“ de “La Traviata”, di G. Verdi, con il duetto eseguito dal tenore e dal soprano.
Lo spettacolo ci ha dato, anche con “Lo schiaccianoci” di Ciaikovskj, la dimensione della bravura del corpo di ballo della scuola di Saveria Cotroneo, nella meravigliosa “Marcia”, cui ha fatto seguito il “passo a due”.
Anche a Brahms è stato reso omaggio, con l’esecuzione della danza ungherese, opera n. 5, sulla quale è stata eseguita la coreografia della M° Cotroneo, dalle brave ballerine della scuola.
Bellissimo anche l’”Adagio “di Spartak, scritto da Aram ll’c Chacaturjan, un balletto di quattro atti e nove quadri, di una bellezza disarmante, eseguito sempre dall’ esperta Orchestra Internazionale della Campania, che è in tour da oltre un mese.
La pioggia, che ha costretto a cambiare la location, ha inoltre impedito l’esecuzione della famosissima tarantella di G. Rossini, perché lo spazio troppo angusto non era sufficiente per garantire l’incolumità dei ballerini, che hanno dato dimostrazione di bravura e grande spirito di adattamento, muovendosi in uno spazio davvero angusto, pur di garantire al pubblico la gioia dello spettacolo, presentato da Alfonso Signorini.
A loro tutti, dunque, va un grazie particolare, unito a quello per il M °Leonardo Quadrini, che, come sempre, partecipa in maniera egregia all’attività musicale della nostra città, regalandoci continue emozioni, e, questa volta, ha concluso il concerto con l’esecuzione dell’Inno degli italiani: Fratelli d’Italia.
Maria Varricchio

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