Il” NO” a prescindere sui rifiuti.

L’ecologia (dal greco: οἶκος, oikos, “casa” o anche “ambiente”; e λόγος, logos, “discorso” o “studio”) è l’analisi scientifica delle interazioni tra gli organismi e il loro ambiente. L’oggetto di studio dell’ecologia sono pertanto gli ecosistemi. (Whikipedia)..
Non ho patito alcun colpo di sole, ho solo voluto tirar fuori quel significato che nella ricerca su internet vede il primo posto……e non sono voluto andare oltre.
Vengo e mi spiego: La necessità di verifica di quei “no” a prescindere, da parte della politica, associazioni e abitanti ecc.ad ogni novità soprattutto sul trattamento dei rifiuti.
Spesso mi sono posto la domanda: quanti no a prescindere sono stati avanzati ,magari alla costruzione dell’Appia (coi sindaci a dire di No……vitulanese docet), quante popolazioni sarebbero scese in campo, magari in riva al mar Tirreno, lungo la costa che da Napoli a Portici, quando  era in costruzione una strada ferrata con relativo treno a vapore in esercizio?. Quanti no si sarebbero sprecati, nel vedere un aereo alzarsi in volo?, o magari Marconi chattare con l’Australia?. Sono solo semplici esempi, epocali, che hanno costruito, oggi , il nostro vivere quotidiano.
Se ci fossero stati tutti quei no saremmo oggi con la clava e magari la pietra come oggetti difensivi….visto quanto sta accadendo sul pianeta.
Si , quei no ,che forse solo in un caso, potevano essere accettati, quelli relativi alle centrali nucleari….ma oggi come oggi, pure quelle sembrano essere ultrasicure.
Paghiamo in bolletta la dismissione delle centrali del Gargano e Caorso, mentre poi acquistiamo energia nucleare francese, con centrali poco ad di là delle Alpi.
Ma qui, parlando di energia, fa paura parlare di eolico, si combattono le foreste di pale, pur sapendo che comunque al dil là della produzione di energia elettrica, c’è un indotto, economicamente valido.
Sicuramene giuste le lamentele dell’ASI sull’impianto di biocombustibile a Ponte Valentino, ma certamente a Sassinoro o a cda Roseto quell’impianto può funzionare e creare ricchezza. Per circa vent’anni dalla discarica a cielo aperto, una volta coperta, di Piano Borea è venuto fuori del biogas sfruttato da una società, fino a qualche tempo fa. Ora, resa inerte la piattaforma, sembra che ci sia un progetto di recupero di quell’area a verde. che senso ha riaprire la discarica di Sant’Arcangelo T.?
Ora qualche politico, Mastella in testa, ha evidenziato che la città paga una carissima Tari anche per mancanza di impianti. Viespoli a fine dello scorso millennio aveva indicato la strada della filiera d’oro……quella dei rifiuti. Siamo stati invasi da rifiuti da ogni parte della regione posizionati in discariche che ancora oggi lasciano odori nasueabondi e percolato e costano svariati mln di euro per tenerle in ordine..
De Luca, allora sindaco di Salerno, aveva lanciato l’idea di un termovalorizzatore nella sua contea, fu Immediatamente zittito dai vertici del partito. Ora cerca di allargare quello di Acerra con un quarta  colonna. L’avesse fatto allora, Salerno sarebbe stata grata, per acqua calda ed energia elettrica. Ma in città del nord e capitali d’Europa, Vienna in primis e poi oggi Copenaghen , quelle strutture sembrano monumenti. Ma sono alimentati dai rifiuti spessissimo italiani e del sud in particolare. Quello danese è frutto dell’ingegneria tutta italiana ed è al centro della capitale. A  Roma si sta discettando sul sesso dell’ apparato da costruire, ora sembra piccola l’area destinata a quell’impianto, ma ho i miei dubbi che mai vedrà la luce.
Da qualche parte sono state mostrate immagini del giro d’Italia , nelle quali si vedevano biodigestori funzionanti, che si trovavano tra i filari del DOC, più famoso nel mondo, il “Prosecco”.
Chi ha paura dei rifiuti:? Noi! se saremo trattati ancora una volta, come nel secolo scorso……punto di discarica e non operatori di impianti.

geppinopresta

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