Anche il nostro collaboratore Vincenzo Maio vittima delle contraddizioni del Green Pass

Gravissimo abuso di autorità da parte del personale di “TRENITALIA” a bordo del treno FA (“FRECCIA ARGENTO”) 8323 con partenza da Roma Termini e diretto a Lecce ai danni del giornalista-fotografo di Benevento Vincenzo Maio. Lo scorso 7 ottobre il Maio rientrava dalla Capitale, dove si è trasferito per la sua professione, ed era diretto a Benevento, sua città natale.
Un “tirapiedi” del capotreno accusava il Maio di viaggiare sprovvisto della attestazione “GREEN PASS”. Il Maio esibiva due certificati medici attestanti di essere stato affetto da Covid-19 e di essere clinicamente guarito con la presenza, tutt’ora, di un’elevata carica anticorpale (Ig G) che, allo stato, non lo rende infettante per gli altri. Il Maio rendeva noto che gli stessi certificati erano stati riconosciuti validi, in precedenza, dagli altri colleghi di “TRENITALIA”.
Di parere opposto era il capotreno che, non volendo sentire ragioni, richiedeva l’intervento della Polizia di Stato-Compartimento Polizia Ferroviaria per la Campania- Sottosezione Polfer Caserta.
Obbligato a scendere anzitempo a Caserta, prima della prevista destinazione di Benevento, il Maio veniva accompagnato dagli agenti della locale Polfer negli uffici della Polizia allo scopo di compilare il verbale di contestazione, condannando il Maio al pagamento di 400 euro.
Nello stesso verbale il Maio ha aggiunto che il personale di TRENITALIA ha commesso un gravissimo abuso di autorità, riservandosi di procedere penalmente contro i responsabili, tenendo conto anche dei danni subiti, morali e materiali.
Il Maio, come allegati alla denunzia penale, ha esibito un certificato medico secondo il quale all’epoca dei fatti era affetto da una sindrome influenzale febbrile con tosse persistente, a partire dal 2 ottobre 2021, un altro certificato medico dove risulta  essere diabetico, ed il verbale della Commissione Medica che attesta la sua invalidità.

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