La meravigliosa Storia della Madonna delle Grazie, in pellegrinaggio nel Sannio

Da alcune settimane è stata pubblicata un’opera importante e affascinante, che ripercorre i tempi e lo spazio di un Pellegrinaggio di secoli, segnato dal Mistero e dalla Grazia. Un Cammino di gioia, di festa, di benedizione e di venerazione che ancora continua, anche invisibilmente: “Le “Uscite” della Madonna delle Grazie di Benevento”.
Anche la Madonna, infatti, percorre le strade del mondo e viene a benedirci nelle nostre contrade, nelle nostre case, nelle nostre Chiese, nei nostri cuori; “e viene a benedirci per aiutarci, per difenderci, per perdonarci, per consolarci, per farci santi!”.
In un magnifico “processo del ricordo”, ravvivato per i tempi più vicini da una sorprendente e significativa dotazione fotografica, Padre Davide Panella, attuale Rettore della Basilica delle Madonna delle Grazie, Archivista e Bibliotecario della Provincia francescana, narra la storia della profondissima relazione umana e divina, materna e filiale, ecclesiale e civile tra Maria Santissima, Madre di Gesù e Madre nostra, e le genti insediate nella pluralità e nella bellezza dei territori del Sannio, lungo i percorsi plurisecolari della Civilizzazione Cristiana.Nella “ricerca storica”, puntuale, attenta, linguisticamente trasparente, c’è il segno di una sperimentata professionalità storiografica e teologica e la manifestazione di una intensa sensibilità pastorale, culturale e spirituale.Nella commovente mobilitazione popolare di gioia, di festa, di esultanza delle “Visite”, tra cori inneggianti e acclamanti la Vergine Santissima, si realizza l’integrazione creaturale di anima-corpo-spirito dei partecipanti, si rivela la sintonia e la docile, empatica coralità dei gesti, dei passi, delle voci, dei canti, si manifesta l’Ethos della concordia civile, della giustizia e della pace nella pienezza potente della memoria culturale, dell’intelligenza della Fede, della Volontà di Amore.E’ Maria, che viene con umilissima pietà, in pellegrinaggio tra i suoi figli, a risvegliare, nella relazione intima della Maternità divina, la dinamica teologale di Fede, di Speranza, di Amore.Ella crede in noi, spera in noi e ci ama e desidera divinamente di essere accolta ed amata. Ella è, nella sua essenza, la Misericordia, Mater Divinae Gratiae, e ci consegna, ci affida e ci consacra all’Amore del Padre, al Perdono del Figlio, al Dono pentecostale dello Spirito. L’accoglienza solenne della Statua della Regina del Sannio da parte del Parroco e del Sindaco insieme, nella loro distinta autorità e responsabilità di rappresentanza del popolo, ha indicato, di volta in volta, sia l’interazione rispettosa della dimensione ecclesiale e civile, sia il valore, la saldezza e la coerenza dei principi morali ed etici che ispirano e sostengono l’evoluzione e le forme della convivenza e la promozione e la difesa della dignità umana. Ecco perché la politica delle Amministrazioni locali non può, non deve ignorare ed opporsi alle iniziative della “liturgia pubblica”: la realtà fondante e decisiva della statualità, del diritto, della giustizia, della cultura è Dio, l’Amore.L’avarizia, l’invidia, l’orgoglio, invece, ora si manifestano duramente a livello socio-economico, ideologico e politico , con una carica perversa di oltraggio morale e di degradazione antropologica perfino nella legislazione. Solo dando spazio all’Amore  per Dio e per il prossimo,  che resta sempre la “via migliore”, si possono contenere e correggere gli “appetiti pericolosi” sia degli individui sia dei poteri dominanti e dare significato e senso alla vita, alla storia, alla morte, all’eterno destino delle creature.Con questo lavoro, Padre Davide ci offre un aiuto formidabile: l’anamnesi della nostra integrale condizione umana, del nostro rapporto con Dio, della presenza in noi, nella coscienza profonda della Verità delle nostre radici e della stoltezza del soffocamento delle ragioni vere dell’essere, di riscoperta di sé e di purificazione e di rinuncia a se stesso e di servizio agli altri. “Fede e Ragione”, “Speranza e Storia”, “Amore e Vita” sono i paradigmi fondativi della santificazione dell’umano fino alla “divinizzazione” dell’io ripartorito dalla Madre, nel seno dell’Altissimo, nella pienezza vitale dell’ “anima-corpo-spirito” non più sottomessa alla morte.La “Processione” nelle Visite – della Madre che viene e della gente che accoglie – è la testimonianza viva di Fede, di Speranza, di Amore: ha una dignità pubblica che la democrazia infiacchita e senza respiro, chiusa nell’indifferentismo e nella pretesa sovrana del laicismo e dello scientismo, non vuole più riconoscere. Questo impasto di menzogna e di presunzione corrode le ragioni stesse della politica, getta nel nichilismo le società sazie e secolarizzate, orgogliosamente aggrappate ai saperi, ai poteri e agli averi della enorme accumulazione capitalistica scivolata, ormai senza freno, nella deriva totalitaria. Le Comunità civili ed ecclesiali del nostro Sannio, accogliendo la comunicazione storiografica della grandiosa esperienza delle “Visite” dal 1631 al 2018, possono disporsi in questi tempi difficili a rinnovarle e a rianimarle nella comunione filiale-materna tra la Terra e il Cielo. Ora sembra precipitare nella radicale “animalizzazione” questa Umanità che non può salvarsi senza affidarsi e consacrarsi a Maria, la Madre, Generatrice dell’Amore umano-divino, principio e fine della Vita nella storia del mondo. Alla celebre “Peregrinatio Mariae”, realizzata nel Sannio dal 6 marzo al 16 maggio 1948, a cui l’Autore dedica oltre cento pagine, l’Arcivescovo Mons. Agostino Mancinelli aveva rivolto un Appello drammatico e fiducioso che si apriva con le parole di Papa Pacelli, Pio XII: “L’Europa e il mondo intero si trovano a una svolta del loro destino, la cui gravità è indubitabile, le cui conseguenze sono imprevedibili” e si concludeva con le parole anch’esse potenti e profonde dell’Arcivescovo: “Quando vi troverete di fronte alla negazione di Dio, acclamate Maria! Quando si tenterà di abbattere la Santa Madre Chiesa e si minaccerà il Vicario di Cristo: Viva Maria! Quando vi troverete a contatto di un mondo degradato nel vizio dell’impurità: Regni Maria!
Maria sulle labbra, Maria nel cuore, Maria nelle anime, nella famiglia, nella patria nostra. 
E’ L’ORA di MARIA!”
E aggiunge Padre Davide, nelle ultime parole della splendida narrazione mariana
“Da mane a sera, dolce ci sia cantarTi in coro: AVE MARIA!”
Padre Antonio Tremigliozzi, Ministro Provinciale, conclude la Presentazione con un invito ai lettori: “Invocare la Madonna con le stesse parole pronunciate ai suoi piedi da San Giovanni Paolo II, Pellegrino a Benevento il 2 luglio 1990:
O Maria santissima,”piena di grazia”,
assisti con la tua vigile protezione
questo popolo beneventano, che in te confida.
Conforta i sacerdoti, i religiosi e le religiose,
chiamati a portare il messaggio di salvezza
alla società moderna!
Assisti le comunità cristiane e ottieni loro il dono
di numerose e sante vocazioni sacerdotali e religiose.
Proteggi coloro che sono investiti
di responsabilità civili, sociali e politiche,
affinché abbiano sempre come meta il bene comune
e lo sviluppo integrale di ogni uomo e di ogni donna.
Veglia su tutti i pellegrini,
che ti venerano in questo Santuario,
e sui loro ambienti di vita e di lavoro;
benedici le famiglie degli emigrati, i disoccupati, i malati
e quanti portano nell’anima le ferite tuttora sanguinanti
di tristi episodi di violenza.
O Madre della Grazia,
proteggi tutti e fa’ che tutti comprendano 
che il segreto della gioia sta nella bontà,
nella misericordia e nel perdono.
Amen!
Davide Nava

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