I 40 anni di Città Spettacolo in un docufilm

Di grande interesse è stato il film documentario “Benevento 40. Storie di Città Spettacolo”, appunto, sui 40 anni, trascorsi dal lontano 1980, anno in cui Ugo Gregoretti, ideò la Rassegna Benevento Città Spettacolo.
Il compleanno è stato festeggiato con un lavoro curato da Sabatino Agatino  Barbato,  regista,  al suo primo lavoro, ideato dal direttore artistico Renato Giordano e presentato da Pino Strabioli. 
Il docufilm è iniziato con l’arrivo di qust’ultimo presso la stazione centrale di Benevento, dove ad accoglierlo vi erano le ballerine di Saveria Cotroneo, che hanno danzato con grazie e leggiadria, ed il direttore artistico.
I dialoghi che si sono svolti tra i due sono stati anche l’occasione per  presentare mano a mano tutti i  luoghi più belli della nostra città: la piazza S. Sofia, il Ponte Leproso, così cambiato il nome, da ponte Marmoreo, a seguito della vicinanza con un lebbrosario, dove si sente lo scorrere delle acque del Fiume Sabato, ponte da cui si vede la famosa ”Dormiente del Sannio”, così chiamata poiché il profilo dei monti dà l’immagine di una donna che dorme, con lunghi capelli sciolti sul retro dell’immaginario cuscino.
Alla Rassegna ogni anno viene dato un titolo diverso, che compendia il tema che la stessa Rassegna vuole realizzare. Quella dello scorso anno ha avuto quale titolo:” Il Senso dell’Essenza”, voluta da Renato Giordano, quale testimonianza dell’epoca di tornare al senso del sentire.
Abbiamo rivisto così tutti i direttori artistici. In primis Ugo Gregoretti dal 1980 al 1989, poi Renzo Giacchieri, che  dal 1990 al 1993 ne raccolse l’eredità, seguito nel 1994 da Mariano Rigillo.
Maurizio Costanzo è stato il direttore artistico dal 1995 al 2000, anno in cui il Festival è stato affiancato dalla rubrica Molliche, divisa in tre sezioni: Musica, Teatro, Cinema. Nell’intervista rilasciata a Strabioli, Costanzo ha ricordato quegli anni, come anni felici. Il racconto di Costanzo è proseguito  poi con una carrellata di personaggi, ospiti in quelle edizioni; Leopoldo Mastelloni, Dario Fo, che aveva conosciuto quale partecipante alla sua “Maurizio Costanzo Show”; Giorgio Albertazzi; Vittorio Gassman, che lui era riuscito a convincere e di ritornare al teatro e del quale ha detto che gli mancava il sorriso.

Un bellissimo  scorcio della Villa Comunale, mentre il sindaco della città, On. Clemente Mastella, è stato intervistato nel famoso chiostro di S. Sofia, sito Unesco, dove con Strabioli,  ha discusso di teatro, dimostrandosi  molto interessato al teatro, perché il teatro è parola e luci, ed è per questo che  ha rivendicato il merito di aver illuminato molti monumenti della città.
Da quest’anno, dal 2019, verrà conferito il Premio Ugo Gregoretti, con una bellissima scultura, opera del M° Mimmo Paladino. Il sindaco ha poi parlato della sua carriera politica e dell’assoluto primato di essere stato sindaco di due diversi comuni: Ceppaloni e Benevento. Si è detto particolarmente contento del rapporto che è riuscito ad instaurare anche con i beneventani.
Nell’Hortus  Conclusus, il giardino appartenente, in origine, al convento dei padri domenicani e trasformato dal M° Palladino in una galleria d’arte a cielo aperto, vi è stata l’intervista con Gabriele Lavia che,  pioniere  nella prima edizione della rassegna, ha ricevuto  il primo Premio Ugo Gregoretti. Ha ricordato il grande maestro con affetto, dicendo: ”Era apparentemente schivo, ironico, diceva che nessuno di noi deve prendersi mai sul serio”. Nel confronto poi,  tra la situazione del cinema e quella del teatro, egli ha detto che il teatro è messo meglio, perché ogni rappresentazione non potrà mai essere ripetuta identica alle altre a pertanto il teatro non morirà mai. A questo proposito ha poi citato l’Infinito di Giacomo Leopardi, un suo cavallo di battaglia, che ha definito la più bella poesia che sia mai stata scritta. In essa, vi è racchiuso il tempo nei suoi tre momenti: il passato, il presente ed il futuro.
L’intento del sindaco, con l’istituzione di questo premio, infatti è stato proprio quello di rafforzare e non permettere che si allenti il rapporto della città con l’indimenticabile Gregoretti.
Altra importante location di questa rassegna è sempre stata Piazza IV novembre,  protagonista di concerti di grandissimi cantanti, dei quali abbiamo rivisto alcuni momenti degli spettacoli di Massimo Ranieri e di Loredana Berté. Quest’anno, invece, in quella piazza, hanno avuto luogo la rappresentazione teatrale “Napoletano? E famme ‘na pizza”, di Vincenzo Salemme, i concerti di Renzo Arbore e Francesco Gabbani, mentre, annullati dal Prefetto per evitare assembramenti soprattutto al di fuori delle transenne ai tempi del Covid19, i ragazzi di Benevento sono stati privati della esibizione del rapper Geolier, il 29 agosto, e Ghali, il 30 agosto.
Dal 2002 al 2006 abbiamo avuto quale direttore artistico Ruggiero Cappuccio ed in quella occasione fu scritta la commedia de ”I  Cavalli di Monsignor Perrelli”, il lavori teatrale del quale proprio Beppe Barra ci ha illustrato i retroscena, nella sua intervista. La commedia, infatti, fu commissionata da Ugo Gregoretti ed ancora oggi viene rappresentata con enorme successo.
Sullo schermo, abbiamo rivisto pure Carla Fracci, la grandissima ballerina, che al momento sembra non aver pari..
Enzo Moscato fu direttore dal 2007 al 2009, seguito da Baffi dal 2010 al 2015. 
Dal 2016 abbiamo Renato Giordano, che ha promesso a Strabioli di venirgli  a fare visita, se diventerà lui il nuovo direttore artistico della prossima edizione e di invitarlo, se, al contrario, continuerà il suo lavoro, anche il prossimo anno.
Maria Varricchio

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