Presentato da Carmen Castiello, Rosso tango, il ballo nato nei bassifondi argentini, chiude la stagione estiva dell’Orchestra Filarmonica di Benevento

A chiusura di questa prima parte estiva della stagione concertistica dell’OFB,  un momento di musica e di danza, quello che ha visto protagonisti  ben due compagnie di ballo: quella di Carmen Castiello, precisamente la Compagnia Balletto di Benevento  e la Compagnia Infinitango, che hanno ballato con la musica dell’Ensemble dell’OFB.
Hanno dato vita ad un omaggio al tango, a questo particolare ballo, che ai suoi esordi   verrà associato con la bassa immigrazione e sarà  condannato, perché, nato nei bassifondi, costituiva una minaccia contro i veri caratteri della cultura argentina. “Il tango”, leggiamo su wikipedia, “venne infatti visto come un’espressione cosmopolita, contraria agli interessi nazionali ed anche come l’affermazione di una morale sconveniente. In Argentina si verificò un atteggiamento di forte rifiuto dell’immigrazione alla fine del 1800 in particolare nei confronti di quella italiana. Destava infatti grande preoccupazione l’enorme quantità di italiani che già vivevano in Argentina, presenza che  generava, di fatto, un cambiamento delle abitudini politiche e sociali e, con esse, la perdita dell’identità nazionale”.
Il tango riuscì però ad imporsi ed è stato il protagonista di una serata all’insegna del cuore e della bellezza, concetti che le voci narranti di Linda Ocone e Peppe Barile ci hanno spiegato nei brani da loro letti ed interpretati, così come, ad inizio spettacolo, hanno fatto Pierpaolo Palma e Giorgia De Conno, della compagnia Red Roger.
La danza ha avuto inizio con una figura femminile che ha indossato sul palco un abito meraviglioso di colore rosso, il cui lungo strascico attraversava la scena come un tappeto, è stato creato un effetto coreografico magnifico, elegante, con i sinuosi movimenti della ballerina.
Se Carmen Castiello è abituata a stupirci, questa volta ha superato sé stessa.  Sappiamo, infatti,  quanta cura riserva ai colori ed agli abiti dei suoi ballerini, ma questa volta l’avvio della danza è stato veramente stupefacente.
Sulla scena ha campeggiato  la tela realizzata da Rosanna De Cicco ed Edoardo Rossi, mentre sul palcoscenico è stato ricreato l’ambiente in cui è nato il tango, nei café, luoghi di incontro ed a volte anche di scontro,  con quattro tavoli, con due sedie ciascuno, quasi a ricordare la distanza da tenersi in questo tempo di corona virus.
Ed è proprio a questo momento che si è riferita, alla fine dello spettacolo, la direttrice artistica, Carmen Castiello, la quale, nel ringraziare tutti, ma proprio tutti i protagonisti dello spettacolo, si è così espressa: “Non sembra vero… non speravamo di ritornare qui, dove tutto era nato nella semplicità, ma con amore. Siamo tutti di Benevento… e sono molto emozionata, perché siamo riusciti nel nostro intento: quello di  rappresentare l’amore, quello domestico, tra marito e moglie, tra persone, tra due uomini”.
E proprio questa è stata la peculiarità di questa performance: il raccontare anche l’amore omosessuale tra due bellissimi uomini, con l’ eleganza e la semplicità, di un sentimento umano, che a volte si perde e sfocia nella violenza domestica, che vede spesso vittime le donne. Come Carmen ha sottolineato, “le sue coreografie, nascono dalla quotidianità dei gesti”.
Straordinaria è stata anche la performance che ci hanno regalato i maestri della Compagnia Infinitango, che a fine spettacolo, insieme alla Compagnia di Carmen Castiello, in contemporanea, hanno reso omaggio al grande Maestro scomparso, Ennio Morricone, ballando sulle note della colonna sonora di “Nuovo cinema Paradiso”.
Una serata indimenticabile, per la bellezza degli abiti, per la straordinarietà delle musiche, per le coreografie realizzate, interpretate tra l’altro anche da Ettore Patrevita, sassofonista solista, e Sara Scudieri.
Il ringraziamento corale va sicuramente a tutti i sostenitori e partners di questi spettacoli, ma tra tutti dobbiamo ringraziare la disponibilità del Prof. Ferdinando Creta, che dimostra così il suo amore per l’arte e la cultura.
Attendiamo ora le prossime manifestazioni che si svolgeranno presso il Teatro Romano e che ci accompagneranno nelle nostre serate estive.
Maria Varricchio 

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