Finita l’emergenza Covid 19, a Palazzo Mosti ritornano gli “arraffa arraffa” e i “succhiaruote”

Finita l’emergenza da Covid 19 – scrive in una nota Sandra Sandrucci, presidente dell’associazione Altrabenevento – a Palazzo Mosti maggioranza e Pd tornano ad accapigliarsi in attesa dell’ufficializzazione dell’accordo Mastella – De Luca.

“Non è ancora del tutto terminata la emergenza da coronavirus ma subito sono riprese le scaramucce tra i consiglieri mastelliani per la costituzione delle commissioni consiliari, gli incarichi, la gestione dei partiti e l’appartenenza alla maggioranza. Insomma, siamo tornati al desolante quadro degli “arraffa arraffa” e dei “succhiaruote” cioè alla condizione del Consiglio Comunale di febbraio scorso descritta così dal sindaco per far finta di dimettersi.   
Adesso la situazione si è addirittura aggravata perché i consiglieri del Partito Democratico, che dovrebbero fare opposizione, sono col fiato sospeso in attesa che sia ufficializzato l’accordo elettorale tra Mastella e De Luca. 
Quindi l’attività amministrativa è ferma, o meglio, così  si vuol far credere. 
In realtà, mentre i consiglieri comunali si accapigliano per niente, procedono le grandi manovre: si devono spendere i 18 milioni di euro del Piano Periferie (7 destinati ad una società casertana per un palazzo sul terminal Bus); si prepara l’autorizzazione per un nuovo ipermercato nell’edificio che sorge al posto dell’ex INPS (che distruggerà il commercio del rione Mellusi); si distribuiscono gli incarichi per il progetto PICS.
E nella disattenzione generale spunta anche un altro grande affare da 83 milioni di euro. 
Infatti, l’amministrazione Mastella sta trattando con la società S.T.A.T. di Napoli l’abbattimento e la ricostruzione delle scuole Bosco Lucarelli, Silvio Pellico, Ferrovia, Federico Torre e Nicola Sala per il costo di circa 32 milioni di euro.
La stessa società ha fatto un accordo con un Consorzio di ditte beneventane per abbattere e ricostruire circa 340 alloggi di edilizia popolare del Comune di Benevento per il costo di altri 51 milioni di euro. 
I finanziamenti sono in gran parte della Regione Campania e poi del Comune di Benevento e di vari Ministeri, grazie al credito d’imposta. 
Insomma, una grande operazione sconosciuta a gran parte dei consiglieri comunali (tranne qualcuno bene informato) che necessita dei dovuti chiarimenti da parte del sindaco e degli assessori ai Lavori Pubblici, al Patrimonio e alla Pubblica Istruzione. 
I cittadini, cioè i proprietari del patrimonio immobiliare del Comune, hanno il diritto di sapere!!”
Sandra Sandrucci – presidente di Altrabenevento

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