Una pesca… miracolosa

Cari Lettori, sfogliando il diario di un mio antenato del sedicesimo secolo, mi sono imbattuto in un fatto strano accaduto a quei tempi nella nostra città.
Il fiume Calore, era il 24 luglio 1506, divenne improvvisamente torbido. Non di acqua era pieno il letto del nostro caro fiume, ma di pesci; una moltitudine di pesci che, completamente intontiti, erano facile preda di tutta la cittadinanza accorsa per farne scorta.
Per molti giorni Benevento odorò di frittura e nessuno lamentò danni fisici per la scorpacciata. Nessuno, tranne il mio antenato il quale odiava il fritto e fu costretto ad abbandonare la città.
Si ignora, ancora oggi, la causa di questo fenomeno. Certamente non fu l’inquinamento industriale!

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