Giovanni Zanone sull’acqua pubblica: ipocrite le considerazioni di Italo Di Dio e dei pentastellati

Il consigliere di maggioranza al Comune di Benevento, capo della segreteria politica di Mastella, Giovanni Zanone (nella foto), ci invia la seguente nota in cui accusa, in merito al problema della gestione dell’acqua pubblica, di ipocrisia politica il consigliere Italo Di Dio (Pd) e i rappresentanti del Movimento 5 Stelle.

“Il consigliere Di Dio, che da censore del giorno dopo ci dà lezioni di democrazia, è veramente singolare. Addebita alla nostra amministrazione mancanza di democrazia circa il referendum sull’acqua pubblica. Di Dio dimentica che, per dieci anni, il suo partito ha gestito la Gesesa in tutti i modi. Non si è mai chiesto se l’acqua fosse più o meno pubblica; importante era la gestione, la sola gestione clientelare. Ora, da quando lui e il suo partito sono finiti all’opposizione, riscopre una vena francescana e ci spiega la “Laudato si”. Strana conversione, precipitosa e di convenienza. Per noi l’acqua è un bene comune e tale rimane. Ma la gestione, nell’interesse dei cittadini, va fatta con una gestione mista pubblico – privato.Quanto alle consigliere Cinque Stelle, sono semplicemente ridicole le loro considerazioni. Noi, a Benevento, facciamo le stesse cose che fanno la Raggi ed i grillini a Roma. Lo sanno, o fanno le verginelle, che la Gesesa è una società del Comune di Benevento, che è minoritario come quote azionarie? Ma il Comune di Benevento è, di fatto, in società col Comune di Roma, che invece è maggioritario. L’Acea è, infatti, una partecipata del Comune di Roma. Andate a protestare contro la Raggi. Siate serie. Attaccate infelicemente il Comune di Benevento e non quello di Roma. Che ipocrisia!”
Giovanni Zanone

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