La scomparsa di Piero Angela


“Le scienze, inclusa l’archeologia, non erano ancora entrate nelle case di tutti. Gli unici precedenti erano legati al grande lavoro di Folco Quilici o per quanto riguarda la conoscenza del patrimonio ambientale, ai documentari di Mario Soldati. Dunque Piero Angela ha dato la possibilità ai ragazzi di conoscere il patrimonio archeologico della nostra Italia. Indimenticabili le prime, importanti immersioni  negli anni ’80 andando alla scoperta di quella archeologia subacquea che vide poi nel grande archeologo Sebastiano Tusa il padre fondatore. Così l’Italia conobbe quel patrimonio culturale che oggi il Mondo continua ad ammirare. Vorrei sottolineare il come la scomparsa di Piero Angela avvenga a soli tre giorni dal 50esimo anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace. Siamo in presenza di un grande uomo, di un grande divulgatore e Archeoclub D’Italia sarà sempre  promotrice di iniziative che possano ricordarlo nel modo migliore”. Lo ha affermato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia

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