DONALD TRUMP: “Abbiamo bisogno d’aiuto dal Boss… GESU’ CRISTO!”

E’ giunta alla “resa dei conti” la Storia del nostro pianeta Terra.
La sfida del Male  ̶  la Menzogna  ̶   ha raggiunto ed invaso tutti i luoghi della convivenza umana per travolgere gli equilibri della Libertà, gli assetti istituzionali, l’organizzazione tecnica, economica, finanziaria, socio-sanitaria delle Nazioni. Sembra irresistibile il dominio ideologico della “cultura della morte” nella comunicazione pubblica e negli apparati educativi e culturali ed anche nelle strutture amministrative, periferiche e centrali del sistema statuale dei Paesi del mondo.
Siamo finiti, tutti, dentro un’emergenza planetaria che pone al centro, ne siamo consapevoli o meno, la questione originaria, fondativa, generativa e creativa, organizzativa e finalistica della VITA, la Verità della Vita: “Dio!”.
Al tramonto del Medio Evo, all’inizio della Modernità, si è messa in moto una plurisecolare strategia anti-divina, complessa, articolata nei vari campi dell’esperienza umana, del sapere anche teologico e dei concreti processi storici.
Dall’esaltazione umanistica dell’autonomia dell’umana intelligenza, siamo giunti, nel ‘900, alla pienezza trionfale della Sovranità e alla glorificazione orgogliosa del paradigma giuridico-politico della Laicità dello Stato che non riconosce nulla al di sopra dell’autodeterminazione della volontà dell’uomo “artefice del proprio destino”.
La presenza della Divinità, rigettata nell’irrazionale della superstizione, è stata sempre più emarginata e rimossa nella comunicazione culturale ed educativa e, infine, dopo la fase tragica della violenza totalitaria ed omicida, è stata espulsa, in Occidente, sia dal discorso pubblico sia dalla pratica morale e ridimensionata e svigorita anche nella testimonianza etica e religiosa.
Dagli anni sessanta, la devastazione dell’impianto storico-politico-etico-giuridico, con l’abbandono delle radici elleniche, romane e cristiane delle Civiltà, non riconosciute più dalle aristocrazie intellettuali e dalle oligarchie politiche e finanziarie, ha gettato nel disordine culturale e assiologico della luciferina tentazione ideologica i valori e i principi della dottrina sociale per la promozione integrale della persona e della convivenza civile. Non ci sono più “patti costituzionali” che reggono nella “difesa della Vita”. Il disfacimento antropologico, morale, etico-politico sembra inarrestabile.
In questo caos si sono costituiti imperi economici e finanziari di gigantesca potenza. Essi controllano e gestiscono interessi sconfinati, condizionano la prassi degli Stati e la cultura e la vita dei Popoli immersi nell’ideologia del materialismo ateistico. E nei percorsi e negli scenari della comunicazione mediatica, gli spettatori della terra assistono all’impresa giocosa e suadente della formazione e dell’informazione di massa. Così si compie la missione sempre più invasiva ed efficace per l’unificazione planetaria della mentalità e del costume nel “Pensiero unico mondiale” e della stessa religiosità nella “Religione unica mondiale”. Ora, in questa pandemia micidiale, spettacolarizzata e scioccante, diffusa dal “coronavirus”, che ha provocato la più estesa e drammatica mobilitazione socio-sanitaria mai realizzata per la difesa della salute pubblica e che sembra a molti funzionale alla strategia malthusiana, improvvisamente viene ad alzarsi una voce, quella del Presidente degli Stati Uniti d’America: “Abbiamo bisogno d’aiuto dal Boss! Sì, abbiamo bisogno di aiuto dal Boss… GESU’ CRISTO!!!
Trump affida al Signore della Vita e della Storia, non alla mascherina e ai vaccini, la prevenzione decisiva per arrestare la diffusione dell’inquietante aggressione virale e liberare il suo Paese dalla paura. C’è, nel grido dell’America che crede, una grande scommessa su la Fede e su la Speranza in Dio. C’è l’affidamento clamoroso e sorprendente all’Amore onnipotente e provvidenziale di Cristo Gesù. E’ l’America che invoca: “Vieni, Signore Gesù! Solo Tu puoi aiutarci”.
Mentre i luoghi del Culto restano silenziosi e deserti, si aprono i percorsi elettronici alla “confessione” formidabile del Rappresentante della potenza più grande del mondo. C’è, in questo, l’ammissione inaudita della sconfitta di una Civiltà eretta orgogliosamente sull’esercizio esclusivo dei poteri mondani, su la ricerca impetuosa dei saperi scientifici e delle strutture tecnologiche, su la pretesa dissennata di mettere le mani sul “seme”, sull’albero della vita. C’è la resa terminale e inevitabile, il riconoscimento della impotenza modernistica nella storia dello “Spirito del mondo”.
Dal grido di Trump, Difensore pubblico della Vita, viene il desiderio vigoroso della “restaurazione della Verità”, del rinnovamento dell’essere e della disintegrazione della grande Menzogna che ha sporcato e oscurato il Volto umano e divino della Terra,  della nostra Terra creata, redenta e santificata da Dio crocifisso e risorto che, ora, ritorna a instaurare il Regno umano-divino dell’Amore, della Misericordia e del Perdono.
Davide Nava

Un pensiero su “DONALD TRUMP: “Abbiamo bisogno d’aiuto dal Boss… GESU’ CRISTO!”

  • 31 Ottobre 2020 in 10:53
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    Sì, sono d’accordo. Il grido d’aiuto di Trump, chiunque egli sia, dovrebbe essere il grido d’aiuto di ogni credente, almeno di ogni credente cristiano, in questo difficile, per non dir tragico, momento storico.
    Ma il punto di domanda è: <>? Nel “popolo di Dio”? Nei pastori del “popolo di Dio”? Qualche fedele residuale, dico qualche fedele non solo di nome, forse c’è in questo mondo “illuminato” e “progressivo”, parole tematiche degli ultimi due grandi movimenti socio-culturali di questo mondo, illuminismo e marxismo. Ma gli altri, i non credenti, sono non soltanto assai più numerosi, ma anche assai più potenti. La loro voce copre tutte le voci dei pochi, coraggiosi credenti del mondo, di questo mondo.

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