Fiorenza Ceniccola –  Lettera aperta al Ministro dell’Ambiente On. Gilberto Pichetto Fratin 

           

    Egregio Ministro,

le lacrime da Lei versate al Giffoni Film Festival in risposta alla ragazza che confessava di “avere l’eco-ansia” e diceva di “non voler fare figli in un mondo così” aprono il cuore alla speranza e sono la conferma di una politica ambientale sostenibile e responsabile del governo contro l’ambientalismo fanatico (incarnato anche dal verde on. Angelo Bonelli) che può rappresentare una batosta micidiale per le famiglie e l’industria italiana ed europea.

  A tal proposito, mi consenta di ricordarle l’impegno (non mantenuto)dall’ex ministro On. Bellanova che, nel 2019, aveva annunciato di voler  far “piantare 60 milioni di alberi (uno per ogni abitante) nel più breve tempo  per mitigare i livelli di CO2 nell’atmosfera e salvare il pianeta”e la mancata attuazione da parte della stragrande maggioranza dei Sindacidella legge n.113/92 che  “obbliga” ogni amministrazione locale a mettere a dimora un albero per ogni bambino nato sul territorio comunale.

   Questo la dice lunga sul ritardo culturale con cui dobbiamo fare i conti e sul grande lavoro da fare se, per davvero, vogliamo invertire la rotta e cominciare a riparare i guasti che abbiamo creato e che rischiano di danneggiare in modo irreparabile la nostra “casa comune”.

   A tal proposito, è doveroso ricordare che ogni anno (almeno da 20 anni) scompaiono 2 milioni di ettari di foresta  dalla Terra con danni facilmente immaginabili sull’equilibrio climatico e sui livelli di CO2 nell’atmosfera.

    Due lodevoli iniziative utili non solo per contrastare l’aumento del gas serra nell’atmosfera ma anche per ridurre la nostra importazione di legname (gli esperti dicono che ogni anno  importiamo ben 3,4 milioni di metri cubi di legname con una spesa di oltre due miliardi di euro) cheperò, sono cadute nel “dimenticatoio” della politica politicante.

Inoltre, mi consenta di ricordarLe che uno degli impegni elettorali assunti dal centrodestra ( dal Presidente Berlusconi, in particolare) con gli elettori è stato quello di mettere a dimora 1 milione di alberi all’anno.

   Vale la pena chiarire che si tratta di obiettivi facilmente realizzabili senza provocare danni collaterali economici e sociali (come sicuramenteprovocherebbe la politica green proposta dalla Commissione Europea).

  E’ sufficiente una modifica della legislazione vigente con l’introduzione di un regime “sanzionatorio” e/o “premiale” nella succitata Legge 113/92 e si potrebbe dare vita, in breve tempo, ad un’autentica primavera ambientalista. In questo modo, ad ogni neonato corrisponderebbe un nuovo albero sito nel comune di residenza e ogni anno ne sarebbero  piantati circa 400 mila sul nostro territorio. Inoltre, si potrebbe ottenere un effetto moltiplicatore se il Parlamento europeo approvasse la risoluzione votata lo scorso anno dai giovani del PPE:  

“Un albero per ogni nato in Europa”.

    Infine, per realizzare più facilmente queste proposte si potrebbero coinvolgere le grandi aziende nazionali ed europee (sotto forma di sponsorizzazione) per dare il via ad una campagna di piantumazione capillare sul territorio, sulla falsariga di quello che da qualche anno stafacendo la Tim che ha avviato due programmi di riqualificazione forestale a Milano  ed in Umbria (il primo riguarda il Parco Nord di Milano  e la seconda iniziativa consiste nella gestione della <Foresta di Città della Pieve-Piegaro>, vicino Perugia).

    Per farla breve, gli alberi ci possono salvare … se si vuole.

    Cordiali saluti.

Benevento 29 luglio 2023                              

                              Fiorenza Ceniccola

                                            Consigliere Comunale – Guardia Sanframondi

                                           Coordinatrice Forza Italia Giovani – Benevento

                       Ambasciatrice della Commissione Europea per il Patto Climatico

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