La Consacrazione alla Madre di Dio e degli uomini nella fine dei tempi

Non c’è più tempo! La nostra storia precipita ormai, con una accelerazione drammatica, verso una conclusione che Emanuele Kant, nel cuore tragico del terrore della Rivoluzione francese, nel 1794, aveva indicato come “la fine perversa di tutte le cose”. 

Nella Enciclica “Spe salvi” del 2007Benedetto XVI aveva ripreso quella immagine funesta e terribile di cupo orrore e l’aveva collocata nell’estremo scenario apocalittico della “Fine dei Tempi”.

Siamo quindi alla “resa dei conti” tra la totale rovina o la salvezza eterna, tra bestializzazione o divinizzazione e l’uomo deve decidere la sua destinazione:  perdersi o salvarsi, precipitare nel baratro della morte eterna o trionfare per sempre nel Regno Divino della Pace, della Gioia e dell’Amore!

Soltanto una “Teologia della Verità tutta intera” può aiutarci nella Chiesa in grande confusione e nell’Occidente imprigionato dai Modernismi anticristiani nella morsa brutale dell’ateismo teorico e pratico, a riprendere l’esperienza vitale della Fede, riaccendendola nel fuoco della Luce Divina dell’Amore e orientandola sempre più sui Sentieri della Speranza.

Questo destino – di salvezza o di rovina – è nelle mani e nel cuore di Maria di Nazaret, a cui fin “dagli inizi” fu affidato il compito di schiacciare “la testa dell’antico serpente”, ad essere Vergine Immacolata e Madre di Gesù ed anche Madre di tutte le creature della Terra.

Col concepimento della Gran Regina incominciò la Vera Vita di Dio nell’uomo e la Vera Vita dell’uomo in Dio”. … e quando  l’Arcangelo Gabriele pronunciò: “Dominus Tecum”, “Maria si sentì comunicarsi tutto l’Essere Divino e si sentì investita del Divino Potere!” (Luisa Piccarreta).

Maria Santissima, dai primi momenti della Sua Vita nel seno della Madre Anna, è avvolta dalla Volontà di Dio che regnerà per sempre in Lei. Ella aveva così l’Intelligenza del Supremo Volere, lo sguardo, il respiro, l’operare, i passi, il moto e il palpito eterno della Divina Volontà. La Vergine è vissuta sempre nella Luce Suprema, nella Potenza, nella Sapienza, nel Volere della Trinità Suprema.

Dal primo istante del suo Immacolato Concepimento, Ella, chiamata dal nulla, vive in fusione col Suo Creatore, col Figlio Suo, nello Spirito Santo Amore. E la Sua Maternità è stata donata a tutte le creature, di tutti i tempi, nell’intensità e pienezza del suo Amore umano e Divino.

La Creazione tutta, il sole, il vento, il mare, sono pieni dell’Amore di questa santa Creatura”, scrive Luisa PiccarretaE col vivere nel Volere Divino, la Mamma Santissima diveniva Madre di tutti i popoli, di tutte le genti e Regina del Regno della Divina Volontà, Sovrana di tutto, perfino Madre del Creatore.

Gesù illumina a Luisa la Verità essenziale del FIAT: “E’ tale e tanto il nostro Amore verso l’anima che vive nel nostro Volere, che ciò che Noi siamo per natura l’anima lo diventa in virtù della nostra Volontà”.

La Regina celeste ha fatto ereditare ai propri figli la Divina Volontà, perduta a causa del peccato originale, e dona il Figlio Gesù a tutti i suoi figli perché essi generino in se stessi la Madre e il Figlio.

La Consacrazione allora non è una devozione da recitare: è solenne rinuncia alla volontà umana di anima corpo spirito e accoglienza del dono del Divino Volere; è relazione intima con la Maternità umana e divina di Maria che sul Golgota, negli eccessi più grandi d’amore e di dolore, ha vissuto per Gesù, con Gesù, in Gesù la Redenzione di tutti i suoi figli.

La Consacrazione è vita vissuta nel Divino Volere e di questo Regno Maria è Regina e Madre potente, perché ha concorso con il Figlio a realizzare il più grande progetto della Vita e della Storia: “DIo si è fatto uomo perché noi diventassimo Dio (S. Atanasio)

Davide Nava

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