Partiti al lavoro. PD verso il congresso

          geppinopresta                                                                            
Ormai è stato avviato il nuovo Governo uscito dalle urne del 25 settembre.
Nella prossima settimana la fiducia dei due rami del Parlamento e poi ….tutti al lavoro, dimenticando Lambrusco  e Vodka.
Proprio tutti non solo al centro ma, soprattutto in periferia. Qui c’è da fare i conti coi risultati elettorali, da ripristinare organigrammi, raccordare le presenze terrtoriali da parte di quelle formazioni politiche  scese in campo in campagna elettorale con propri candidati.
L’elenco non è poi tanto lungo atteso che c’è da ricordare il duo Azione -Italia Viva, Fratelli d’Italia, Forza Italia e il Pd.
Formazioni politiche che si sono date un corpo nell’immediato approssimarsi della presentazione delle candidature e il riferimento è al duo Renzi-Calenda che, in questo dopo elezioni, sembra abbia perduto la verve . Nella formazione dell’ex premier fiorentino qualche mal di pancia e soprattutto molta delusione, ma può contare su di un consigliere comunale a Palazzo Mosti(Sguera).In quella del romano,buona per tutte le stagioni, non sembra esserci troppa voglia di andare,,,,,,,proseguirà forse fino a qualche……greca….(dal detto calende greche……ovvo maii)ma senza entusiasmo.
Fratelli d’Italia è nel Sannio l’unico partito che nel mese di giugno, prevedendo l’apputamento elettorale si era data una struttura organica su tutta la provincia.Ci sarà solo di sostituire operativamente il neo senatore Matera. Un può più difficile il compito di Forza Italia dove il coordinatore provinciale, sindaco di Puglianello,Rubano, è stato, ipso facto, mandato a Montecitorio. Lui nell’incarico di coordinatore provinciale si è dedicato molto all’aggregazione di consiglieri, sindaci e simpatizzanti, ma in pratica il partito non ha un programma organico, ne una stuttura territoriale, Praticamente da rifondare.
Ma, in chiusura, il compito più delicato spetta al PD,con un deludente risultato elettorale e,dopo decenni,senza un proprio rappresentante in Parlamento. .Una situazione delicata che non va sottovalutata, ma soprattutto, non usando l “a prescindere” ,idioma fin troppo usato in campagna elettorale contro gli avversari. Ma questa allocuzione sembra aver fatto già breccia pure all’interno alla ricerca dei responabili della debacle. Il vecchio sarà il futuro nuovo o il nuovo avanza tra le fila dei Dem? Il Congresso nazionale sembra prendere piede ed il red rationem                      ….pronto.

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