Mastella non cambia registro: è sempre quello che abbiamo conosciuto

Come volevasi dimostrare,  Renato Giordano , sarà nuovamente alla guida di “Benevento Città Spettacolo”, ma anche di tutti gli eventi culturali programmati dall’Amministrazione Mastella dal 2022 al 2024.

D’altra parte, al termine dell’ultima edizione di città spettacolo, Renato Giordano ebbe a dire che probabilmente avrebbe continuato a dirigere la kermesse cittadina, giunta l’anno scorso alla 42esima edizione, lasciando intendere che la sua esperienza di direttore artistico sarebbe continuata se Mastella avesse vinto le elezioni del 3 e 4 ottobre 2021. Se avessero vinto gli avversari di Mastella, egli probabilmente avrebbe declinato l’incarico.

Che il Comune abbia bandito un concorso per individuare il direttore artistico da mettere alla guida, per  3 anni, di tutti gli eventi culturali , è stata, a nostro avviso, soltanto una formalità.  Lo stesso sindaco Mastella, nel firmare il decreto di nomina ,“non fa mistero – leggiamo sul Mattino – del criterio fiduciario come leva della scelta”, in considerazione del fatto che il direttore artistico  debba essere “l’espressione della volontà politica di governo dell’ente”. Tutto questo, ovviamente,  dopo “la procedura di selezione (!)” eseguita  dalla commissione di valutazione, diversa dal nucleo di valutazione dei dirigenti comunali, compostoquest’ultimo da ferrei mastelliani, a giudicare almeno dalla presenza di Giovanna Razzano e di Luigi Trusio, una qualificazione politica, questa, che garantirebbe la loro indipendenza di giudizio  nel valutare le persone poste alla guida della macchina comunale. 

 Si pensi che Giovanna Razzano, vice segretaria di Noi di Centro, l’ultima formazione politica di Mastella, si è dovuta dimettere 7 giorni prima che il nucleo di valutazione venisse costituito il 2 aprile scorso.  Rispetto ad eccezioni sollevate da Forza Italia sulla carica politica rivestita dalla dott-ssa Razzano,, abbiamo letto, sul Mattino del 4 aprile scorso, nei termini di cui sopra, una precisazione di Carmine Agostinelli, il numero uno di Noi di Centro in provinciali Benevento. Si tratta della stessa persona che, a proposito del rinvio a giudizio di Mirko Francesca, già presidente dell’Amts, ed altri, vende la pelle dell’orso prima di averlo ucciso.

 Non pare che, prima dell’assoluzione  di Mastella nel settembre 2017 dai reati contestati, qualcuno abbia parlato di vergogna all’indirizzo dell’attuale sindaco di Benevento, come invece ha parlato Agostinelli all’indirizzo di Mirko Francesca, sino a invitarlo a dimettersi da responsabile del Pnrr del Pd. La Costituzione della Repubblica Italiana dice che si è innocenti fino al terzo grado di giudizio.  I componenti il CdA e il Collegio dei sindaci dell’AMTS potranno essere ritenuti colpevoli di tutto, meno che del fallimento dell’azienda di trasporto pubblico urbano.

 Il fallimento dell’Amts, che si è trovata ad essere debitrice di ben oltre un milione di euro, e per essa il Comune di Benevento, nei confronti della associazione temporanea di imprese che ha realizzato il parcheggio coperto di Porta Rufina, è riconducibile  alla trasformazione della project financing in appalto, relativamente alla realizzazione del parcheggio di Porta Rufina, da parte dell’amministrazione di centro destra (2001-2006) guidata dall’ex aennino Sandro D’Alessandro, della quale facevano parte il riconfermato assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Benevento, Pasquariello, e il presidente del Consiglio comunale della precedente consiliatura, De Minico,  entrambi mastelliani.  Il resto, signor Agostinelli, è noia.

 Sulla nomina del direttore artistico, non soltanto di “Benevento Città Spettacolo”, i consiglieri di Alternativa per Benevento avevano inviato al Collegio dei Revisori dei conti di Palazzo Mosti una segnalazione riguardante l’avviso pubblico per l’affidamento dell’incarico esterno di direttore artistico delle rassegne “Città Spettacolo”, creata da Gregoretti,  “Città Spettacolo Teatro” ed altri eventi organizzati dal Comune di Benevento.

  Nella nota, inviata al segretario generale del Comune di Benevento e alla sezione di controllo della Corte dei Conti della Campania, firmata da tutti i consiglieri di Alternativa per Benevento, si faceva notare che nell’avviso non risultava predeterminato  il compenso da attribuire al beneficiario dell’incarico, in quanto previsto in misura variabile, e, più esattamente, in misura del 5% del valore dei futuri finanziamenti pubblici che saranno riconosciuti al Comune di Benevento per le varie manifestazioni affidate al direttore artistico. “E’ questa”,  sostenevano i consiglieri di Alternativa per Benevento, “una previsione che confligge con quanto disposto dalla norma fondamentale  (decreto legislativo n. 165/2021)  cui fare riferimento per la verifica, da parte dell’ente pubblico che intende affidare incarichi esterni e consulenze, della sussistenza dei presupposti necessari”.  L’elemento compenso, a dire di detti consiglieri, non può essere demandato, stante la norma, a un successivo provvedimento, posto che altrimenti ciò determinerebbe un’assoluta incertezza sulla spesa. A tale proposito, i consiglieri di Alternativa per Benevento precisavano che la sezione di controllo della Corte dei Conti dell’Emilia Romagna, in una deliberazione del 16 novembre 2021, aveva  considerato illegittimo un incarico carente del dato relativo al compenso.

 Ma il responsabile del Settore Cultura, Gennaro Santamaria, nell’audizione resa l’11 aprile alla Commissione Cultura del Comune di Benevento, disse che era tutto a posto, secondo quanto riferito, in un suo comunicato,dalla presidente della commissione, Mara Franzese. Il criterio previsto nel bando (5% dei finanziamenti ottenuti), permette di determinare il compenso all’atto dell’affidamento dell’incarico, e non, come avevano chiesto i consiglieri di Alternativa per Benevento, nel bando medesimo.

 In replica, però, a queste dichiarazioni di Santamaria, il 12 aprile,i consiglieri Rosetta De Stasio, di Prima Benevento, Giovanna Megna, di Civico 22, e Giovanni De Lorenzo, di Alternativa per Benevento, componenti la commissione Cultura, il giorno dopo dell’audizione di Santamaria, hanno inviato alla stampa la seguente nota.

  “Abbiamo letto la ricostruzione inviata alla stampa, evidentemente distorta ed omissiva, dell’audizione del Dirigente Gennaro Santamaria nella riunione della Commissione Cultura tenutasi lunedì 11.4.2022.

 Avendo partecipato alla suddetta riunione, siamo costretti ad intervenire pubblicamente per alcune doverose precisazioni.

 Chiariamo subito un aspetto: il Dirigente non ha chiarito affatto le criticità del bando per la nomina del direttore artistico di varie manifestazioni comunali da noi poste in evidenza. Anzi, semmai ha confermato tutte le nostre perplessità.

 A partire dalla convocazione del Dirigente stesso, da noi chiesta dieci giorni fa e finalmente concessa per le ore 12.00 del giorno 11 aprile 2022, cioè proprio nel preciso istante in cui scadeva il termine per la partecipazione al bando contestato. E, quindi, riunione del tutto inutile.

 Per non parlare, poi, della pubblicazione del bando, avvenuta in data 1 aprile, il giorno dopo la pubblicazione dello schema di avviso pubblico: in pratica, qualsiasi chiarimento e/o integrazione e /o modifica (come da noi richiesto) dello schema di avviso pubblico è stato reso impossibile.

 Lo stesso Dirigente, poi, ha precisato più volte che le decisioni in merito al bando ed alla programmazione artistica fossero prerogativa dell’amministrazione. Quasi a volersi giustificare, vista la palese “costruzione ad arte” del bando stesso.

  È apparso da subito evidente che difficilmente il bando sarebbe stato attrattivo, già solo perché si mette sullo stesso piano “Benevento Città Spettacolo”, Natale e Pasqua, ignorando la necessità di differenziare il posizionamento strategico delle diverse manifestazioni, non fosse altro per la differenza di fondi in dotazione. È altrettanto evidente che il respiro nazionale e internazionale citato in premessa resta solo sulla carta e lo dimostrano i tempi di programmazione di certo non in linea con i grandi eventi.

  L’assessora alla cultura, Tartaglia Polcini lo ha ribadito nell’interrogazione ultima che riguardava proprio le performance e i risultati di “Benevento Città Spettacolo”, quando ha giustificato il minor incasso adducendolo sia agli effetti della pandemia, ma anche al poco tempo che si era avuto per poter organizzare l’intera manifestazione. Una rosa di candidati diversi e non strettamente legati al territorio avrebbe rappresentato una nuova chance per la manifestazione e per la città.

 Anche sul compenso, il Dirigente ha precisato che la decisione è stata presa dalla Giunta Comunale, come da delibera del 15 marzo 2022. Sul punto, ha, poi, fatto riferimento al parere del Presidente del Collegio dei Revisori (a noi ancora non pervenuto), che avrebbe indicato il dissesto del Comune di Benevento quale motivo per la limitazione degli incarichi a soggetti esterni. Né sono stati forniti adeguati chiarimenti sull’assenza di precisa previsione del compenso, circostanza da noi contestata anche nella riunione della Commissione in questione.

 Il Dirigente, inoltre, ha precisato che il riferimento al vincolo dell’età inferiore ai 65 anni è stato un “refuso”, poiché si intendeva riferirsi più genericamente all’inconferibilità a soggetti in quiescenza, come per legge, a prescindere dall’età. Peccato, però, che il “refuso” abbia impedito la partecipazione a coloro che, pur non in quiescenza, avessero superato i 65 anni di età.

 In ogni caso, ribadiamo che nessun utile chiarimento è stato fornito dal Dirigente, come più volte, anche animatamente, fatto rilevare durante l’inutile riunione suddetta e che riteniamo il bando in questione eccessivamente restrittivo e limitativo della partecipazione. Del resto, come leggiamo dalla stampa odierna, si sarebbe proposto un solo candidato…Guarda un po’ che sorpresa!

 Sarebbe stato meglio, e sicuramente meno contestabile, se avessero effettuato la nomina in via diretta come avvenuto negli anni precedenti, senza predisporre un bando del genere”.

 Ci può essere della minestra riscaldata in questa nostra riflessione, ma è bene rinfrescare la memoria dei cittadini sul modo come l’amministrazione Mastella non abbia cambiato registro sul suo modo di comportarsi.

Giuseppe Di Gioia

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