Napoli: l’“entroterra” sannita in mostra a Sant’Anna dei Lombardi 

Paesaggi senza tempo, silenziosi e abbacinanti, le piccole cose cui lo sguardo sembra ormai disabituato: la fragilità dei fili d’erba, la forza degli alberi, la spiga di grano, orizzonti innevati. Sensazioni ed esperienze così lontane eppure così vicine quelle messe su tela da Luigi Fuschetto(https://www.luigifuschetto.it/) originario di San Marco dei Cavoti, che ispirandosi agli impressionisti ha negli ultimi anni dedicato l’intera sua produzione a un unico soggetto: l’entroterra. 
“Entroterra” è infatti il titolo dell’esposizione pittorica che da venerdì 25 febbraio al 31 marzo si terrà nel Complesso Monumentale di Sant’Anna dei Lombardi di Napoli. 
“Nell’entroterra vivo da quando sono nato – afferma Fuschetto – e oggi è più evidente che mai che i nostri paesi vivono un lento e progressivo declino demografico che si traduce anche in un ingrigirsi degli stimoli. Questi paesi hanno un’anima, sono luoghi dove ogni anima ha un colore.
Sarà per questo motivo o forse per inconscio contrapporre ad un lento ingrigirsi che i miei quadri sono pieni di luce e colore”.
Laureato in Economia e Commercio, settori nei quali, in vari campi, ha operato e opera, Luigi Fuschetto ha alimentato da autodidatta la propria passione, prima nel campo fotografico e negli ultimi anni nel campo pittorico. Nel 2020 è vincitore del premio internazionale Marzani.
“Mai avrei pensato che un mio quadro potesse avere come sfondo la volta affrescata dal Vasari. I sogni per lo più spettano ai ragazzi, ed io non lo sono da parecchi anni. Sono quindi incredulo e felice nello stesso tempo”.
Uno dei pochi numeri in crescita negli ultimi anni nei comuni interni della Campania è quello degli arrivi nei cimiteri.  Per il resto questi paesi vivono un tanto lento quanto incessante declino demografico. I più anziani vagano, avanti e indietro, come su dei binari immaginari. Poco popolate le scuole: un’aula ogni cinque ragazzi.  Completano il quadro, gli innaturali distanziamenti da pandemia. 
Strade percorse da case con finestre chiuse e arredate da cartelli con la scritta “Vendesi”, ormai ingialliti. 
Come chiamarli: Paesi-fantasma, Comuni desertificati, Luoghi ai margini? Perlopiù questo è l’entroterra sannita. Eppure queste comunità hanno un’anima e dal di dentro offrono vedute intensissime, con colori mozzafiato. 

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