I giallorossi ritornano in serie B confidando nella passione dei propri tifosi

Un Torino-Benevento che oltre al risultato (1a1) ha detto qualcosa in più della retrocessione giallorossa e della salvezza del Toro.
La partita è andata secondo un tema illogico messo su ancora una volta da Inzaghi. Una precisazione va fatta… subito, anche per il tifoso giallorosso che in questi dodici e passa mesi non ha potuto gioire della promozione in A e soffrire dagli spalti la retrocessione.
Parlo di Inzaghi. Da oggi bisognerà distinguere il Pippo campione del mondo dall’Inzaghi in giallorosso. Bene ed esaltante il successo dalla B alla A, male ed indegna l’amministrazione della squadra nei cinque mesi del 2021. Una catastrofe alla quale va aggiunta pure la prosopopea linguistica dell’uomo Filippo… che alla fine non riconosce i propri errori, i limiti di una gestione inesistente e, probabilmente, una gestione spogliatoio a dir poco terrificante se partiamo dalla cacciata di Maggio a gennaio e passiamo per i vari litigi avvenuti anche in campo durante gli allenamenti e, non ultima, la sortita di Schiattarella contro i compagni di squadra.
Le elucubrazioni dialettali espresse nelle varie conferenze stampa del venerdì a ricordare da dove “veniamo” sono state su queste pagine sempre e comunque biasimate. Occorreva modestia e non superbia, occorreva prudenza e non spavalderia… è mancato nel Filippo il senso della realtà. Eppure veniva da due pessime esperienze: Milan e Bologna, esonerato per “incapacità”. Sì, incapacità poiché i suoi due successori hanno salvato capre e cavoli.
Di quelle tristi esperienze non ha saputo trarre esperienza per cercare di evitare il peggio. E’ pur ver che non c’è il due senza tre… ma la terza è stata tragica proprio per la sua ignominia.
Fa male al tifoso sentire le sue ultime parole, fa male a non essersi cosparso la testa di cenere ed ammettere che le colpe sono solo le sue atteso che il patron presidente lo ha tenuto per amore filiale e non già (come evidenziato da qualcuno) per non pagare un secondo allenatore.
Certo l’addio non è stato dei più felici; ancora una volta la superbia ha avuto il sopravvento, come alla fine i soli colpevoli fossero stati i TIFOSI, quei tifosi che hanno fino all’ultimo (Crotone al Vigorito) cercato di svegliare gli animi pugnanti di un’armata che alla fine si è dimostrata peggio di quella comandata da Vittorio Gassman.
Ora c’è a guardare al futuro, ma soprattutto sperare nel ritorno dei tifosi sugli spalti. Il tempo fino alla fine di agosto c’è, il presidente ha riconfermato di voler gestire il calcio giallorosso essendo Benevento “la sua città” ed allora lasciando alle spalle questa ennesima triste esperienza in A tutti ci auguriamo la terza… finalmente degna di “esserci”. (g.b.)

I RISULTATI DELLA XIX GIORNATA DEL GIRONE DI RITORNO
CAGLIARI – GENOA 0-1
CROTONE – FIORENTINA 0-0
SAMPDORIA – PARMA 3-0
INTER – UDINESE 5-1
ATALANTA – MILAN 0-2
BOLOGNA – JUVENTUS 1-4
NAPOLI – VERONA 1-1
SASSUOLO – LAZIO 2-0
SPEZIA – ROMA 2-2
TORINO – BENEVENTO 1-1

LA CLASSIFICA
Inter, punti 91; Milan, 79; Atalanta, Juventus, 78; Napoli, 77; Lazio, 68; Roma, Sassuolo, 62; Sampdoria, 52 Hellas Verona, 45; Genoa, 42; Bologna, 41; Udinese, Fiorentina, 40; Spezia, 39; Cagliari, Torino, 37; Benevento, 33; Crotone, 23; Parma, 20

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