Un grande cataclisma imperversa nei portafogli dei contribuenti colpiti, all’impazzata, da bollette che, pare, godessero di una speciale intoccabilità!

Una nebulosa dagli incerti contorni proietta nere ombre nei portafogli dei contribuenti, svuotandoli e lasciando lo sgomento di non riuscire a capire cosa stia succedendo.  Sono mazzate scaricate su ciechi che non sono in grado di decifrare gli ombrosi  e arzigogolati algoritmi seguiti dal fornitore, perché il sistema matematico di calcolo si sottrae a qualsiasi ovvia dimostrazione. Così, il mio fornitore Enel Energia Spa.  fa pervenire una bolletta  per il gas naturale, il cui costo finale balza (sic!) da 0.70 euro/mc. 

(materia prima) a 3.50 (prodotto a destinazione),  stravolgendo unilateralmente, sostanzialmente le clausole contrattuali a monte, e vanificando ogni forma di consenso.  Rappresento la vicenda per evidenziare che il caso non è isolato e che coinvolge, invece, una  platea molto larga di sfortunati come me sottoposti alla medesima sofferenza.  Come se non bastassero quelle che il destino beffardo si accanisce di infliggere ad ognuno!  Ho già avuto contezza di una decina di testimonianze in questa direzione. Evidentemente, però, non ritengo di aver scoperto l’acqua calda, per il fatto che la TV sta sciorinando il problema con trasmissioni che i danti-causa (tutti sordi?), non amano ascoltare?

Sembra che alcune Agenzie di tutela dei diritti dei Consumatori, da Federconsumatori ad Altroconsumo e tante altre si affannino  vanamente per spargere i loro dissensi pepati.    Voglio auspicare che si faccia la dovuta chiarezza in un paese che si pregia del vanto di essere civile e all’avanguardia culturale.  Se è così, non ci si può  ritenere onorevoli se, poi, si mortifica un 85enne come me, già ligio servitore dello Stato,  in quiescenza, cardiopatico, invalido civile, tutelato dalla Legge 104. Avverto forte la necessità di rappresentare la sofferenza di un ingiusto iter soprattutto per dar voce a quanti  come me, sono assaltati dalle fibrillazioni cardiache, ogni volta che  aprono una bolletta Enel. Mi inorgoglisce di avere eseguito, per molti  anni (dal ’70 al ’90) progettazioni di linee elettriche per l’Enel.  Sinceramente, sono invaso da tanta amarezza, ricordando tutt’altro stile di Enel:  quella era un’Enel senza  la Spa e rappresentava un eccellente simbolo istituzionale della cosa pubblica e del pubblico interesse.  Ora, devo constatare che è scomparso il “pubblico” ed è  rimasto “interesse”: solo questo!  Che disgrazia!   Ma, è un interesse  che si presta ad opinare l’ipotesi di una  pietosa frode” o “pia fraus” (?)  come dice qualche famoso filosofo?  Ho, formalmente, contestato la bolletta de qua, declamando l’irragionevolezza giuridica (contra legem)  della capestra lievitazione unilaterale del prezzo base del prodotto. Ho invitato e diffidato il fornitore a rivisitare la bolletta che, finora, ha  vanificato il suo obbligo di provvedere consequenzialmente. A nulla rileva che, qualche giorno fa, mi è pervenuto, per il tramite di un’Agenzia, un piano di rateizzazione con  ulteriore ansia al precario stato della mia salute, con nervosismo, insonnia, fibrillazioni atriali e  quant’altro, per cui esprimo le più ampie riserve nelle sedi opportune. Ritengo che a nulla rileva l’alibi, davvero risibile, di appigliarsi ad un  fantomatico biglietto informale, mai ricevuto, secondo cui il fornitore  avrebbe preavvertito circa l’intenzione a voler modificare il  contratto,  lievitando, sua sponte,  l’incidenza del costo unitario della materia,  fermi restanti tutti gli ammennicoli connessi.  Ed, ora, dopo la grande frittata confezionata, udite…mi viene offerto di fermare il costo del prodotto a 0.70 euro/mc. se confermassi di rimanere come cliente.

La linea commerciale di tutto rispetto a cui il fornitore deve attenersi  non deve mai deragliare dal campo della trasparenza e di una corretta informazione, ottenendo il consenso richiesto e ottenuto nelle forme di massima garanzia: il tutto nel rispetto del codice etico a perpetuazione degli obblighi che hanno dato vita al rapporto fiduciario nato ex-ante. Ovviamente, sono fatte salve le cause di forza maggiore che, tuttavia, nella fattispecie, non si sono verificate.  Anzi, c’è da tratteggiare che si è verificato il contrario – in positivo: cioè, un ribasso della materia prima  negli ultimi tempi.  Auspico che qualcuno capti l’s.o.s. e provveda!

29 marzo 2024

Francesco Gaetano 

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