Fiorenza Ceniccola : Lettera aperta al Presidente Giorgia Meloni

   Gentile Presidente On. Meloni,

scrivo a caldo da Bruxelles (dove mi trovo per uno stage semestrale retribuito con poco più di 1000 euro al mese che non ho esitato ad accettare pur avendo dovuto abbandonare la mia casa che si trova in un piccolo borgo dell’entroterra campano conosciuto nel mondo per i suoi Riti dell’Assunta e il buon vino), dopo aver appreso dalla televisione (Stasera Italia – 14/11/22) che una giovane donna napoletana, in buona salute, viene retribuita con 930 euro mensili per stare a casa in attesa di ricevere un’offerta di lavoro “adeguata” e non posso nasconderle che mi viene  voglia di…rovesciare il tavolo pensando alle centinaia di migliaia di nonni con 40 anni di contributi previdenziali versati (per andare a zappare i campi) e costretti a “sopravvivere” con 550 euro al mese.

    Per non parlare delle migliaia di giovani laureati e/o professionalizzati (come chi scrive) che dopo anni di sacrifici personali e familiari sono costretti a varcare il confine del nostro Bel Paese per dare un senso alla vita. Per farla breve, credo che trattasi di una situazione francamente insopportabile che obbliga il Governo ad agire con determinazione e celerità per aumentare, innanzitutto, le pensioni sociali minime a 1000 euro al mese per non far morire di fame i nostri nonni che rappresentano un patrimonio di esperienza indispensabile per dare concretezza a qualsiasi progetto di ripartenza. E senza alcuna preoccupazione di fare scostamenti di bilancio perché, a mio avviso,  si tratta di un cosiddetto debito “buono”.Essere anziani è già spesso molto doloroso, cerchiamo di fare qualcosa di concreto per rendere gli ultimi anni dei nostri nonni meno  insopportabili.

   Per quanto riguarda i giovani, nel ricordarle che  nell’ultimo decennio l’Italia ha perso quasi 250 mila giovani altamente professionalizzati (vedi Rapporto sull’economia dell’immigrazione della Fondazione Leone Moressa) mi consenta di dirle che è tempo di passare dalle parole ai fatti anche su questo fronte che diventa ogni giorno di più … angosciante.

  E per dare il mio piccolo contributo di idee propongo di approvare subito una legge per introdurre  il “Reddito di Conoscenza” per cercare di combattere la cosiddetta fuga dei cervelli e tenere in Italia i nostri neolaureati. Un’azione integrata tra Imprese, PA e Università che finanzi interamente i Dottorati di Ricerca in azienda, Assegni di Ricerca per chi vuole intraprendere percorsi di ricerca sia nel pubblico che nel privato. Un azzeramento delle imposte per le aziende che assumono giovani laureati e/o professionalizzati.

  In attesa di un cortese riscontro, Le porgo i più distinti saluti.

Lì 15 novembre 2022

                                                            Fiorenza Ceniccola

                                 Consigliere Comunale – Guardia Sanframondi

                                   Coordinatrice Forza Italia Giovani – Benevento

                   Ambasciatrice della Commissione Europea per il Patto Climatico

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