Una nota di Rosetta De Stasio: Il Teatro Comunale sarà davvero restituito alla città?

Questa mattina (16 settembre ndr), dopo numerosi rinvii di anno in anno, è stato finalmente riaperto il Teatro Vittorio Emanuele di Benevento.
Senza ombra di dubbio il teatro è stato ristrutturato molto bene ed è
ancora più bello rispetto ai tempi andati.
La cerimonia inaugurale, affidata all’Orchestra del Conservatorio di Benevento e a Peppe Barra, presente anche in passato al teatro, è stata piacevole e bene organizzata.
Ora però il Teatro deve tornare patrimonio della città.
E’ quindi necessaria, ed urgente, una programmazione a breve e lungo termine che tenga conto delle opere teatrali di livello nazionale, ma anche degli artisti locali e, a mio modo di vedere, della formazione teatrale rivolta ai giovani della città e della provincia.
E’ del tutto evidente che bisogna attingere, nel programmare le rassegne, a professionisti del settore competenti che non si limitino ad inserire semplicemente spettacoli in cartellone, ma facciano uno sforzo perché la nostra città torni ad essere la “città dei teatri e della cultura”.
Tale esigenza è ancora più pressante se si considera che ormai la rassegna “Città Spettacolo” ha perso del tutto l’impronta originaria che la aveva immaginata come una vetrina per le anteprime teatrali nazionali, e come una fucina per i giovani artisti anche locali.
Città Spettacolo si è ridota, anche nell’ultima edizione, ad una kernesse propagandistica (vista la contemporaneità, per il secondo anno di seguito, con le tornate elettorali), ad un miscuglio di concerti di cantanti più o meno noti intervallati da approcci culturali, spesso piuttosto superficiali, e comunque non attinenti al tema prescelto.
A maggior ragione, quindi, la riapertura del Teatro Comunale deve essere intesa come occasione concreta per far rivivere a Benevento una tradizione teatrale che rischia di morire per sempre, e che va dall’ospitare le opere di rilievo nazionale, all’incentivare le compagnie locali ed amatoriali, dal diffondere la cultura del teatro anche nelle scuole, al formare i giovani che hanno voglia di impegnarsi nel teatro.
E’ un progetto ambizioso che abbiamo però il dovere di realizzare, o quantomeno di provarci, se vogliamo davvero restituire “il teatro” (non solo inteso come palazzo) alla città.
Un teatro ha bisogno di un Direttore e di un gruppo di lavoro formato da persone competenti, e a mio modo di vedere non appare opportuno affidare anche tale compito a chi già si occupa della rassegna di Città Spettacolo e di altri eventi in città. Peraltro una pluralità di impostazione e di idee non può che favorire lo sviluppo di una cultura, non solo teatrale, che senza dubbio potrà determinare una crescita della nostra città.
Il teatro e la cultura non sono patrimonio di una sola persona, di un solo gruppo, o, peggio, di un determinato partito, ma devono appartenere all’intera cittadinanza per costituirne una peculiarità e un carattere distintivo.
Mi auguro che alla riapertura del Comunale segua una programmazione degna del nostro teatro, affinchè l’inaugurazione non resti un semplice “taglio del nastro”.
Rosetta De Stasio
Consigliere Comunale “Prima Benevento

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