Il presidente del Sannio Consorzio Tutela Vini, Libero Rillo, nel Comitato esecutivo della Federdoc

“Ho fatto già appello a tutti, alla classe politica e a chi opera nel settore vitivinicolo a livello ministeriale ed europeo, affinché ci sia un provvedimento immediato di sostegni, altrimenti molte aziende chiuderanno”.

Il presidente del Sannio Consorzio Tutela Vini, Libero Rillo, entra a far parte del Comitato esecutivo della Federdoc, la Confederazione Nazionale dei Consorzi volontari per la tutela delle denominazioni dei vini italiani. Una nomina che giunge dopo diversi anni in cui Rillo è stato consigliere di questa Confederazione e che oggi entrando nel comitato esecutivo rappresenterà il Sud Italia insieme a Francesco Liantonio vicepresidente del Cda. La Federdoc, costituita nel 1979, rappresenta oltre il 70% della produzione vitivinicola italiana. Sono 75 i Consorzi di Tutela all’interno della Confederazione e ad essa il compito di rappresentarli e supportarli a livello istituzionale, giuridico e legislativo. Federdoc infatti rappresenta l’unico organismo interprofessionale esistente in Italia: si tratta di un tavolo attorno al quale, da oltre trenta anni, le componenti agricole, industriali, cooperative e commerciali del settore si riuniscono per affrontare le criticità delle denominazioni ricercando le soluzioni comuni e garantendo l’apporto per la tutela e la salvaguardia legale internazionale.

Sono diversi gli obiettivi che la Federdoc si prefigge e tra questi spicca la difesa, in ogni sede, dei vini italiani a denominazione e il sostegno degli organismi di tutela riconosciuti. Altra funzione importante è quella di promuovere e valorizzare attivamente la conoscenza e l’educazione al consumo dei vini italiani a denominazione mediante forme abili di comunicazione.

“Sono onorato di essere componente del Comitato Esecutivo della Federdoc – afferma Libero Rillo -, una Confederazione che siede a tavoli nazionali ed internazionali e che collabora strettamente con il Ministero delle Politiche Agricole. Si tratta di una scelta che mette ancora una volta in evidenza come i nostri vini a denominazione costituiscono la voce più importante nell’ambito dell’economia agricola provinciale, rappresentando la bandiera del territorio Sannio. L’impegno – aggiunge Rillo – sarà quello di tutelare la diversità del Sannio e dei suoi terroir, una vitivinicoltura sannita che negli ultimi anni dieci anni ha fatto un grande salto qualitativo”. Libero Rillo si sofferma oi sulle problematiche del momento: “Questa mia nomina arriva in un momento poco felice del nostro settore che stava mostrando una capacità importante di ripresa dopo la pandemia – afferma Rillo – ma purtroppo i rincari si stanno abbattendo anche sul mondo del vino. Il problema non è solo il costo dell’energia, che specialmente nel periodo della vendemmia assume un’entità importante, ma anche le materie prime: le bottiglie, i cartoni, il trasporto. Mi dispiace dirlo, ma andremo incontro ad un periodo molto difficile. L’agricoltura poi – commenta ancora il numero uno del Consorzio Tutela Vini – è uno dei pochi settori in cui i giovani occupati con meno di 34 anni stanno aumentando. Ma, parlando con molti di loro in questi giorni, li sento scoraggiati per questi aumenti e per le speculazioni che ci sono sui prezzi dell’uva. Mi auguro che questi giovani agricoltori non abbandonino il settore andando via dal territorio e quindi creando ancora spopolamento. Dobbiamo sostenere queste giovani generazioni che, mai come adesso, vogliono investire il proprio futuro nelle campagne e quindi in agricoltura”. Da qui le conclusioni di Libero Rillo: “Grazie a questa nuova opportunità che mi è stata data, potremo far sentire in modo più incisivo la voce del nostro Sannio in una sede di grande importanza come la Federdoc e già da qualche settimana sto facendo appello a tutti, sia alla classe politica che a chi opera nel settore vitivinicolo a livello ministeriale ed europeo, affinché ci sia un provvedimento immediato di sostegni, altrimenti molte aziende saranno costrette a chiudere.

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