Il mio pellegrinaggio di fede a Paravati per la dedicazione del Tempio realizzato dalla serva di Dio Natuzza Evolo

Il 10 agosto del 2003, insieme a Davide e Sonia Nava, Pino Pane con moglie e 4 bambini ed il carissimo Don Flaviano Aquino mio viceparroco, nella casa di montagna, del villaggio Racise nelle serre catanzaresi, incontro per la prima volta la mistica calabrese Natuzza Evolo. Porta le ferite sanguinanti di Gesù sul suo corpo, frequenti casi di emografia ed estasi intense. Sposata e mamma di 5 figli . Costruisce un grande Auditorium per i giovani, una casa di riposo per anziani, 9 casette per malati terminali, una grande chiesa intitolata al Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime. Un’opera grandiosa suggerita dal Cielo. Anima tanti cenacoli di preghiera come sorgente di consolazione. Una straordinaria azione sociale al servizio dei calabresi e dei tanti pellegrini provenienti da tante regioni in cerca di pace e conforto. Natuzza accoglie tutti con l’amorevolezza di una mamma. Uno strumento umile e straordinario nelle mani di Dio. Dialoga con Gesù e Maria, con l’Angelo custode, le anime dei Defunti. Un grande amore per la Chiesa e per i sacerdoti. A lei, in disagio nell’accogliere la prima apparizione della Madonna in una casa poverissima col pavimento in terra battuta, la Santa Vergine annuncia: “Verrà un tempo in cui mi accoglierai in un castello come una regina”. Natuzza viene portata in bilocazione in Paradiso dove incontra Padre Pio e Francesco di Paola. Ricoverata in strutture per malati mentali,  manicomi, per le incomprensioni di tanti sacerdoti e dello scienziato Padre Agostino Gemelli, il quale lesse i segni del Crocefisso nella sua carne come “stigmatizzazione da nubilato”, il rimedio… farla sposare. Si sposa ma i segni del soprannaturale non passano. Ancora Gemelli, esperto di scienza e non del soprannaturale, suggerisce di fare un figlio per guarire.  Ne partorisce 5 ma non guarisce! Quanti racconti, quante confidenze e profezie. 



L’ incontro si prolunga per 3 indimenticabili ore. Quel giorno abbiamo visto una grande santa. Conservo ancora le foto di quell’evento straordinario. La mistica e veggente nata il 23 agosto 1924 a Paravati, muore a 85 anni a Mileto e viene sepolta nella fondazione Cuore immacolato di Maria Rifugio delle Anime. In questi giorni, 6 e 7 agosto 2022, sono ritornato a Paravati per partecipare al rito di dedicazione della chiesa, pregare sulla tomba di Natuzza e celebrare l’Eucaristia insieme allo storico parroco di Paravati don Pasquale Barone. Una celebrazione durata 4 ore, presieduta dal Vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea, Attilio Nostro, con la partecipazione di 8 vescovi della Calabria, 120 sacerdoti e tantissimi fedeli . Riti iniziali, benedizione dell’ acqua e aspersione, liturgia della Parola, litanie dei Santi, deposizione delle reliquie, preghiera di dedicazione, unzione dell’altare e delle pareti, incensazione altare e chiesa, illuminazione, Liturgia Eucaristica, Comunione, inaugurazione cappella dell’Eucaristia , Te Deum di ringraziamento, Atto di affidamento alla Madonna e Riti di conclusione. Una celebrazione lunga ma impeccabile , un evento destinato ad entrare nella storia. Dopo mille ostacoli e peripezie il Sogno diventa Segno di grande speranza. Non ho mai visto una chiesa moderna così bella, armoniosa, solida, accogliente e splendente. Infatti il progetto ha usufruito delle indicazioni del Cielo, trasmesse ai  tecnici attraverso l’analfabeta sapiente Natuzza Evolo.

Mons. Pasquale Maria Mainolfi

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