I consiglieri dei gruppi consiliari PD, Città Aperta, Civico 22, Civici Riformisti, e Centro Democratico hanno comunicato, in una nota congiunta, di non partecipare alle commissioni consiliari convocate per il 27 e 28 luglio, per la discussione dell’affidamento all’Asia ( la partecipata del Comune preposta alla raccolta dei rifiuti) del controllo delle caldaie

“Riteniamo intollerabile e non più accettabile – dichiarano i Consiglieri Comunali – il comportamento dell’amministrazione che continua a convocare Consigli Comunali su argomenti anche delicati ed importanti senza consentire la preventiva discussione nelle apposite Commissioni Consiliari. 

Anche nel caso dell’affidamento all’Asia del controllo delle caldaie, le Commissioni competenti sono state convocate il giorno prima e due giorni prima del Consiglio, già convocato da una settimana. Inoltre la relativa documentazione ci è stata inviata solo lunedì, 4 giorni prima del Consiglio e in una settimana in cui sono stati convocati 3 Consigli Comunali in 5 giorni. 

Buona parte della documentazione fornitaci risale a mesi fa, addirittura una delle proposte di delibera è datata 23.5.2022. Perché allora convocare le commissioni così a ridosso del Consiglio? Dopo 2 mesi da una delle proposte di delibera e considerato che la Commissione in questione (quella Patrimonio, Partecipate, ecc…) non si è mai riunita nel mese di luglio. 

È evidente l’intento dell’amministrazione di non consentire la discussione ed il confronto sui temi all’ordine del giorno. Noi, però, non accettiamo più questo atteggiamento”.

 Esiste, infatti, l’ASEA (Agenzia Sanitaria Energia e Ambiente), la partecipata della Provincia preposta anche al controllo delle caldaie. Nella conferenza stampa di due settimane fa, il candidato alla carica di Presidente della Provincia per il centro sinistra, Antonio Calzone, sindaco di Reino da 22 anni, aveva dichiarato in proposito: “Non per fare polemica, ma il fatto che sia stato affidato il controllo delle caldaie  della città di Benevento ad un soggetto privato (ora si è scoperto che questo soggetto è l’ASIA; ma forse è un ripiego rispetto alla scelta di un soggetto privato – ndr), quando esiste L’ASEA che fa per vocazione questo tipo di attività, va visto solamente in una certa logica politica”.   

  Ma Calzone ha avuto da dire qualcosa anche in merito alla istituzione, il 26 luglio (duegiorni prima del voto) del “Seggio Elettorale Mobile”, per consentire la partecipazione al voto dei “grandi” elettori affetti da Covid, e anche in merito al prolungamento di 2 ore della fascia oraria, proprio per effetto della istituzione del seggio mobile, entro la quale è possibile esercitare il diritto di voto.

  Calzone ha condannato il modo autarchico sui tempi e le proceduee di accesso e di espressione del voto, senza coinvolgere, in tali scelte, i soggetti in competizione. La pandemia, fa rilevare in altre parole Antonio Calzone, non si è scoperta da qualche giorno, perché potessero ritenersi giustificate tali scelte; esiste invece da due anni e mezzo, sicché determinate misure potevano essere poste in essere già al momento della convocazione della elezione di secondo grado del Presidente della Provincia, perché i concorrenti di Nino Lombardi, uno scudiero di Mastella candidato alla carica di Presidente della Provincia, potessero attivarsi con un certo anticipo, rispetto a tali scelte.

D’altra parte, Nino Lombardi, il Presidente della Provincia f.f., nella misura in cui dice di avere il sostegno di 55 sindaci su 78, con relativi consiglieri di maggioranza, avrebbe potuto benissimo evitare i rilievi quanto mai opportuni sulle sue scelte, di Antonio Calzone. Se pensa di vincere con largo margine, qualche decina di voti in più non avrebbe fatto certo la differenza in suo favore. Ma, chissà!, forse sarà proprio questo il suo problema, a meno che non voglia stravincere, perché Mastella possa sbandierare la sua forza in provincia di Benevento, in vista delle prossime elezioni politiche, una forza che, ammesso che si esprima, non sconfinerà dal nostro territorio. (GDG).

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