Paduli: era di nazionalità irachena l’uomo deceduto lo scorso 24 settembre schiacciato da un camion

All’esito di capillari e spedite indagini avviate dalla Procura de, si è giunti alla compiuta identificazione della persona deceduta in Paduli il 24.9.2020,  all’interno del piazzale  della ditta Art Tabacchi.
Le indagini venivano avviate a seguito della comunicazione dei CC di Paduli del 24.9.2020, circa il  decesso di persona da identificare (di sesso maschile e carnagione olivastra  e dall’apparente età  di anni 30). Si comunicava che presso la ditta Art Tabacchi, sita in Paduli, dal pianale dell’autotreno proveniente da Brindisi, al momento della manovra di accesso al piazzale interno, era caduto quello che a prima vista sembrava un borsone di colore scuro ed era stato schiacciato dal camion in fase di manovra. Immediatamente dopo gli operai presenti al fatto si avvedevano che si trattava di un corpo di un uomo.  Si iscriveva un procedimento a carico dell’autista per  i reati di cui all’art. 589 c.p. ed art. 12 T.U. n. 286/98 ma dagli accertamenti effettuati nell’immediatezza (verbale di sequestro del mezzo; visita necroscopica ;  visione delle immagini di videosorveglianza, posta sul luogo del fatto; escussione a sit dei testi presenti) non emergevano  gravi indizi per ritenere coinvolto l’autista in attività di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina; né emergevano  elementi per ritenere sussistente la responsabilità per omicidio colposo ( ed invero non si procedeva all’arresto dell’autista, di nazionalità bulgara, il quale tuttavia restava  a disposizione dell’A.G.  venendo ospitato presso la ditta predetta , al fine di consentire tutti gli accertamenti del caso ed anche esperire tutte le indagini  necessarie  al fine di identificare la vittima). Venivano, altresì, attivate urgenti  indagini (nomina ct informatico esame telefono reperito sul corpo della vittima; successiva  nomina interprete di lingua araba , tabulati telefonici su cellulare vittima; comparazioni foto della vittima fatte dal medico legale con foto estratte dal telefono ; interlocuzione da parte di interprete di lingua araba  con soggetti chiamanti sul telefono; interlocuzioni con ambasciata irachena  a Roma; contatti con ufficio commissario persone scomparse presso Ministero dell’Interno ; contatti con consolato italiano di Erbil in Iraq; acquisizioni foto e documenti , quali passaporto;  riconoscimento di segno identificativo particolare: vasta cicatrice sull’addome da pregresso intervento  chirurgico) che  consentivano di accertare  l’identità del deceduto : cittadino  di nazionalità irachena,  nato  il 12.11.1987 a Shardhour Assulaymanya  in Iraq nella regione del Kurdistan. Si procedeva ad avvisare i familiari della vittima e ad acquisire  formale atto di  riconoscimento, effettuato  da parte dei suoi genitori dinnanzi al consolato italiano di ERBIL in Iraq il 9 dicembre 2020   e successivamente  trasmesso all’ambasciata irachena a Roma  e poi a quest’ufficio. Sono state attivate, infine, tutte le procedure per consentire il rimpatrio della salma presso il paese di origine e per consentire alla famiglia di esercitare i diritti riconosciuti dal nostro ordinamento ai congiunti delle vittime. Il procedimento a carico dell’autista è stato trasmesso al Gip sede con richiesta di archiviazione, non emergendo dalle indagini elementi a suo carico a sostegno dell’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed omicidio colposo.

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