C’erano una volta la “rosa bianca” e la “rosa rossa”

Cari amici, gli uomini, strane bestie, non riescono a convivere tra di loro in un pacifico e tranquillo rapporto sociale.
Ognuno si crede possessore della Verità e per affermarla non disdegna di sopraffare con tutti i mezzi chi ne è “sprovvisto”. Perciò nascono le fazioni e per questo si versa molto sangue fraterno.
Anche Benevento è stata più volte preda della logica delle parti. Infatti, nel solito diario dei miei antenati ho trovato tracce di sanguinosi scontri civili.
Correva l’anno 1502, la città era teatro di battaglia di due partiti: la rosa bianca e la rosa rossa. Stragi, attentati e ogni genere di nefandezze resero invivibile la nostra bella Benevento, tant’è che il mio avo decise di trasferirsi con i suoi cari verso zone più tranquille, tra i boschi del Taburno.
Se a quel tempo furono sufficienti due sole fazioni per scatenare orribili delitti, che cosa potrebbe succedere oggi che che c’è una tale abbondanza di partiti?
Io per sicurezza, visto che si è appena conclusa un confronto elettorale ed altre se ne preannunciano a breve, ho deciso di partire per un periodo di vacanza sul Gran Sasso; ci rivediamo a battaglie concluse.
Buona fortuna a chi resta…

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