“Non io ma Dio” – Carlo Acutis diventa santo

di Mons. Pasquale Maria Mainolfi
La canonizzazione di questo ragazzo quindicenne di Milano ci provoca enormemente e diventa riferimento sicuro, soprattutto per i nostri giovani. La vita e la spiritualità di Carlo Acutis diventano incoraggiamento salutare per il cammino di fede e la missione di annunciare il vangelo ai più giovani, in questo tempo flagellato da: tristezza, ansia, paura e insoddisfazione. Papa Francesco ha annunciato che la canonizzazione del beato Carlo Acutis si terrà durante il Giubileo degli adolescenti il prossimo 27 aprile 2025, tra migliaia di “pellegrini di speranza”.
Carlo Acutis è divenuto una lampada anche per la Parrocchia di San Gennaro in Benevento che sarà presente a Roma per la canonizzazione con una sessantina di pellegrini. Gesù luce del mondo, presente e vivo nell’Eucaristia, e la Vergine di Fatima col suo messaggio all’umanità del ventesimo secolo, hanno illuminato il cammino breve ma intenso del giovane Carlo Acutis. L’esempio di Francesco e Chiara di Assisi hanno conquistato il cuore limpido e puro di questo giovane. Ora il suo corpo, nella Chiesa della spogliazione di San Francesco in Assisi, attende la resurrezione e testimonia con vivida speranza che l’orgoglio dell’io può essere vinto dall’amore e dal primato di Dio. Nel quarantesimo anniversario di fondazione della Parrocchia San Gennaro in Benevento, l’8 dicembre 2022, solennità dell’Immacolata, l’Oratorio parrocchiale fu dedicato al giovane beato Carlo Acutis, mentre il banco della carità fu dedicato al munifico pastore Papa Orsini. Un’immagine del beato Carlo fu collocata in Oratorio ed un’altra in chiesa per la venerazione dei fedeli. Il 27 Maggio 2024 il parroco di San Gennaro chiese al postulatore della causa di canonizzazione, il dott. Nicola Gori, il dono di una Reliquia insigne del beato da esporre in chiesa per incrementare la devozione e la imitazione del giovane santo. Dopo aver incontrato la mamma di Acutis, Antonia Salzano, in San Giovanni Rotondo e a Piana Romana in Pietrelcina, lo scorso 11 marzo, il parroco ed il preside Mimmo Zerella si sono recati ad Assisi, presso l’Associazione “Amici di Carlo Acutis” in via Eremo delle Carceri, per ritirare la Reliquia primaria “ex-capillis Caroli Acutis”, debitamente certificata dal postulatore e destinata alla Parrocchia di San Gennaro. Le reliquie servono a non perdere il contatto anche fisico, oltre che spirituale, con uomini e donne eccezionali. Infatti di Gesù Cristo e della Vergine Maria, conserviamo la Reliquia più insigne: l’Eucaristia, il Corpo di Gesù nato da Maria Vergine! Domenica 20 aprile, giorno di Pasqua , nella Messa solenne delle 11.30, tutta la comunità parrocchiale sarà particolarmente in festa per accogliere la venerata reliquia, posta in una teca dorata appositamente preparata e per scoprire il nuovo quadro con l’immagine del giovane araldo del Vangelo Carlo Acutis, santo dei nostri giorni, identificato come patrono di internet, classe 1991, membro di una famiglia benestante, morto a solo 15 anni. Una vita satura di fede. Appassionato di informatica e divulgatore di speranza attraverso la rete. A stroncare la sua giovane esistenza, una leucemia fulminante, con il decesso avvenuto il 12 ottobre 2006. Prima di morire offrì le sue sofferenze per il Papa e per la Chiesa e promise alla mamma che le avrebbe dato tanti segni dal cielo. Una esistenza “normale”, vissuta nell’orizzonte di una fede “straordinaria”. Ha ragione Léon Bloy (1846-1917), quando scrive: “Al mondo c’è una sola tristezza: quella di non essere santi. E quindi una sola felicità: quella di essere santi”. Così afferma lo scrittore e poeta francese, racchiudendo in poche sillabe una delle verità più belle e affascinanti del Cristianesimo.
Anche l’amministrazione comunale di Benevento, nei giorni scorsi, ha deliberato di dedicare al novello Santo Carlo Acutis una piazza nel quartiere San Gennaro.

Colpito dalla straordinaria capacità e dal coraggio di questo ragazzo di soli 15 anni, nel diffondere il Vangelo per via informatica, cinque anni fa – il 12 ottobre 2020 – gli dedicavo un elogio alla memoria. Ritenevo che Carlo Acutis fosse un prezioso punto di riferimento verso cui collimare la distrazione mediatica della nostra società e mutarla in attenzione, riflessione, meditazione sul vero senso della vita. Mons. Mainolfi ha scritto un elogio pregevolissimo, sensibilizzando l’attenzione mediatica sull’evento della santificazione che avverrà il 27 p.v. Sarei lieto se il mio messaggio di felicitazione (che invierò a parte) fosse accolto tra le testimonianze cultuali collazionate nelle memorie del neo-Santo Patrono della Cibernetica, auspicando che tanti, specialmente giovani informatici, propaghino il Vangelo, sull’esempio di Carlo Acutis.