Presentato alla stampa l’evento “Squallor Forever”, tributo ad una band controversa

Presentato nella mattinata di martedì 14 ottobre, negli spazi del teatro Cinema San Marco di Benevento, l’evento “Squallor Forever”, tributo ad una band controversa e lungamente tacitata, organizzato dall’Accademia delle Opere, associazione culturale di promozione sociale diretta da Francesco Tuzio.
Hanno presentato lo stesso evento Antonella Tartaglia Polcini – Assessore alla cultura-, Nazzareno Orlando – Presidente Conservatorio “Nicola Sala” – Francesco Tuzio – Presidente Accademia delle Opere -, Gennaro Del Piano -Direttore artistico. Gli stessi sono stati coordinati dal giornalista Claudio Donato.
E’ stato ricordato, durante i diversi interventi dei relatori, che il gruppo, di estrazione partenopea, la cui fama è relativa agli anni ’70-’80, formato da grandi artisti come Daniele Pace, Totò Savio, Giancarlo Bigazzi e Alfredo Cerruti ( la voce narrante), tutti parolieri, compositori e discografici, è stato lungamente inquisito a causa dello stile “demenziale” della loro tecnica musicale caratterizzato, inoltre, da testi espliciti, grotteschi e spesso surreali ai quali non mancavano parole volgari per questo censurati.

Del Piano ha ricordato che gli “Squallor” era un gruppo formato da grandi artisti e musicisti di spessore e loro hanno ritenuto di ricordarli per l’affetto nei loro confronti e per il bisogno di recuperare un genere troppo spesso denigrato e soprattutto tacitato, sia dalla Rai che per volontà del Vaticano, nonostante i loro successi avessero raggiunto le vette delle hit parade del tempo.
Egli ha anche ricordato che giusto quaranta anni fa, il 4 ottobre 1985, moriva a soli 50 anni Daniele Pace, dunque l’evento rappresenta una sorta di commemorazione della sua scomparsa. La cosa che però più preme, ha continuato, è ricordare la filosofia dell’opera Squallor a tutto tondo, non solo le canzoni, ma anche le loro idee e le loro passioni, al di là di ogni provincializzazione.

Tuzio ha poi voluto ricordare che la manifestazione è stata voluta ed organizzata quasi come una “provocazione” sociale e personale alla memoria di un gruppo troppo spesso disconosciuto nel loro valore antropologico e sociale, il più delle volte ricordato solo per alcuni passaggi dei testi ritenuti, a quei tempi, “volgari”.
Ha tenuto a ricordare infine che l’idea è nato dal suo incontro con Marco Pietrantonio, fondatore della “Squallid Orchestra” che, quasi in segno di sfida, gli ha proposto un evento in memoria degli Squallor, proposta che egli ha subito accettato.

Orlando è poi intervenuto sottolineando la ferma volontà da parte del Conservatorio di collaborare al progetto in quanto lo stesso è solito promuovere iniziative musicali che, uscendo dagli schemi paludati di un istituto di insegnamento di musica, siano emblema di un’attività sonora con grandi risvolti sociali e territoriali e che sappiano, in ogni forma, promuovere l’evoluzione storica delle sonorità e con essa della collettività.

La Tartaglia Polcini ha chiuso l’incontro con la stampa ricordando la “passione, l’entusiasmo ed il sapore” che ha consentito l’organizzazione dello spettacolo sugli Squallor, di un evento che esalta l’ironia di musicisti che, pur vivendo nei difficili “anni di piombo” del nostro paese, hanno saputo individuare relazioni ed azioni umane spesso sottaciute perché scomode, eppure vivide immagini del loro, ma anche del nostro tempo.
Essi hanno saputo, continua, parlare di un tempo difficile del nostro paese e della loro attività artistica senza mai temere di analizzare, anche in forma sarcastica, il tempo intorno a loro e le persone che lo componevano.
Ella, in conclusione, si complimenta per l’iniziativa che, coinvolgendo, oltre che musicisti locali, anche il Conservatorio, ha voluto rivalutare la loro originalità e la visione d’insieme che essi hanno saputo leggere nel loro tempo.
Eusapia Tarricone
