L’8 maggio a Reino intitolazione del parco giochi a Bettina Tozzi coraggiosa viandante sannita


di Mons. Pasquale Maria Mainolfi

Sono passati 20 anni dalla morte di Bettina Tozzi ( Reino 11 maggio 1935 – 9 dicembre 2005). La Camminatrice del Sannio è passata in mezzo a noi come un’edizione umile e generosa di Gesù, ascoltando, consolando, beneficando e servendo poveri e ammalati. Pochi avevano compreso la sua peculiare vocazione di penitente, orante, contemplativa, premurosa madre degli ammalati, sempre a piedi nudi, con passo agile, quasi a muovere una danza di lode al Creatore. Pellegrina dell’Assoluto, volto radioso, sorriso luminoso sulle labbra, un cuore colmo di speranza, un perenne atteggiamento oblativo per la edificazione di un mondo migliore. Qualcuno l’ha giustamente definita “la Madre Teresa del Sannio”. Avendola conosciuta personalmente, nel 2012, spinto dall’entusiasmo del dottore Domenico Tozzi, fratello di Bettina, medico in Bagheria e del senatore Davide Nava di Circello, grande amico ed estimatore di questa donna della nostra terra, perennemente in cammino con Dio, raccolsi dalla viva voce dei testimoni, informazioni e racconti per la pubblicazione del libro “Follie d’amore a piedi nudi. La Camminatrice del Sannio Bettina Tozzi”, presso le Edizioni Segno di Udine. Ultimamente ho rivisitato e aggiornato quel testo, aggiungendovi altri due capitoli, e nei prossimi giorni vedrà la luce una seconda stampa con le Edizioni Gesualdo. Infatti il prossimo 8 maggio il Comune di Reino intitolerà a Benedetta Tozzi il parco giochi dei bambini: ore 10.30 omaggio floreale alla tomba di Bettina nel cimitero di Reino; ore 11.00 la Santa Messa da me presieduta e concelebrata dal parroco di Reino don Nicola Gagliarde e dal parroco di Bagheria don Francesco Galioto; ore 12.00 Supplica alla Madonna di Pompei e corteo verso il parco con la recita del Rosario; ore 13.00 cerimonia di intitolazione con la partecipazione di insegnanti e alunni della scuola locale e gli interventi del Sindaco prof. Antonio Calzone e del dottore Domenico Tozzi. In questo modo, semplice e concreto, le nuove generazioni si appropiano della sorprendente ed eroica testimonianza di Benedetta Tozzi. Ma tutti i reinesi si dichiarano fieri di essere suoi compaesani. Una storia che sembra inverosimile ma i tanti malati, poveri e semplici passanti che l’hanno incrociata sul loro cammino, raccontano della grandezza di questa piccola donna vestita di un saio scuro, il Rosario tra le mani, l’ampio fazzolettone sul capo, il Crocefisso sul petto, incompresa dalla maggioranza dei Pastori e dei fedeli, schiacciati dalla pervasiva mentalità edonistica e consumistica. Ora affido ad alcuni aggettivi il desiderio di ricordarla come fosse ancora presente tra noi: voce dolce, animo docile, foriera di pace e tranquillità, restia nel farsi fotografare, dolcissima ed austera, umilissima ed energica, religiosità sconfinata, fede inaudita, umile, riservata, essenziale, radiosa, luminosa, forte, mite, eccezionale dedizione, discrezione assoluta, nomade, eremita, penitente, misericordiosa, contenta, discreta, pronta al perdono, sempre guidata dal Signore, a piedi nudi qui in terra ora in cielo cammina sulle rose! In perenne, silente pellegrinaggio, alla ricerca del Volto di Dio, assetata di perfezione per consolare il suo Crocefisso Amore Gesù. In una stagione storica in cui, nonostante la delusione, ancora si insegna freneticamente il mito del benessere-possesso-successo, Bettina Tozzi dimostra che anche oggi è possibile essere poveri, umili, semplici, come Gesù, come San Francesco e Santa Chiara. Veramente innamorata di Dio. E meritano vivo compiacimento gli insegnanti e gli amministratori di Reino per aver permesso ai giovani alunni la conoscenza di questa meravigliosa figura di donna e di credente della nostra splendida terra sannita. Di questi testimoni abbiamo oggi bisogno perché rimonti l’onda della speranza oltre ogni rassegnazione. Una edificante vicenda terrena in tre fasi .Dalla rinuncia ai beni materiali della sua famiglia, all’apostolato, all’immedesimazione nel Cristo, fino alla morte umile e gloriosa: verso Dio – con Dio – in Dio. La sua ricerca e piena conoscenza della volontà divina, la sua vita di preghiera, di servizio agli ammalati e di apostolato, ed infine, la sua perfetta comunione e trasformazione mistica

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.