“Maggio dei Libri” – Presentazione del libro ”La Nuova Elsa. Mond Lader” della scrittrice beneventana Lucia Caruso

Da Lucia Caruso un lezione di saggezza – Ai margini della presentazione del libro “La nuova Elsa. Mond lader” la scrittrice beneventana ha appassionato tutti con profonde riflessioni umane e morali – Brillante conduttrice dell’incontro la giornalista Maresa Calzone

Avrebbe dovuto essere una classica cerimonia di presentazione di un libro l’incontro di Lucia Caruso coi suoi affezionati lettori nella splendida sala della Biblioteca comunale di Palazzo Paolo V del Comune di Benevento.
Ma, grazie alla sapiente regia della giornalista di LabTV Maresa Calzone, la scrittrice beneventana, prendendo lo spunto dall’ultimo suo lavoro “La nuova Elsa. Mond lader”, ha sciorinato il suo grande bagaglio culturale spaziando in modo disinvolto su temi riguardanti i piu’ svariati campi della vita umana e sociale.
La “chiacchierata”, cosi’ come è stata definita dalla giornalista, e’ iniziata con una breve introduzione di quest’ultima che, dopo aver tratteggiato il percorso esistenziale ed artistico della scrittrice, ha evidenziato la facilita’ con la quale ha appreso la natura del vissuto della Caruso attraverso la lettura dei suoi libri.
A cominciare dal toccante e coinvolgente “Ti amo da vivere” nel quale – ha dichiarato l’Autrice – “predomina un amore che si avvita perche’ si continua ad amare una persona che muore quando si vuole mantenere sempre viva la sua memoria”.
Maresa Calzone ha poi chiesto alla scrittrice il senso del volume “Quello che non ti ho potuto dire”, contenente storie vere di vittime del Covid.
“Contrariamente a quanto si potrebbe pensare ad una prima lettura, in realta’  – ha precisato Caruso – il libro non è affatto una disamina  di eventi crudi ma in esso viene esaltato l’amore in tutte le sue sfaccettature. Vengono raccontate testimonianze di vita sia pur, a volte, provenienti da storie di dolore e di sofferenza”.
Si è quindi entrati nel merito della questione centrale della serata e cioè la discussione sul libro “La nuova Elsa. Mond lader”.
E’ il secondo di una serie (che si preannuncia lunga, “sono gia’ pronti altri racconti” – ha sostenuto la scrittrice ),  incentrata sul lavoro di una giovane investigatrice, Elsa Brandi, che con metodi originali ma efficaci riesce a risolvere molti casi in collaborazione con la polizia.
Singolare l’identita’ caratteriale della protagonista: una donna timida che, pero’, in particolari situazioni riesce a superare momenti di difficolta’ semplicemente affidandosi alla musica classica: quanto piu’ alto e crescente è il ritmo delle note tanto maggiore è la sua concentrazione e la riappacificazione con se stessa; elementi, questi, che le procurano l’intuito necessario alla scoperta del colpevole.
Nel corso della sua esposizione Lucia Caruso si e’ soffermata sulla bravura di due autori, a lei cari, Andrea Camilleri e Victor Hugo, che in alcune loro opere hanno rimarcato l’importanza del gesto di un tutore dell’ordine di sottrarsi a volte al proprio dovere di fronte a casi disperati nei quali emergono figure umane positive sia pur spinte alla trasgressione.
Una gerarchia di valori difficile dal classificarsi nel giusto ordine delle cose, cosi’ come la ricerca della verita’: “Meglio un briciolo di verita’ che una montagna di menzogne” – ha sentenziato l’Autrice .
Lo stile di Lucia Caruso è semplice, fatto di parole di immediata comprensione, con descrizione di luoghi reali, ben noti all’Autrice, e di immagini suggestive dove spesso la realta’ supera la fantasia.
Il tutto condito da una narrazione di eventi che non degenerano mai nella violenza o nella brutalita’, come spesso si è abituati a cogliere tra le righe dei “gialli” comuni.
Nelle vicende di Elsa c’è sempre spazio per la riflessione e per il coinvolgimento emotivo tesi ad esaltare la figura femminile in tempi, purtroppo, ancora dominati da un becero patriarcato.
Non a caso Lucia Caruso, al termine della serata, dopo i dovuti ringraziamenti ai presenti in sala nonche’ all’assessore comunale, d.ssa Tartaglia Polcini (molto interessante il suo intervento “a braccio”) ed alla responsabile della Biblioteca, d.ssa Cinzia Chiumiento, ha anticipato la prossima pubblicazione di un romanzo epistolare avente ad oggetto il femminicidio.
Meritati e convinti gli applausi dei convenuti.

Salvatore De Toma

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