Assurdità del Green Pass: calunnie e danni nella Gold Tv di Roma per il giornalista-fotografo di Benevento Vincenzo Maio
Assurdità e calunnie ai danni del giornalista-fotografo di Benevento Vincenzo Maio (nella foto) che martedì 23 novembre 2021 è stato invitato nella Capitale dalla responsabile della “Casa Editrice Pagine” di Roma Stefania Diamanti e dalla sua collaboratrice Maida Rocci per la seconda volta dopo il 29 giugno scorso, in occasione delle registrazioni dei suoi interventi da inserire in una rubrica di arte e poesia presso gli studi della “GOLD TV” (nelle foto), sita in Via Giacomo Peroni n. 130, nei pressi della Tiburtina. Le registrazioni, con la presenza del conduttore televisivo, un altro collaboratore della “Casa Editrice Pagine” di Roma, dovevano essere realizzate nello stesso giorno dalle ore 15:30 alle ore 16:30, e mandate in onda insieme a quelle di altri tre artisti sul digitale terrestre al “Canale Nazionale 165” (su tutto il territorio nazionale) e sul “Canale 86”, sempre del digitale terrestre, ma solo per il territorio di Roma e del Lazio, nella stessa giornata dalle ore 20:00 alle ore 21:00. La registrazione era visibile anche attraverso il Canale YouTube “Onetv Roma” allo stesso orario della messa in onda della trasmissione. Nell’ingresso degli studi della “GOLD TV” la responsabile della portineria chiedeva al Maio di esibire l’attestazione “GREEN PASS”. Essendone sprovvisto, il fotografo esibiva alla donna i “certificati medici equivalenti” che, secondo il decreto-legge del 6 agosto 2021 n. 21/111, la possono sostituire. Questi certificati attestavano che il Maio era stato affetto dal Covid-19 nei mesi di novembre-dicembre 2020 e di essere clinicamente guarito con la presenza, tutt’ora, di un’elevata carica anticorpale (IgG) pari a 429,00 U/ml che, allo stato, non lo rende infettante per gli altri. Questa concentrazione è pari a quella sviluppata in seguito alla prima dose di vaccino. Il Maio evidenziava che gli stessi certificati erano stati riconosciuti validi in tante altre occasioni, dai capitreno delle “FRECCE” di “TRENITALIA” ai responsabili delle migliori gallerie d’arte d’Italia. Arbitrariamente e, ancora peggio, contro ogni logica, la donna non solo gli vietava l’accesso alle registrazioni, ma anzi lo faceva uscire immediatamente dall’ingresso, con arroganza, accusandolo falsamente di aver contraffatto i “certificati medici equivalenti”. Alle gravissime calunnie della donna il Maio, abituato a “parlare in faccia”, rispondeva giustamente alla stessa per le rime con “parole pesantissime” (p_ _ _ _ _ _ e t_ _ _ _) accusandola, a ragione, di essere una “schiava del potere”, e di ubbidire quindi, come una cagnolina al guinzaglio, a chi vuole a tutti i costi una vaccinazione di massa, anche se in Italia la Costituzione ne vieta l’obbligo.
Alla discussione, divenuta ormai addirittura incandescente, intervenivano anche i responsabili della “GOLD TV” e di “Canale Nazionale 165”, che confermavano le assurde pretese della donna di mettere alla porta il Maio e, ancor peggio, le calunnie della stessa. Per rendere ancora più “rapida” l’espulsione del Maio la donna, tentando vanamente di cambiare le carte in tavola, ha minacciato di chiamare i Carabinieri, respingendo il Maio quando ha provato a fotografarla per i suoi giornali allo scopo esercitare il suo diritto-dovere di cronaca, avendo addirittura paura di essere contagiata. Il Maio, invece, per nulla intimorito dal suo “bluff”, ha chiamato lui stesso il 113, chiedendo l’intervento delle Forze dell’Ordine, che accorrevano prontamente intorno alle ore 15:30. Il Maio avvisava tutti i responsabili della “GOLD TV” e di “Canale Nazionale 165” che questa storia sarebbe finita sui suoi giornali e, subito dopo, nelle aule giudiziarie in sede civile e penale, potendo contare sui migliori avvocati della Capitale. Cercando di intimorire il Maio, il direttore della “GOLD TV” lo avvisava che le sue “parole pesantissime” contro la donna erano state tutte registrate, mentre per le calunnie della donna non c’erano né prove, né testimoni. Il Maio replicava che, in questo modo, aggravava ancor di più la sua posizione, e che avrebbe chiesto ai magistrati la chiusura della “GOLD TV”, “mandando a spasso” tutti i suoi dipendenti che, in questo caso, dovranno trovare un altro lavoro, magari iscrivendosi al locale Ufficio di Collocamento. Un responsabile della Polizia di Stato chiedeva al Maio di esibire il suo tesserino di giornalista, ed assurdamente confermava la legittimità della sua espulsione, affermando che i suoi “certificati medici equivalenti” non hanno alcun valore legale, ignorando l’esistenza del suddetto decreto-legge del 6 agosto 2021 n. 21/111. Il Maio gli faceva giustamente notare che, essendoci opinioni e pareri in merito così discordi ed, anzi, contrari, qualcuno sicuramente è poco o, addirittura peggio, non informato. In ogni caso, per ovviare a questo deficit, sarebbe necessario un corso di aggiornamento con una sospensione dalla carica pubblica per riflettere meglio sui problemi, allo scopo di non procurare più danni alla collettività. Il poliziotto invitava il Maio a rivolgersi all’ASL di Benevento per ottenere il “GREEN PASS”, al quale aveva pienamente diritto, esibendo i “certificati medici equivalenti” in suo possesso.
Il Maio replicava che aveva già inoltrato questa richiesta al Centro Vaccinale di Benevento (nella foto), che inspiegabilmente gli ha negato questo suo diritto. Dulcis in fundo: tutti gli amici del Maio, sparsi per l’Italia, che conoscevano il giorno e l’ora della trasmissione in questione, notando l’assenza in TV dell’artista sannita, con la sola presenza degli altri tre invitati, lo hanno telefonato chiedendogli spiegazioni. Il Maio annunzia di aver firmato un contratto con la “EUROPA EDIZIONI” di Roma per pubblicare e vendere in tutto il mondo la sua autobiografia dal titolo: “L’UOMO DEL DESTINO” – Baciato da DIO – Tante attività, con tanta passione, e con tanto amore – . Nel contratto sono previste interviste da “SKY” e da “la Repubblica”. In conclusione il Maio ha dichiarato: <<Sarà un’ottima occasione per apparire in una TV seria e di grande prestigio come “SKY”, di livello mondiale, e di comunicare a tutto il pianeta le “prodezze” compiute a mio danno dal direttore della “GOLD TV”, dalla sua “perla”, che ha difeso strenuamente fino alla fine, e dal suo team, proponendo per costoro una perizia psichiatrica, essendosi rivelati tutti completamente privi di qualsiasi capacità critica e di giudizio, con l’eventuale ricovero coatto a Roma in un reparto speciale del Cottolengo o del Don Orione, sorvegliati a vista 24 ore su 24 per la loro pericolosità sociale. Una cosa è certa: dopo tutti questi episodi una certa donna, anche se riuscirà ad evitare di finire in galera indossando i “braccialetti”, non certo di brillanti, sarà comunque bollata dalla società per aver buttato fango su un galantuomo>>.
Lo scorso 24 novembre il Maio sporgeva querela presso la Stazione dei Carabinieri di Benevento, raccontando all’Ufficiale di Polizia Giudiziaria i fatti di cui era stato vittima, con tutte le persone coinvolte.