Ormai il Benevento ha toccato il fondo, si spera in una risalita

Benevento-Genoa 1a 2: Completata una vendetta da parte dei due realizzatori delle reti genoane. Una vendetta, doppia vendetta da parte di Coda ad inizio gara (12′) e Puscas nei minuti di recupero (94′).

Forse poche volte, nei decenni e nel secolo passati,nei tabellini delle gare di calcio professionistico, si è verificata una tale situazione.

Sta di fatto che a gioire delle reti sono stati i due ex giallorossi.

Tornando alla gara, la cronaca parla della rete del genoano Coda che al 12′ concretizzava il vantaggio, raccogliendo un assist di Gudmundsson,  il centravanti ,poi con un diagonale destro, sorprendeva l’incolpevole Paleari.

Poi sul tabellino degli appunti solo azioni senza emozioni, con pallone da entrambe le parti fuori dallo specchio delle porte.

Bisogna arrivare al 58′ per vedere qualcosa di bello, la rete di Tello. Si, perchè è stato l’unico momento esaltante per il Benevento.

Azione innescata da Improta per Simy, che serve Tello: stop di petto e, al volo, gran tiro di destro, che batte Martinez, il tutto dal limite dell’area di rigore.

Poi la gara ritorna in una manfrina senza emozioni, quasi come se le due contendenti in campo sembrano di accontentarsi del pari.

Ma, come oramai è arcinoto, è sui minuti di recupero che i giallorossi vanno sotto. Il ripetersi di tante amarezze non poteva non replicarsi contro il Genoa . Ad

assegnare i tre punti alla squadra ospite ,ci ha pensato l’altro ex di turno, Puscas, al 94′, che su un cross di Sabelli , stacca e di testa infilza Paleari.

Fin qui la cronaca della gara.Ma si dovrebbe parlare dei tifosi, del calciomercato, della squadra che mai ha dato la sensazione di essere tale in queste gare, continuando, senza soluzione di continuità un andamento tenuto sin dall’inizio. Senza gioco, intesa, omogeneità, senza sussulti, con poco entusiasmo, senza un briciolo di idee per i vari reparti, questo il Benevento che, alla seconda di ritorno, si ritrova sui vari campi della serie B.

Si contestano attaccanti ,seppur non eccelsi, ma la squadra non ha mai avuto un gioco, che finalizzasse le azioni, mettendo in azione le punte.

Si possono criticare fin che si vuole, ma la loro è una colpa a metà.

Ora non c’è che aspettare almeno la chiusura del calciomercato, per dare una indicazione agli obiettivi di maggio.

Certamente è una situazione difficile da sbrogliare, una matassa da ricomporre.

C’è solo da aspettare poco più di una settimana per sperare che il vessillo della Strega giallorossa possa tornare a sventolare sugli spalti del Vigorito e negli stadi che ospitano la squadra.

Bisognerà trovare la quadra e recuperare entusiasmo……perché alla fine si combatte anche per non tornare…da dove eravamo partiti.

(g.b.)

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