Gestione dell’acqua – Tre sindaci approvano gli atti illegittimi

Delibere per il Gestore idrico, tre sindaci (compreso il presidente della Provincia) hanno già obbedito alla diffida di De Luca approvando atti illegittimi. Invece sono ancora disobbedienti il sindaco di Solopaca, presidente del Consiglio di Distretto, e il sindaco di Benevento, sponsor politico della società a capitale misto. I sindaci PD insorgono per la composizione del Consiglio di Amministrazione. Il sindaco di Bonea, senatore Matera, ha presentato un emendamento al Decreto Milleproroghe che potrebbe aiutare De Luca. 

I Consigli Comunali di Dugenta, Faicchio (sindaco Nino Lombardi- Presidente della Provincia) e Frasso Telesino hanno approvato la delibera e la bozza di statuto per la costituzione della società a capitale misto che dovrebbe gestire il servizio idrico in tutto il Sannio. Il sindaco di Frasso ha spiegato che gli atti non lo convincevano molto però ha dovuto chiedere al consiglio di approvare la delibera entro la data di scadenza, 20 gennaio, stabilita dal Presidente della Regione Campania, per evitare il commissariamento. 

I tre comuni hanno approvato atti che sono chiaramente illegittimi perché fanno riferimento al Piano d’Ambito Distrettuale che però non è stato ancora approvato e prevedono la composizione del consiglio di amministrazione secondo indicazioni dell’Ente Idrico Campano mai deliberate.

Non hanno invece obbedito ancora al presidente De Luca, il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, sponsor politico della intera operazione, e il sindaco di Solopaca, Pompilio Forgione che è proprio il coordinatore del Consiglio di Distretto dell’EIC che ha inviato ai sindaci gli schemi di delibera e di statuto da approvare velocemente. 

Neppure i sindaci PD hanno obbedito al loro presidente della Regione e quindi non hanno convocato i consigli comunali soprattutto perché contestano lo schema di statuto che prevede cinque componenti, tre per i soci pubblici, tra i quali il Presidente nominato dal sindaco di Benevento, e due per il socio privato tra i quali l’Amministratore Delegato.

Non ci stanno i sindaci del Partito Democratico che finora hanno condiviso le volontà di Mastella per il gestore idrico pubblico-privato di tutto il Sannio, perché non si può accettare che il socio privato, pur essendo socio di minoranza con il 45% delle quote, nomini l’Amministratore Delegato che normalmente è il legale rappresentante della società. E’ evidente pure che in tale consiglio di amministrazione, il socio privato “di minoranza” grazie ad un accordo con il solo rappresentante del sindaco di Benevento, si garantirebbe la maggioranza e il controllo pieno della gestione.

Quindi i sindaci PD stanno pensando a proporre, forse già stasera durante la riunione del consiglio di distretto sannita EIC, emendamenti e modifiche alla bozza di statuto.

Neppure i sindaci di centro-destra hanno imitato quelli di Dugenta, Faicchio e Frasso Telesino e quindi non hanno approvato gli atti proposti da Forgione perché il senatore Domenico Matera, che è anche sindaco di Bonea, ha proposto un emendamento al Decreto Milleproroghe in modo da concedere più tempo al presidente De Luca ed evitare dal 9 febbraio il subentro di INVITALIA, società pubblica controllata dal Governo, per la gestione di acqua e depurazione nel Sannio. 

Gabriele Corona, movimento politico “Altra Benevento è possibile

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