Le tasche dei viticoltori sono sempre più vuote 

   Nel ringraziare il senatore Domenico Matera per l’interesse mostrato nei confrontidella crisi che da anni affligge i nostri viticoltori, non posso non ricordare la mia protesta contro le decisioni assunte dal Governo guidato dal prof. Conte e l’indifferenza (al limite del disprezzo) di tutti gli amministratori sanniti.

  Non posso non ricordare che quando sono andata, nell’anno 2020, a Roma davanti al Parlamento ad innalzare il cartello “Giù le mani dal vino” tutti coloro che oggi “si agitano e si preoccupano” sono rimasti in religioso silenzio e oggi invitano il Governo ad intervenire facendo finta di non sapere che la crisi esistenziale dei nostri vignaioli affonda le radici nel passato.

   Per farla breve, quando sono andata in piazza Montecitorio per denunciare la crisi della viticoltura e chiedere al governo Conte-Zingaretti di promuovere la cosiddetta “agricoltura contrattualizzata” e  la modifica del decreto Semplificazione e, in particolare, dell’articolo 43 che, in buona sostanza, sancisce la fine delle Doc e delle Docg col pretesto dell’emergenza provocata dal Covid 19  (con un danno incalcolabile d’immagine ed economico per la nostra viticoltura di qualità) tuttihanno fatto finta di non sentire e non capire.

   In poche parole, con il succitato articolo 43 al comma 3  si è modificato l’art. n.38con l’aggiunta di un comma 7-bis che “..in caso di dichiarazione di calamità naturali ovvero di adozione di misure sanitarie o fitosanitarie, o altre cause di forza maggiore, viene consentito di imbottigliare un vino soggetto all’obbligo di cui all’art.35, comma 2, lettera c, al di fuori della pertinente zona geografica delimitata”.

    Detto in soldoni, significa che si possono imbottigliare i vini DOC e DOCG in qualsiasi parte del nostro Paese, con grande gioia per i “trafficanti di vino” e con un grave  deprezzamento dei nostri territori vitati.

 

    Gli interessi veri e autentici dei nostri viticoltori sono stati sacrificati sull’altare della convenienza affaristica e nessun amministratore locale e/o nazionale è sceso in piazza per criticare le decisioni assunte dal governo giallo-rosso di Conte-Zingaretti a poche settimane dal voto per le Regionali.

    Oggi, senza fare dietrologia, per cercare di risolvere la crisi della viticoltura, a mio avviso, è necessario chiedere al Ministro dell’Agricoltura di avviare anche in Campania la cosiddetta “agricoltura contrattualizzata” e promuovere un’immediata iniziativa parlamentare per ottenere la cancellazione del succitato comma 7-bis dell’art. 38 del decreto Semplificazione entrato in vigore il 16 luglio del 2020.

Benevento 9 gennaio 2022                      

                                                                     Fiorenza Ceniccola

                                                 Consigliere Comunale – Guardia Sanframondi

                                                Coordinatrice Forza Italia Giovani – Benevento

                                                         Amministratrice della “Casa di Bacco”

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