“Esterno notte”… Interno Luce!

“Esterno notte” …

Interno Luce!

Tre intense, drammatiche serate con Marco Bellocchio: “Esterno notte”.

E’ tornato così, con una spettacolarizzazione carica di tormento, di angoscia, di sofferenza, l’EPOS drammaturgico di Aldo Moro, nel Mistero e nella tragedia, nell’amore e nella violenza, nella grandezza e nella stupidità, nella santità e nella vergogna che, insieme, si agitano nell’orizzonte della sua storia e convulsamente, tragicamente nei suoi ultimi cinquantacinque giorni.

Veniamo così immersi nei luoghi alti e bui del potere istituzionale e politico, nell’intimità dellerelazioni affettive della famiglia Moro, nel torbido e insidioso muoversi delle B.R., avvicinati con tremore alla presenza dolorosissima di Paolo VI, e infine dentro l’ineluttabile, criminale eccidio. Umilmente consapevoli, insieme ad Aldo Moro, che  “Il Male del mondo è dinanzi a noi, sempre, non per fermarci in una sorta di inammissibile acquiescenza e rassegnazione, non per entrare nell’abitudine aristocratica della verità storica, ma per uno sforzo dello spirito che ci coinvolga completamente, per una netta collocazione dall’altra parte, perché c’è un’altra parte, perché c’è una’altra parte della barricata”.

E’ stato scritto coraggiosamente e luminosamente che “comunque la mascheriamo, questa cosa non cambia: lotta del Bene e del Male”(Thomas S. Eliot).

In quei giorni orribili del ’78, “le Ragioni dello Stato” si scontrarono con “le Ragioni della Pietà e dell’Amore” e, per questo, le pretese del dominio totalitario e di quello democratico finirono, insieme, tragicamente impantanate nella “cultura della morte” e nella “logica della fermezza” anti-umana. La D.C., impaurita, restò senza ispirazione cristiana e senza coraggio politico.

Mentre Moro, con l’apologia della vita e dell’amore e con il primato della famiglie e dell’amicizia, lottava, da solo, tenacemente contro l’ideologia della violenza e contro la programmazione della morte dal tenebroso “covo” di via Montalcini, la maggioranza parlamentare, priva di rispetto e di pietà, definiva la normativa lugubre della 194/78 che consegnava alla legalità medico-sanitaria il diritto di uccidere “i germogli dell’umanità nascente”: il vivente innocente può essere arbitrariamente ammazzato nel circuito del terrore ma, anche  con solenne autorizzazione statuale, nell’utero materno.

In quei giorni, Aldo Moro scriveva: “Se la pietà prevale, il Paese non è finito”. Egli aveva insegnato negli anni quaranta e lo aveva affermato nei luoghi della Costituente che “è la persona umana il principio e il fine dell’esperienza giuridica”.

La Ragione post-moderna, invece, ha dichiarato l’inimicizia con il Mistero ed è entrata in competizione con la Fede, per affermare il dominio esclusivo dei saperi – poteri – averi del mondo rimasto senza Dio. E imperversano la menzogna, l’immoralità e il potere del denaro.

Ma senza Dio non c’è vita, non c’è pace, non c’è amore. Quando l’uomo tenta di dividere l’Umano dal Divino e il Divino dall’Umano, tutto crolla.

Ora è tempo di riprendere la lezione grandiosa di Moro e di onorare, con venerazione profonda, il suo Martirio, riconoscendo il “Dono della Vita” come fondamento antropologico e principio etico-politico dell’umana convivenza.

Se un giorno finiranno gli aborti volontari, nel mondo finalmente regnerà la pace” (San Pio da Pietrelcina).

E Madre Teresa di Calcutta, l’11 dicembre 1979, nel ricevere il Premio Nobel affermò; “… oggi il più grande distruttore della Pace è il crimine contro i bimbi innocenti non nati!”

Sarebbe bello, buono e giusto poter mobilitare le energie ecclesiali e civili, oggi rassegnate e acquiescenti, estenuate e avvilite per coinvolgere e risvegliare, nello “sforzo dello spirito”, la coscienza popolare all’impresa di Amore, di Misericordia e di Perdono. 

Dobbiamo riconciliare il Cielo e la Terra, e chiedere perdono ai Bambini non nati e invocare la loro Benedizione e la loro Pietà: 

“O Gesù, fa scendere, per mezzo delle mani di San Giovanni Battista,

l’acqua del Giordano, la Colomba dello Spirito Santo del Tuo Battesimo.

Quest’Acqua e le Gocce del Tuo Sangue Prezioso, o Gesù,

falle scendere su ogni creaturina a cui viene tolta la vita in grembo alla madre.

Ti chiedo di farlo in ogni istante di questo giorno e di questa notte,

per tutti i giorni e le notti dei secoli passati, presenti, e futuri.

Manda o Gesù, i Tuoi Angeli a battezzare questi Innocenti.

Siano messi loro i nomi dei Santi del Cielo, degli Angeli, degli Arcangeli,

dei Cherubini e dei Serafini.

Nel Tuo Nome, Signore, noi battezziamo queste creature 

di tutti i Continenti, tribù, lingue, razze e popoli.

Noi le battezziamo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

E ora,cari Bambini Innocenti, volate in Cielo 

e Gesù, Maria e Giuseppe vi diano tante carezze e baci.

La Terra vi ha rifiutato: vi accoglie il Cielo.

Stendete le vostre manine innocenti dall’Alto dei Cieli.

Fate scendere dalle vostre manine una pioggia di Benedizioni, 

rese più potenti dal vostro Martirio,

su i vostri genitori ed i collaboratori della vostra uccisione.

Noi ci uniamo a questi Martiri innocenti, o Gesù, 

per pregare per la Conversione di queste Madri, Padri e Collaboratori

che ogni giorno compiono questi gravi delitti

al fine di ottenere dal Tuo Sacro Cuore la Grazia del Battesimo

per tutti i Bambini.

Amen

(Preghiera per il Battesimo dei Bambini non nati – lo Spirito di Verità)

Un pensiero su ““Esterno notte”… Interno Luce!

  • 21 Novembre 2022 in 11:07
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    Articolo bellissimo di elevato spessore morale e sociale, un articolo che non può non scuotere ogni anima che sente e pensa. Il problema odierno è proprio il sentire e il pensare, dal momento che prevale il sentire e il pensare non solo senza Dio, ma anche senza nessun dio
    .

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