Referendum. Un SI coraggioso.

Domenica 12 comunque urne aperte in attesa di elettori. Il referendum sembra passare sotto silenzio, con una campagna elettorale assente, tra le omissioni dei mass media.
Ma quella consultazione al di la della lotta tra i sostenitori dei due schieramenti, talvolta , neanche troppo convinti, meritava e merita tutt’altra fine.
Un SI con coraggio poichè non è in gioco la vita di alcuno, ne la tasca di qualche altro, ma semplicemente un SI per dare una rinfrescatina al sistema “giustizia” che in settanta e passa anni si è appiattito su se stesso e, da narcisista, si bea delle sue scelte.
Un appiattimento giudiziario che non giova al rilancio del paese, alle riprese con il PNRR, non giova alla stessa casta , attratta spesso dai microfoni, annunciando erga omnes “abemus colpevole” o andando oltre le regole scritte :vedi doppi cognomi, o suicidio assistito…..invitando il Parlamento a legiferare. 
In pratica un capovolgimento dei compiti costituzionali.
Un SI coraggioso , per cambiare usi e costumi ed accelerare il modus operandi sulla figura del  magistrato super partes.
Per una politica fuori dalle aule dei tribunale: SI coraggioso.
Un Si per far si che del “diman” ci sia più certezza. più consapevolezza, che amministrare la Giustizia non è un fatto personale ma un servizio  alla collettività che non puo ancora rimanere alla finestra a “rimirar” le stelle.
geppinopresta

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