Finisce in parità il derby giallorosso

Un pareggio (1a1) a Lecce che sembra essere la conclusione più logica di un “non facciamoci male”.
Un pari che forse nasce proprio da quelle parole, che non fa troppo male ai padroni di casa, ma che rallenta ancora di più la corsa dei sanniti.
Sì, perché la squadra non sembra venir fuori in modo concreto ed accettabile.
Ancora una volta in vantaggio nei primi minuti di gioco, ma poi Letizia e compagni non hanno messo su qualcosa per confermare quel fortunoso gol.
Fortunoso perché alla fine Acampora aveva crossato verso il centro area,  ma poi l’intervento di Calabresi ha reso una traiettoria alla palla che si è infilata in rete.
Il vantaggio non è stato fruttato, tenendo in debito conto lo stato d’animo degli avversari.
Il primo tempo giocato a ritmi sostenuti ha finito con l’evidenziare che la squadra non è più Forte coi nuovi arrivi. L’attaccante, definito squalo, seppur acciaccato con punti di sutura all’arcata sopraccigliare per una ferita rimediata in allenamento, è sembrato l’ombra di se stesso.
La squadra non ha manovrato per cercare quel finalizzatore, ma si è adoperata in un quasi non gioco.
I passaggi all’indietro per Paleari da metà campo, con tutti gli uomini in campo nell’altra metà la dice lunga sulle idee tecniche di gioco che non sfociano in azioni né manovrate, né tantomeno in velocità.
Ancora una volta il portatore di palla veniva attaccato da due o addirittura tre avversari e non aveva possibilità alcuna di servire i compagni che, tra l’altro erano ben lontani.
Il minimo che poteva fare, e non è stato fatto ancora una volta, era velocizzare il gioco… un tocco e via… Ma come detto si è preferito mettere in moto Paleari con retropassaggi da centro campo.
Tra l’altro il portiere ospite ha dovuto faticare anche nel dare il pallone ai compagni nella fase di ripartenza dal basso, spesso creando pericolose interferenze.
La squadra non ragiona, non esprime un gioco lineare e tra l’altro tarpandosi le ali. Sulle fasce nessuna discesa né in velocità, né tantomeno in fraseggio. E contro il non trascendentale Lecce quasi mai ha imbastito azione corale.
La cronaca della gara, dopo l’autorete, non si è esaltata più di tanto se non alla fine quasi della prima parte di gara per la rete di Strefezza. Un gol in velocità che porta la firma di Lucioni, ideatore, Coda, di giocoliere e il realizzatore che si è visto recapitare un pallone al bacio dall’ex goleador di turno.
Per oltre venti minuti del secondo tempo il Lecce ha tenuto il Benevento nella propria metà campo chiudendo ogni iniziativa verso la porta di Gabriel. Ma anche per i salentini poche idee per sfondare il muro (questo sì) dei giallorossi sanniti.
A Baroni sarebbe bastato far arretrare i suoi di una decina di metri per cercare spazi come nell’occasione della rete dai giallorossi di casa.
La gara del Benevento in terra di Puglia ha anche evidenziato che manca molto l’intesa tra i due nuovi arrivati (Forte e Petriccioni) impegnati sin dall’inizio, con Farias, subentrato a Improta al 64′, ma pure il suo apporto non è stato notevole.
Caserta deve trovare il sistema per armonizzare la squadra, darle un gioco diverso da quello della prima parte del campionato avendo a disposizione nuove pedine che si esprimano tatticamente in modo diverso.
La finalizzazione del gioco per sfruttare le capacità tecniche di Forte è il primo obiettivo. Far velocizzare il possesso palla, un tocco e via, avvicinando gli uomini al portatore di palla. Una pecca già vista contri il Parma, ma che s’è riprodotta più marcatamente allo stadio del Mare.
E già mercoledì 16 è di nuovo campionato.  Alle 18,30 al Vigorito c’è l’Ascoli. (G.B.)

I RISULTATI DELLA III GIORNATA DEL GIRONE DI RITORNO
CITTADELLA – CREMONESE 0-2
VICENZA – COSENZA 0-0
MONZA – SPAL 4-0
PARMA – PORDENONE 4-0
PISA – TERNANA 0-0
PERUGIA – FROSINONE 3-0
REGGINA – CROTONE 1-0
ASCOLI – COMO 0-1
BRESCIA – ALESSANDRIA 1-1
LECCE – BENEVENTO.  1-1

LA CLASSIFICA
Lecce, punti 42; Cremonese, Pisa, 41; Brescia, 40; Monza, 38; Frosinone, Benevento, 37; Perugia, 34; Ascoli, 33; Cittadella, 32; Parma, Como, Ternana, 28; Regginaa, 26; Spal, 23; Alessandria, 22; Cosenza, 19; Crotone, 14; Vicenza, Pordenone, 12

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