La RESA dei CONTI

“Tutto si compirà! … il bene e il male non potranno più coesistere insieme.”

E’ giunta l’ora decisiva della Storia umana! Ogni persona sarà avvertita e avrà il dono della Verità tutt’intera dentro di sé, l’Illuminazione della coscienza, la memoria completa e viva di tutto il bene e di tutto il male compiuto. E sarà chiamata a decidere come vuol continuare a vivere, se consegnarsi completamente al Male o se consacrarsi al divino Volere per vivere eternamente nel Bene.
In attesa del grande Avvertimento planetario, siamo ancora nel “tempo della Misericordia” che ci richiama, ci scuote, ci sprona a cambiare il percorso di vita, a con-vertire pensieri, parole, cuore per indirizzarli verso il Bene supremo, oltrepassando doppiezze,  ambiguità,  ipocrisie, purificando, illuminando e infiammando il cuore indurito nelle tante esperienze di lussuria, di orgoglio, di avidità, di violenza,…
E’ tempo di pregare, di implorare soccorso, perdono e misericordia su tutta l’umanità. Dio ci chiama, ci implora, piange ancora sul nostro rifiuto di riconoscerlo Padre, Madre, Figlio, Sposo e di amarlo al di sopra di tutto e di tutti. Dio ci ha creati, ci ha redenti, desidera santificarci tutti per renderci immagine perfetta di Se stesso − DIO AMORE −e per donarci il Regno della Sua Volontà d’Amore, a cui, all’inizio dei tempi, rinunciammo, sedotti dall’idea maligna di gestire in piena autonomia, con la propria volontà, l’evoluzione del mondo.
Oggi la degenerazione dell’Umanità e la drammatica sofferenza che ne deriva indicano che siamo vicini al compimento  dell’animalizzazione dell’umano e all’incombere dell’autodistruzione del mondo che le potenti risorse tecnico-scientifiche e la insensata voglia di “dominio mondiale” rendono possibile, anzi inevitabile, se Dio non viene a salvarci. La svolta ateistica, teorica e pratica, avviata con la “modernità” ha diffuso anche nell’Occidente cristiano l’ideale materialistico che con la morte tutto finisca e che l’esistenza è soltanto una scommessa mondana di appagare i desideri materiali e terreni del corpo nella competizione per il potere e il successo. E realizza l’ “annullamento dell’essere”, la “fine perversa di tutte le cose” immaginata da Kant e richiamata nella “Spe salvi”da Benedetto XVI.
Dio ci ha creati tutti, e per sempre, non siamo figli del nulla! La Resurrezione del Corpo di Gesù Cristo, duemila anni fa, è la conferma integrale del “Dono eterno della vita” per tutti e della trasfigurazione dell’umano nel divino. Ora, a quale destinazione – “Essere o Nulla” – dobbiamo affidare la nostra vita?
Siamo chiamati, in questo tempo complicato, difficile, carico di paura e di orrore, dominato dall’orgoglio, dalla presunzione, dall’ambizione dei poteri forsennati di Mammona – il dio del denaro e dell’avidità – a  realizzarci nel Bene assoluto o nel Male assoluto, nella “Vita eterna” o nella “Morte eterna”.
C’era stato annunciato dall’“Ideologia radicale  della Modernità” un mondo nuovo, generato dalla potenza della ragione umana, dalla cultura antropocentrica e dalla libertà ipertrofica dell’io padrone assoluto della storia e della vita, creatore della scienza e di nuove forme e funzioni organizzative e operative, rifondatore infine e sovrano della Nuova Città Umana, purificata dal disordine, dall’ingiustizia, dalle malattie, dalla morte.
Invece il XX secolo ci ha consegnato la vergogna, il tormento, lo strazio del fallimento epocale della Civiltà dell’Occidente. Poi, con l’assalto inaudito dei totalitarismi dei precursori dell’Anticristo, con l’insidia devastante e corruttiva delle istituzioni sovraniste che hanno introdotto il modello della democrazia della “ragione liberale”, del primato esclusivo della carne, della centralità del dominio finanziario assoluto, viene segnato ormai l’annullamento dei principi e dei valori del Bene comune, della Giustizia e della Pace, predicati ancora diffusamente ma non più praticati. L’Europa, già centro della Cristianità, è ora immersa nella Babilonia apocalittica.
Agli inizi dei tempi, nell’Eden, la prima famiglia della storia ruppe la relazione primordiale della Creazione, la comunione generativa con Dio, il Padre Creatore, e rinunciò alla Grazia della Santità, alla perfezione del suo essere. Ora, alla fine dei tempi, mentre i grandi maestri della “Modernità in crisi” indugiano su la compresenza essenziale di Male e di Bene nel costituirsi del divenire storico, la Rivelazione annuncia che “il Bene e il male non potranno più coesistere insieme” e non sarà più l’illusione a tenere il posto della Speranza.
Allora alla “resa dei conti” vogliamo appartenere all’Essere o al Nulla? 
Sia fatta la Volontà di Dio – Fiat Voluntas Tua – o si può continuare il gioco folle con la Menzogna e col Male?
A Luisa Piccarreta, straordinaria mistica della Divina Volontà, la Vergine Santissima comunica per tutti noi: “tutto è santo, tutto è sacro per chi vive di Volontà Divina”. 
Giunga presto a tutti gli abitanti della Terra, mentre sembra perduto il senso-fine della storia, che è il destino divino dell’umano, il grido d’allarme, l’ultimo invito di Dio: “Svegliati, o uomo, convertiti, deciditi! Il tempo è finito. Vengo a vincere il mondo e il tempo!”. Allora la Madonna apra ed educhi il nostro cuore ad abbandonarci − anima corpo spirito − al Dio dell’Amore, della Misericordia e del Perdono.
Per affrontare l’ultima prova, difendere la Verità quando, molto presto, sarà dichiarata che essa è una Menzogna, è urgente, necessario consacrarci al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo!

Un pensiero su “La RESA dei CONTI

  • 20 Gennaio 2022 in 12:06
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    Finché ci saranno ancora una testa, un cuore ed una penna, come quelli dell’autore di quest’articolo,
    vi sarà ancora una forte speranza che quest’umanità “decadente” non diventi tanto presto “decaduta”, decaduta nel fango dei sensi e del nichilismo dell’intelletto.
    Perciò: grazie Davide, grazie di vivere.

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