Le prime inadempienze di Mastella

Passata la festa, gabbato il santo,  si potrebbe dire a proposito delle tante promesse che Mastella ha fatto per ottenere voti, dimenticandosi poi dei suoi benefattori, cioè i destinatari delle promesse.  Nel precedente “pezzo” abbiamo ricordato che il 28 settembre, due giorni dopo che il candidato sindaco di Arco, Angelo Moretti,  aveva fatto rappresentare, da una apposita delegazione,  sul palco del Teatro San Marco, i disagi avvertiti dai proprietari degli alloggi mal costruiti dall’Iacp e la mancata stipula dei rogiti, il sindaco Mastella aveva fatto una transazione con l’impegno che entro il 30 ottobre sarebbero stati approntati i contratti di acquisto degli alloggi, già pagati dagli acquirenti, e sarebbe stato avviato a definizione tutto il contenzioso.

Rosetta De Stasio

Dopo un primo rinvio, con l’avvicinarsi del 30 ottobre, della promessa fatta dal sindaco per ottenere il voto di quella gente, la definizione di tutto il contenzioso è stata poi rinviata sine die.  Poiché all’assessore Maria Grazia (detta Molly) Chiusolo è stata affidata la delega relativa ai rapporti con l’Acer, l’ente che ha surrogato in toto l’Iacp, l’Avv. Rosetta De Stasio, l’8 novembre,  nel corso della seduta di insediamento del Consiglio Comunale, ha denunciato la inopportunità di affidare a tale assessore quella delega, in quanto il padre di Molly Chiusolo, l’avvocato Mario, con cui l’assessore ha lo studio legale in comune,  vanta ingenti crediti nei confronti dell’ex Iacp, in ragione dei quali pendono giudizi dinanzi al Tribunale e alla Cassazione.
Senza aggiungere altro, per non commettere illazioni,  rispetto a questa vicenda, la domanda sorge spontanea , diceva  30 anni fa Antonio Lubrano: Perché quella delega è stata affidata a Chiusolo, e non ad altri, prima del 30 ottobre?
Bene ha fatto l’Avv. Rosetta De Stasio a presentare  in quella sede, una interrogazione rispetto a tale vicenda, dopo che il sindaco, invece di fornire chiarimenti e fare aprire un dibattito sul quesito posto dalla predetta consigliere,  ha abbandonato l’aula, non avendo soddisfatto né l’esponente di “Prima Benevento”, né  il resto dell’opposizione,  per aver parlato della virtuale esistenza di porte girevoli, a Palazzo Chigi, quando lui era ministro del Lavoro nel 1994, per consentire a qualche membro del governo (Berlusconi), di uscire quando erano in discussione fatti che confliggevano con lui, un esempio, questo, che non calza affatto con l’attribuzione di quella delega all’assessore Chiusolo. Ma l’arroganza del sindaco si è manifestata in tutta la sua pienezza, quando, rivolto alla De Stasio, per non aprire il dibattito, in dispregio dell’art. 66 del Regolamento del Consiglio comunale, ha affermato: “Ora il sindaco sono io e decido io, quando sarà sindaco lei nel 2.500 dopo Cristo, deciderà lei”.  
Insomma,  Mastella, riconfermato sindaco con 787 voti al di sopra del 50%, sta replicando il comportamento del suo primo mandato, con la differenza che, mentre allora  ha preso a pretesto il dissesto – un dissesto politico, rispetto al quale i 9 consiglieri di Alternativa per Benevento hanno inviato l’annunciato esposto al Viminale e alla Corte dei Conti, di cui pubblichiamo a parte il testo integrale -,  per giustificare la non realizzazione del programma,  ora invece deve addebitare le sue inefficienze soltanto alla sua inettitudine.

La denuncia di Luigi Diego Perifano
La prima inefficienza riguarda la non risoluzione della vertenza aperta dai lavoratori dell’EAV, la società che gestisce il trasposto Benevento-Napoli, via Valle Caudina.“Mastella intervenga, grave se ai proclami non seguissero i fatti”. Così ha titolato il suo comunicato dell’11 novembre,  Luigi Diego Perifano, sindaco morale e virtuale di Benevento, il quale, risultato primo in città in termini di suffragi, ha avuto appena 788 voti in meno per sopravanzare Mastella di un voto. Il riconfermato sindaco ha beneficiato, invece, del voto dei campagnoli, anche perché – si è vociferato – avrebbe fatto trasportare, con autovetture, elettori  delle contrade presso i seggi,  il lunedì del ballottaggio, quando il calo delle affluenze, rispetto al lunedì del primo turno, era sceso al 2,68%, mentre la domenica del ballottaggio il calo era stato, rispetto alla domenica del primo turno, di un consistente 10,88%.  Ma ecco il comunicato di Luigi Diego Perifano, portavoce di Alternativa per Benevento:
“Sulla questione del personale EAV in servizio a Benevento, ed ora a rischio trasferimento, avevo, lo scorso 28 ottobre, chiesto che l’Amministrazione Comunale si attivasse per sostenere la lotta dei sindacati. Questo non è avvenuto e si sono registrate solo un paio di generiche dichiarazioni del Sindaco Mastella e dell’Assessore Ambrosone, i quali, a più riprese in campagna elettorale, avevano assicurato che non vi sarebbe stata nessuna penalizzazione per i dipendenti applicati sulla linea Benevento/Cancello a causa della perdurante interruzione del trasporto ferroviario”. 

 “In particolare – ricorda Perifano – il Sindaco Mastella il 15 ottobre scorso (pochi giorni prima del ballottaggio) dichiarava alla stampa di aver avuto “un cordiale colloquio con l’Amministratore Delegato dell’EAV, Umberto De Gregorio” per rappresentargli “le preoccupazioni dei lavoratori beneventani dell’azienda (…) per il rischio di un possibile trasferimento delle maestranze presso le sedi di Napoli. ”Quindi aggiungeva: “Voglio immediatamente tranquillizzare i lavoratori e le loro famiglie sulla disponibilità e i chiarimenti ottenuti dal vertice esecutivo dell’azienda: nessun lavoratore di Benevento sarà trasferito a Napoli! Ringrazio l’AD di EAV per l’impegno assunto sul quale sicuramente non mancherà la mia attenzione anche nelle prossime settimane””. 
“Ed invece, contrariamente a quanto preannunciato”  prosegue il portavoce di Apb ,  “nel frattempo l’Eav ha assunto i primi provvedimenti di assegnazione di alcuni lavoratori ad altre linee aziendali fuori provincia. Queste disposizioni di servizio sono state già contestate dai sindacati. A questo punto, se Mastella non vuole venire meno agli impegni pubblicamente assunti, deve intervenire immediatamente, farsi sentire dal Presidente della Regione e dall’amministratore dell’EAV, con cui vanta ottimi e cordiali rapporti, ed ottenere che siano giustamente tutelate le posizioni dei lavoratori beneventani. Io mi aspetto che lo faccia: è ancora in tempo ad evitare una pessima figura, giacché sarebbe imperdonabile se ai proclami elettorali non seguissero i fatti”.

La denuncia di Floriana Fioretti
Va rilevato che anche Floriana Fioretti, capogruppo del Pd, ha denunciato una inadempienza di Mastella, a proposito del fatto che l’annunciata riapertura a novembre della scuola di Pacevecchia non c’è stata. Secondo la capogruppo del Pd, è “calato il silenzio dopo le promesse elettorali”, però, “la situazione potrebbe sbloccarsi con l’avvio dei lavori per la fine dell’anno grazie ad un finanziamento giunto proprio nelle ultime ore”.
“Il 17 settembre”, afferma la esponente dem, “in piena campagna elettorale, il sindaco Clemente Mastella annunciava che “nel giro di due mesi, e cioè appena saranno terminati i lavori, studenti, docenti e operatori scolastici potranno tornare a frequentare il loro affezionato plesso di Pacevecchia”. Ebbene, i due mesi sono ormai trascorsi ma della riapertura della scuola di Pacevecchia neanche si parla più e alle famiglie e agli studenti interessati non è stata fornita alcuna altra informazione riguardante lo stato dei fatti”.
“Sulla vicenda”,  prosegue  la denuncia della Fioretti ,” è calato un silenzio assordante e oggi, a distanza di cinquanta giorni dai proclami elettorali, possiamo dire che la realtà ha smentito la propaganda: non solo i lavori non sono terminati ma neanche è stata ancora indetta la gara. Il tutto, a danno di un quartiere, Pacevecchia, che meritava risposte e non illusioni”.
“L’auspicio”,  aggiunge il capogruppo  del Pd, “è che l’amministrazione torni a parlare presto il linguaggio della serietà, fornendo comunicazioni certe sulle procedure in corso e indicazioni attendibili sui tempi di riapertura della scuola. Per le informazioni in nostro possesso, infatti, sarebbe giunto proprio negli ultimi giorni un finanziamento utile ad avviare “veramente” le procedure per l’affidamento dei lavori. La situazione, dunque, potrebbe sbloccarsi tra la fine del 2021 e l’inizio del nuovo anno”. §§“Da parte nostra”, conclude Floriana Fioretti, “vigileremo affinché ciò accada, ben consapevoli che le famiglie e gli studenti di Pacevecchia necessitano di impegni, fatti e certezze”.

Raccomandazioni e suggerimenti della Confcommercio
Muove delle accuse e, al tempo stesso, delle raccomandazioni, anche Nicola Romano presidente della Confcommercio, a proposito degli allestimenti natalizi. Egli, rivolto all’assessore Ambrosone,  dice, infatti
 “In ragione delle innumerevoli difficoltà palesatesi nel corso delle passate iniziative, e val la pena ricordare la riproduzione in luminarie dei disegni degli alunni e,  ancora più eclatante, il grande flop delle oramai famose luci a effetto tridimensionali, nella  consapevolezza che mai come quest’anno l’iniziativa assume particolare rilevanza per la  ripresa post-pandemica, è determinante evitare ‘incidenti di percorso’. Le proponiamo,  pertanto, dopo aver determinato la somma da spendere, quanto di seguito: invitare un  minimo di 5 imprese del settore a proporre all’Amministrazione il loro miglior progetto la  cui esecutività sia coerente con la somma stanziata; tempi di realizzazione certi a non oltre  il 7 dicembre; tutto il perimetro urbano deve essere interessato dall’iniziativa, dando  priorità al nostro patrimonio storico; da escludere categoricamente l’uso dei fili di luce  usati precedentemente di proprietà dell’Amministrazione; valutare l’ipotesi di posizionare  all’interno della Rotonda dei Pentri la struttura in ferro di proprietà denominata “Presepe  Dalisi””. 

Giovanni De Lorenzo denuncia i ritardi sulla concessione dello stadio
Anche il consigliere comunale Giovanni De Lorenzo, segretario cittadino del Pd, ha mosso appunti all’amministrazione, a proposito della gestione dello stadio “Ciro Vigorito”, “una questione”, a suo dire “irrisolta da anni dopo la scadenza nel 2017 della concessione d’uso decennale dell’impianto in favore della Società Sportiva Benevento Calcio, e poi gestita con provvedimenti annuali, a partire dalla Deliberazione di Giunta Comunale n.119 del 16.6.2017”.
“Già allora, come Coordinamento Cittadino del Partito Democratico”, afferma De Lorenzo, “intervenimmo pubblicamente per evidenziare la mancanza di chiarezza nella gestione della vicenda da parte dell’amministrazione comunale. Sono passati oltre quattro anni e siamo ancora allo stesso punto. Anzi peggio, considerato il procedimento giudiziario iniziato nel settembre 2021 fra la Società Benevento Calcio ed il Comune di Benevento”.
“Essendo ormai la querelle approdata in Tribunale”, ricorda De Lorenzo, “chiaramente bisognerà attendere le valutazioni e le decisioni dell’organo giudiziario. E’ lecito, però, chiedersi se tale situazione potesse essere evitata. E ciò a prescindere dalla particolare contingenza storica legata alla pandemia da Covid-19 che, inevitabilmente, ha limitato ogni azione, ma che non può diventare la giustificazione per temporeggiare e procrastinare qualsiasi decisione”
“E’ bene ricordare”, aggiunge l’Avv. De Lorenzo, “i grandi risultati sportivi conseguiti negli ultimi anni dal Benevento Calcio, che partecipa in pianta stabile ai campionati di serie A e B e che ha dato lustro all’intera città. Ed è bene ricordare che per tal motivo lo stesso Presidente Vigorito è stato insignito della cittadinanza onoraria durante lo scorso quinquennio amministrativo. Non aver risolto il problema dell’affidamento della gestione dello stadio in questi anni ed aver consentito che il Benevento Calcio ed il suo Presidente arrivassero a rivolgersi al Tribunale per vedersi riconoscere le proprie richieste (giuste o sbagliate che siano) rappresentano un fallimento per la politica”.“Ma, con un po’ di buona volontà, non tutto è perduto”, auspica De Lorenzo. “Ci si deve rimboccare le maniche e lavorare per trovare definitivamente una soluzione. Per questo, considerato anche che è trascorso ormai quasi un mese dal termine delle elezioni, auspico che al più presto si risolva la “battaglia” per la presidenza delle commissioni consiliari e che la questione dell’affidamento dell’impianto sportivo “Ciro Vigorito” venga opportunamente discussa e risolta nell’apposita Commissione Consiliare, unitamente al Regolamento Sport, ormai fermo da tempo”.
Giuseppe Di Gioia

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