Il pareggio del Torino condanna definitivamente i giallorossi alla retrocessione in B

Alle 22,25 del 18 maggio 2021 il Benevento, al triplice fischio di chiusura della gara di recupero Lazio-Torino diretta dal sig.Fabbri da Ravenna, ricade in serie B.
Dopo una semiseria prima comparsa nel campionato 2018/2019, due anni dopo, si ripete con uno strepitoso girone di andata, ma con un catastrofico, sottolineato da numerosi record negativi, tonfo in B.
Il pari all’Olimpico sancisce la permanenza nella massima serie del Toro dopo una partita spigolosa
Un pari che può essere definito un alibi perfetto per entrambe le formazioni. La Lazio ce l’ha messa tutta pur di conquistare i tre punti in palio e mandare Belotti e compagni allo spareggio di domenica sera coi giallorossi. Tra pali e parate di Sirigu, ha avuto una grande occasione con un calcio di rigore battuto da Immobile e respinto dal portierone del Toro.
Tutto nell’ambito di una competizione agonistica da definire senza dolcetti o bicchiere di vino… in campo i… biscotti non si sono visti.
Ora la conclusione è che probabilmente molti di quei giocatori che hanno rivestito, in parte indegnamente, la maglia giallorossa resteranno a casa chiudendo un impegno in malo modo.
Inzaghi e Foggia dovranno analizzare questo campionato che li ha visti appiattiti su posizioni e funzioni che andavano cambiate sin dalla chiusura del calciomercato a gennaio. Inspiegabile il licenziamento di Maggio, effimera la vittoria all’Allianz Stadium contro una inconsistente Juve.
Alla fine spetta solo al presidente Vigorito prendere la classica ramazza e fare pulizia, seppur con tre mesi di ritardo.
La B per il Benevento solo cinque anni fa era una chimera; ora ridiscende in quel campionato con la consapevolezza di esserci.
I tifosi sono rimasti delusi, ma per mesi i vari gruppi sui social non hanno fatto altro che iniettare siringhe di buonismo, quel buonismo e forse qualcosa in più (amore filiale?) non ha fatto prendere a Vigorito drastiche decisioni in corso d’opera. Nel calcio, come in qualsiasi organizzazione imprenditoriale, i vertici debbono operare per ottenere il meglio e qui purtroppo è l’unica pecca del Presidente… forse presente Ciro… avrebbe aperto gli occhi in tempo. (g.b.)

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