I giallorossi marciano compatti verso la retrocessione

Il calvario giallorosso prosegue senza soluzioni di continuità. Un salire la collina del dirupo verso la B sembra sempre più facile alla luce delle infelici prestazioni della squadra poste in essere negli ultimi quattro mesi.
Una discesa dirompente preoccupante e che, allo stato, sembra, senza vie di scampo dal baratro.
Pure contro l’Udinese, non certamente trascendentale, la prestazione giallorossa è stata a dir poco confusionaria, senza schemi logici in un gioco, quello del calcio, dove essi sono fondamentali.
In pratica Inzaghi schiera la squadra secondo una logica all’incontrario. Si barrica rinunciando ad attaccare e viene perforata da una disattenzione madornale, si attrezza per attaccare e la difesa diventa burro sciolto in padella.
Certo non ci sembra ci sia coerenza nell’andamento in questa fase cruciale del campionato. Il motto che vuole che i campionati inizino a gennaio vale ancora di più oggi proprio alla luce di quanto accaduto nel primo mese del 2021. Il rammarico post mercato, ma soprattutto l’addio di capitan Maggio hanno non poco contributo a questa debacle.
Stare qui a narrare della gara Benevento-Udinese sarebbe solo un leitmotiv in bianconero friulano. Le quattro reti messe a segno dagli ospiti intercalate, due alla volta da un ineccepibile rigore sull’eterno Lapadula, da un Viola che non dà scampo dagli ungici metri e dallo stesso Lapadula in chiusura di gara.
I due sono gli unici giocatori giallorossi con una valutazione, nelle varie  pagelle, superiore alla sufficienza. Tutto il resto, difesa in testa con una valutazione pessima.
Questo la dice lunga sull’andamento della gara, contando anche un palo colpito dagli ospiti.
E’ sotto gli occhi di tutti l’involuzione tecnico tattica subita in questi mesi dalla squadra. Si dirà che nella prima fase del campionato il Benevento ha in pratica veleggiato sull’entusiasmo della vittoria del campionato di B. Ma da questo a superare in negativo alcuni primati stabiliti dalla squadra all’esordio in serie A nella stagione 2018/19 sembra un assurdo.
La squadra continua a subire reti da parte del così detto giocatore a “rimorchio” da fuori area, senza che alcun centrocampista lo vada ad ostacolare. Subisce comunque reti spesso e volentieri da azioni nate nella fascia destra dello schieramento giallorosso. Sono queste disattenzioni che la statistica non contempla, ma che andrebbero studiate e risolte al momento di rivedere la gara… sì, perché oltre a vedere le gare degli altri, bisognerebbe vedere gli errori commessi nelle proprie prestazioni e porvi rimedio.
Le cinque gare ancora da disputare non sembrano da lavoro facile. Il Milan, e poi il Cagliari al Vigorito, poi l’Atalanta, e ancora al Vigorito il Crotone ed infine la trasferta di Torino ora come ora sembrano ostacoli insormontabili.
I sardi sono in un momento di grazia così come il Crotone che pur se esce sconfitto dà filo da torcere agli avversari nonostante abbia tutti e due i piedi in B, Milan ed Atalanta mirano comunque alla Champion ed il Torino con Nicola sembra quasi una mezza nazionale.
Sapranno i nostri sovvertire i pronostici? Difficile la risposta, forse più probabile quella negativa.
La speranza è ultima a morire e in molti speriamo di rimanere dove siamo… ma non vorrei che chi di speranza vive… disperato muoia. Intanto in serata il Cagliari ha sconfitto la Roma ed ha raggiunto i giallorossi. (g.b.)

I RISULTATI DELLA XIV GIORNATA DEL GIRONE DI RITORNO
GENOA – SPEZIA 2-0
PARMA – CROTONE 3-4
SASSUOLO – SAMPDORIA 1-0
BENEVENTO – UDINESE 2-4
FIORENTINA – JUVENTUS 1-1
INTER – HELLAS VERONA 1-0
CAGLIARI – ROMA 3-2
ATALANTA – BOLOGNA 5-0
TORINO – NAPOLI 0-2
LAZIO – MILAN 3-0

LA CLASSIFICA
Inter, punti 79; Atalanta, 68; Napoli, Juventus, Milan, 66; Lazio, 61; Roma, 55; Sassuolo, 52, Sampdoria, Hellas Verona, 42; Udinese, 39; Bologna, 38; Genoa, 36; Fiorentina, 34; Spezia, 33; Torino, Cagliari, Benevento, 31; Parma, 20, Crotone, 18

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