In stile Covid, parte il 71° Festival di Sanremo

<Proprio così, quest’anno il Festival di Sanremo festeggia i suoi 71 anni. Un’avventura iniziata nel 1951, in una Italia distrutta, schiacciata dalla sconfitta della seconda guerra mondiale, ma che aveva un gran desiderio di ricominciare a vivere, a crescere, a sperare.  Tra le attività economiche, il turismo in primo luogo, fu uno degli aspetti economici più martoriati, che doveva trovare dentro di sé motivi, ispirazioni per riappropriarsi del suo ruolo e aiutare così la indispensabile ripresa economica; un paese rinato dalle ceneri che pensa ad una escamotage turistica, per riprendere vita. 
L’idea fu di Angelo Nicola Amato, direttore del Casinò di Sanremo, che insieme al suo amico, Angelo Nizza, conduttore radiofonico, pensarono di dar vita ad una manifestazione canora, consci del fatto che era iniziata l’era di una nuova vera e propria industria: quella musicale.
Bisognava dare  però un risalto nazionale alla manifestazione e prendere contatti con la Rai del tempo: l’Ente Italiano per le Audizioni  Radiofoniche, con una diffusione tra i cantanti e le rispettive case radiofoniche.
La location non poteva non essere che  il Casinò di Sanremo, e precisamente il Salone delle feste. Il pubblico presente in sala visse però l’evento come un contorno ai piatti che mangiavano tranquillamente. Anche la stampa e la critica non dimostrarono il benché minimo entusiasmo per la presentazione del Festival.
Il debutto si ebbe il 29 gennaio 1951, presentato da Nunzio Filogamo, in un salone che vide esibirsi tre cantanti, che presentarono venti canzoni. I tre antesignani furono: Achille Togliano, il Duo Fasano e Nilla Pizzi, che divenne la regina del Festival con la sua “Grazie dei fiori”, una bellissima canzone venata di malinconia.
La fortuna del Festival è andata sempre più crescendo negli anni, vuoi per il desiderio di dimenticare il triste vissuto postbellico, sia la gioia di poter essere finalmente spensierati per un po’ di tempo, sia la qualità e la bellezza delle canzoni inedite presentate, che non tardarono ad avere grande presa sul pubblico.
Assistere al Festival di Sanremo divenne un vero e proprio rito, un momento di incontro per i familiari e gli amici, intorno alla neonata televisione, un momento comunitario vero  e proprio, da vivere in religioso silenzio.
Sembra che la pandemia ci abbia riportato lontano nel tempo, quando la televisione rappresentava uno degli svaghi più importanti, se non l’unico di quel momento storico. Quest’anno, la manifestazione canora ci sarà e, per il rispetto della normativa anti Covid-19, non ci sarà pubblico in sala. E’ stato previsto un ben definito protocollo per evitare il contagio  tra i membri dello staff, la stessa città di Sanremo sarà zona rossa. 
Il festival inizia stasera per concludersi il 06 marzo, i cantanti affermati, cosiddetti big, saranno 26. Per la prima serata di stasera ci saranno ben 13 cantanti e quattro artisti, rappresentati le nuove proposte.

Il Festival sarà presentato da Amadeus, che ne è anche il direttore artistico, e da Fiorello, coadiuvati, nella prima serata, da Matilda De Angelis e Loredana Berté, mentre saranno ospiti fissi Zlatan Ibrahimovic e Achille Lauro.
Nella seconda serata, toccherà ad Elodie di coadiuvare Amadeus e Fiorello, mentre, nella terza serata, ci sarà Vittoria Ceretti. Venerdì  vedremo Barbara Palombelli e Beatrice Venezi.  La serata conclusiva avrà ben tre co-conduttrici speciali: Ornella Vanoni, Serena Rossi e Simona Ventura.  
Domani 3 marzo, saranno presenti Il Volo,  vincitore del Festival nel 2015. Il gruppo di ragazzi omaggerà  Ennio Morricone, il grande compositore scomparso, insieme a Piero Barone, Gianluca Ginoble, Ignazio Boschetto, diretti tutti dal figlio di Morricone, Andrea. Sarà  un anteprima dello spettacolo che si terrà nel mese di giugno e che vorrà ricordare questo grande compositore che ha segnato un’epoca.
Il sipario dunque stasera si apre su questa storica manifestazione tutta italiana.
Buona visione a tutti e che vinca il migliore.
Maria Varricchio

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