Una legge voluta da Erasmo Mortaruolo per valorizzare il parco del Taburno-Camposauro

Per presentare  la legge regionale sulla sentieristica e sulla viabilità minore, approvata il 15 giugno ,si è tenuta sul piazzale del parco Avventura,  a ridosso del pianoro di Camposauro ,  una conferenza stampa il 26 giugno, giorno dell’entrata in vigore della legge, proposta  dal consigliere regionale dem, Erasmo Mortaruolo.
Quello scenario incantevole, che, chi scrive, non vedeva da quando nel Rifugio della Forestale, ora chiuso, vi erano un ristorante ed un bar molto frequentati, è stato il luogo giusto per far capire agli intervenuti quanto fosse necessaria una legge che rilanciasse il Parco del Taburno Camposauro.
Infatti, il sindaco di Vitulano, nel ringraziare i sindaci dei comuni che gravitano nell’area del parco (Foglianise, Cautano e Solopaca), il presidente della Cia, Mastrocinque, e le associazioni intervenute alla presentazione della legge, ha sottolineato come l’iniziativa di Mortaruolo rappresenti la ciliegina sulla torta, il coronamento cioè di una attività che ha visto  l’attenzione posta in tante direzioni, essendo la Campania la regione delle emergenze. Apprezziamo il fatto che si sia trovato il tempo per conseguire l’iniziativa che oggi prende l’avvio. Fino ad oggi non avevamo nulla,se non la bellezza del luogo. La sentieristica non nasce solo per offrire un pacchetto turistico ai frequentatori del territorio, soprattutto a quelli stanziali. 
 “L’iniziativa dà anche un apporto di valenza storica”, ha ricordato Scarinzi, “perché i sentieri che oggi utilizziamo per le escursioni erano le strade di penetrazione di  una volta, di queste montagne, ed erano i luoghi dove i nostri antenati vivevano quotidianamente. Ci sono, per esempio, le vecchie mulattiere che circondano questo Pianoro, percorrendo in lungo e in largo il territorio del Parco Regionale. Un tempo, erano le vie utilizzate dai carbonari e dai loro muli per trasportare legna nelle piazzole dove facevano il carbone”. Quando non c’era l’attuale strada carrabile che conduce fino al Pianoro ed anche oltre dove ci sono le antenne delle emittenti televisive, “la zona pullulava comunque di vita, di pastori con i loro greggi, di allevatori, di legnaioli e di carbonari”.  Quindi, “è importante che un patrimonio storico venga attenzionato e salvaguardato”. Il ringraziamento a chi ha reso possibile la sentieristica campana, è pertanto dovuto, ha concluso il sindaco.
Da non sottovalutare poi l’apporto dato dal dott. Costantino Caturano, il presidente del Parco, che, intervenendo, ha subito ringraziato i gestori del parco Avventura, per il modo come si rendono disponibili, quando vengono allestiti momenti di incontro come quello di oggi, anche per il fatto di essere molto legati a questa zona e a questo Pianoro. Caturano ha anche riconosciuto al sindaco di Vitulano l’attenzione e l’attaccamento mostrati, come pochi sindaci, nel corso degli anni, al Parco del Taburno. Un sindaco che, a suo avviso, “ha avuto una sorta di  lungimiranza nel portare avanti determinate iniziative qui su Camposauro”. Caturano  ha ricordato poi che lui era preso da un senso di dispiacere, quando, nel percorrere i sentieri accidentati del Parco, mentre si sentiva conquistato dalle bellezze naturali e dal paesaggio, si rendeva conto, proprio per lo stato di quei sentieri, che l’accessibilità a quelle bellezze non era sempre consentita, se non a degli esperti, quelli a cui Scarinzi aveva fatto cenno.
 “Mi sono sentito ripetere molte volte, e con alcuni di voi ne ho anche parlato spesso”, ha ricordato ancora Caturano, “che alcune zone non potevano essere fruite da famiglie, da escursionisti poco esperti. E nonostante il grande lavoro che ogni fine settimana fanno gli amici delle associazioni nel portare in questi bellissimi luoghi tanti cittadini appassionati della natura, mi sono reso conto che mancava qualcosa che oggettivamente era un po’ sotto gli occhi di tutti: il Parco non può fare il Parco se non c’è attorno ad un tavolo la Comunità Montana, i Comuni che gravitano nel Parco, la Provincia, la Regione Campania. Se manca uno di questi tasselli, l’Ente Parco non va lontano. E non si può pensare di ottenere risultati migliori facendo le cose allo stesso modo di come sono state fatte in passato”.
Poi, Caturano ha proseguito: “Mino ha avuto la capacità di raccogliere le sollecitazioni del territorio, delle associazioni. Ciò di cui si parla oggi rappresenta una svolta epocale, nella misura in cui la Regione approva una legge sulla sentieristica e sulla viabilità minore, in una regione, quella campana, dove un terzo del territorio ricade nelle aree protette. Con questa  legge, e qui emerge l’intuizione intelligente di Mino, la Regione ha recepito le segnalazioni dei sindaci e delle associazioni. Io sono rimasto piacevolmente  colpito da alcuni aspetti fondamentali: la creazione di un raccordo tra Regione, Parco, Comuni, e associazioni”.
A suo giudizio, “prevedere, per la prima volta, una rete che metta insieme tutte queste informazioni e che permetta a chi vuole venire sul Taburno di sapere che cosa trova, di sapere  che vi è un’associazione che organizza in determinati giorni delle escursioni, di sapere che cosa può vedere, beh, è un qualcosa di interessante, che prima veniva affidata alla iniziativa di qualche sindaco, di qualche associazione, in maniera anche scoordinata”. Inoltre, “la legge prevede un sistema di monitoraggio, tra i vari soggetti coinvolti costituiti in Consulta, su come vanno le cose, sull’opportunità, per esempio, su come predisporre un regolamento  per le aree da campeggio”. 
Ma le legge sarà presentata anche nelle altre provincie campane, per permettere un maggiore scambio di informazioni, cosa di cui si interesserà Mortaruolo, il quale, intervenendo, ha ricordato come siano stati complicati questi cinque anni che lo hanno visto sedere in Consiglio regionale, un quinquennio iniziato con l’alluvione del 15 ottobre 2015 e con tutte le emergenze che sono seguite, “a cui abbiamo dovuto rispondere in maniera almeno sufficiente”.
Essendo l’unico consigliere regionale eletto in provincia di Benevento, ha dovuto cercare di “essere quanto più istituzionale possibile, al punto che oggi possa dire che c’è stata la possibilità da parte di tutti i sindaci e da qualsiasi operaio forestale di chiamarmi  al telefono, per avere una risposta rispetto alle loro esigenze”.
 “La legge di oggi”, ha proseguito Mortaruolo, “è ritornata in aula, perché, in base a quella che è stata l’attività di concertazione,  si è presentata la difficoltà di far capire che alcuni meccanismi sanzionatori della legge non potevano essere scollegati da quella che è la normativa nazionale. Però, superate le difficoltà, posso dire che è una legge importante, in quanto, non solo valorizza quelle che sono le aree interne della Campania, ma prende in grande considerazione il patrimonio escursionistico, un patrimonio che, essendo una realtà, andava normato e integrato in tutta una serie di politiche di green economy, che qui possiamo ben sviluppare. Ed è chiaro che la legge sulla sentieristica è una parte complementare di un ragionamento molto, molto più ampio, un ragionamento che, in queste ore, stiamo facendo anche con il ministro Provenzano”.
L’aspetto straordinariamente importante  di questa legge, a giudizio di Mortaruolo, “è quello di spingere molto sul green per creare anche qualche posto di lavoro, perché il lavoro in questa provincia, non significa soltanto aprire una fabbrica in zona ASI, significa anche valorizzare le nostre realtà, significa interessarsi a quella che è l’intermodalità del trasporto”. Su questo aspetto, “noi delle aree interne viviamo da anni problemi di collegamento con Napoli, un collegamento, ieri ne parlavamo alla Cgil, che prevede finalmente l’istituzione di corse domenicali sulla Benevento-Cancello dal mese di agosto”.
Questa legge consentirà anche l’ammodernamento dei  vagoni che viaggiano sulla Valle Caudina, utilizzando le risorse disponibili. Con la disponibilità di risorse, alcune progettualità, se sono cantierabili potranno essere subito  finanziate.
“L’idea della smart  mobility”, ha precisato  Mortaruolo, “si incastra molto bene anche sul turismo green. E’ chiaro che le difficoltà sono tante, perché le attenzioni che dobbiamo mettere sul nostro territorio sono straordinariamente importanti, a cominciare dalla viabilità minore, compresa quella che ci ha portati qui questa mattina”.
Quindi, più che finire, è un lavoro che comincia e che dobbiamo portare avanti insieme, con una attenta concertazione, è stato l’auspicio di Mortaruolo. “Io devo ringraziare tutte le associazioni che hanno lavorato con il Consiglio regionale per l’approvazione di questa legge. Ed è chiaro che avere una concertazione lunga, forse fa perdere un po’ di tempo prima, però il lavoro che ne esce fuori è più organico, in quanto riesce a rispondere in maniera oggettiva alle esigenze che gli operatori soprattutto hanno,  perché una legge deve servire  a chi su di un territorio opera  in maniera quotidiana. Quindi sono io che ringrazio voi”.
L’iniziativa di Mortaruolo ha avuto il plauso di coloro che sono intervenuti: il presidente del Club Alpino di Benevento, una guida del Parco nazionale del Pollino, Alessandro Mastrocinque della CIA (Confederazione Italiana Agricoltori), Maurizio Vetrone (una guida turistica abilitata), una donna, in rappresentanza di Legambiente, l’associazione ambientalista che aspettava questa legge.
Giuseppe Di Gioia

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