Piccolo spazio pubblicità: resistere ad Amazon in tempi di quarantena

Io Amazon non l’ho mai digerito.
Sarà che nella mia vita recente ho dovuto constatare quanto fosse indispensabile in ben tre paesi diversi – e finirò, a breve, per constatarlo anche nel quarto.
Farne a meno è ogni volta un’impresa che non è scontato vada a buon fine.
Sarà che viene naturale solidarizzare con i dipendenti sottoposti a ritmi spasmodici e rigida disciplina di lavoro.
Sarà che dopo l’arrivo del Covid sapere di contribuire coi propri acquisti ad accrescere una ricchezza già esponenzialmente moltiplicata da una crisi esiziale per tanti altri non aiuta a dormire sonni tranquilli.
Insomma, un modo per far felice la mamma – da mesi isolata, causa pandemia – nel giorno a lei dedicato ed evitare, al contempo, di ricorrere ad Amazon (o ad uno dei tanti altri giganti dell’e-commerce ai quali solitamente si fa ricorso per i regali alla famiglia quando si vive all’estero) quest’anno era d’obbligo trovarlo.
Nulla di complicato se la mamma risiede a Benevento, come nel mio caso, e se il vicolo Capitano Pasquale De Juliis non è una parte della città del tutto ignota.
È quello, in effetti, il regno del vulcanico Peppe (Giuseppe, il nome completo, credo sia appannaggio esclusivo della famiglia) e di due delle sue tre creature: la ben nota Drogheria Frittole (costola della omonima, più vecchia Vineria) e la recente Locanda dei Sanniti.
Esperto di lotta agli eventi avversi, armato di un non comune serbatoio di inventiva – ben celato da una testa senza alcuna traccia di chioma – Peppe non ha perso tempo a lagnarsi del salasso economico causato dalla pandemia ed assieme ad un compagno di avventure altrettanto dinamico, il buon Giovanni, titolare del gastro-shop Tutto di Bufala, ha messo in piedi in men che non si dica un servizio di consegna a domicilio di leccornie di vario genere, pizze ed altre delizie.
Fin qui potrebbe sembrare il classico spazio pubblicità per l’attività dell’amico di vecchia data.
La storia assume tutt’altra connotazione se si tiene conto da un lato che, a gioire del regalo, figlio di filiera cortissima, è un’anziana signora costretta dal virus ad abbandonare, tra le altre, la rituale uscita cultural-gastronomica del sabato sera in compagnia delle amiche di sempre – isolamento, inattività, solitudine rischiano, alla lunga, di diventare insidiosi quanto il virus. 
E se, dall’altro, si tiene ben presente l’immenso vuoto pneumatico delle istituzioni cittadine del capoluogo sannita (e delle associazioni di categoria) in tema di iniziative per il rilancio dell’economia locale.
Basta fare un veloce giro per il web – e in tempi di traduttore integrato nel browser non è poi nemmeno così difficile farlo in lingue sconosciute o semi-conosciute – per perdersi nel fiorire di iniziative messe in campo da amministratori e politici locali, da associazioni e gruppi di diversi paesi per risollevare le economie locali.
Dallo “sconto a cascata” – che con l’acquisto di un prodotto in uno dei negozi consociati dà diritto ad uno sconto sui prodotti di un altro esercizio commerciale della rete cittadina – alle agevolazioni sulla sosta delle autovetture per chi acquista locale, dalla nascita di siti internet improntati alla “soluzione locale” per promuovere nel maggior numero di campi prodotti e servizi che non vengano dal di fuori del perimetro cittadino ad applicazioni volte sostanzialmente allo stesso scopo, dall’acquisto “in anticipo” di servizi dei quali si potrà usufruire nei cinque anni a venire all’acquisto di buoni da poter spendere una volta riaperti i commerci, dappertutto lo sforzo di immaginazione per farsi promotori di iniziative volte a riavviare la scena locale raddoppia – a volte decuplica.
Dappertutto, c’è chi «guarda alle cose come sono e si chiede “perché?”» – e in realtà economicamente depresse e mal amministrate già prima del Covid19, è la maggioranza.
Poi c’è chi, come Picasso, pensa a come potrebbero essere e si chiede “perché no?”
Massimo Iazzetti

Un pensiero su “Piccolo spazio pubblicità: resistere ad Amazon in tempi di quarantena

  • 12 Maggio 2020 in 23:18
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    In realtà qualcosa nel Sannio si sta muovendo, vi invito a visitare http://www.shopop.it, e-commerce dedicato esclusivamente ai commercianti di BN e provincia.

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