Con “Lo zio del medico dei pazzi” prosegue la rassegna di Palcoscenico

Vasta offerta culturale a  Benevento, con due appuntamenti prestigiosi sabato 08 febbraio 2020 .  Il primo è stato il secondo concerto di quest’anno con l’orchestra da Camera, programmato dall’Accademia di S. Sofia e presentato dalla delegazione del Fai di Benevento nell’ambito della stagione concertistica 2020-2023, dal titolo “I monumenti della musica”- I concerti Branderburghesi di J.S.Bach e Le Sinfonie giovanili di Mendelssohn, eseguito presso la Basilica di S. Bartolomeo.
L’attività dell’Accademia S. Sofia è in realtà già iniziata il 12 gennaio, con : “Le sei sonate orrende ossia il bambino prodigio manipolato”, a cura di Gioacchino Zarrelli, in cui i violinisti, Marco Serino, Giuseppe Carotenuto, Gianluca Giganti e Gianlugi Pennino, hanno  eseguito le “Sei sonate a quattro” di G. Rossini, un’esecuzione integrale della prima parte.
Il secondo appuntamento,  presso il Teatro Massimo di Benevento, nell’ambito della Rassegna Palcoscenico Duemila, dal titolo: ”Lo zio del medico dei pazzi” di e con Gianfranco Gallo, assistito alla regia da Ursula Muscetta. Hanno recitato tra gli altri: Antonella Stefanucci, Mario Brancaccio, Luigi Credendino, Antonella Prisco, Bianca Gallo e Antonio Fiorillo.
I costumi, di Anna Giordano, realizzati da Annabella Donnarummo, della sartoria Pennacchio, sono stati di una bellezza incommensurabile, espressione della moda del tempo. Le scene, in cui si sono mossi  gli attori, create da Flaviano Barbarini e Gianfranco Izzo, nelle quali ha fatto mostra di sé un pavimento a scacchiera, sono state  realizzate da Visualsacs srl e illuminate dalle luci di Enrico Giordano, mentre il fonico, Stefano Cammarota  ha curato la dizione dei suoni 
Con questo lavoro teatrale, Gianfranco Gallo ha voluto riproporre il già ben noto “Medico dei pazzi”, affrontando così il vecchio problema che assilla da sempre il mondo:  industriarsi in qualunque modo, anche con delle velate truffe, al fine di guadagnare soldi, sottraendoli quasi  sempre ad un signore ricco e tirchio, al quale i nipoti, cercano, come in questo caso, di sottrarre risorse per le loro necessità, futili o primarie che siano. E’ stato rappresentato l’eterno contrapporsi tra il ricco  Paperon de’ Paperoni e lo squattrinato, nonché nulla facente nipote, Paperino.
Di qui, il nascere e proliferarsi di battute, intrecci, equivoci, che porteranno comunque al lieto fine. L’unica nota negativa, è stata la contemporanea presenza della serata finale del Festival di Sanremo, che ha sicuramente sottratto pubblico al teatro, composto per la maggior parte dagli abbonati.
Ricordiamo il prossimo imperdibile appuntamento con Peppe Barra, sabato 22 febbraio 2020, con il suo nuovo spettacolo, “Monsignore”  che sostituirà quello già in programmazione, cioè “La cantata dei pastori”.
Lo spettacolo di Barra si definisce una: “Farsa in Musica”, che ci trasporta nell’epoca di Ferdinando IV di Borbone e ci presenta la figura di Monsignor Perelli, interpretato da Lamberto Lamberti, anche regista della commedia, che vive con la sua perpetua, Meneca (Peppe Barra). 
I due attori, insieme spesso sulle scene dagli anni ‘70, si muoveranno questa volta su quelle curate da Carlo  De Marino, e saranno accompagnati da un virtuoso trio di musici.
Il divertimento è dunque assicurato.
Informazioni e prevendita si potranno avere presso:
All Net Service – Via Lungocalore Manfredi di Svevia n. 25 – Benevento tel. 0824.42711 dal lunedì al venerdì dalle ore 10,00 alle 13,00 e dalle 16,30 alle 19,30 – www.allnetinclusive.it 
Teatro Pubblico Campano – Centro Direzionale Is. F/11 – Napoli – tel. 081.7345210 dal lunedì al venerdì dalle ore 09,00 alle 17,30 – www.teatropubblicocampano.com.
Maria Varricchio

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