Ponte, siamo alle solite: ricompaiono centinaia di cartelle esattoriali impazzite

Ci risiamo, anche quest’anno il Comune di Ponte ha inviato centinaia di “cartelle pazze” ai cittadini, relative ad ipotetici tributi comunali non versati per gli anni 2014 e 2015.
A rendere nota la situazione è il gruppo consiliare di opposizione “Ponte Futuro”, che pur ribadendo la necessità di perseguire sempre la fedeltà tributaria dei contribuenti, i quali devono sì pagare il dovuto, ma non essere tartassati.
Abbiamo buone ragioni – si legge in una nota di Ponte Futuro – per pensare che tra le centinaia di comunicazioni di accertamento che il Comune sta consegnando ai pontesi sulla scorta del lavoro della società incaricata Gamma Tributi, ci siano molte casistiche che potrebbero avere con sé forti discrepanze tra quanto effettivamente dovuto e quanto il Comune ora richiede a saldo.
Ad esempio l’IMU sui terreni agricoli è legato ad una serie di informazioni e variabili che la stessa società di ricognizione sui tributi probabilmente non ha valutato e considerato in maniera precisa e coerente, così come avrebbe fatto una risorsa locale, conoscendo meglio il territorio.
Ricordiamo che proprio su questo tributo, a cavallo tra il 2014 ed il 2015, si è verificata un’altalena di decisioni e cambiamenti nei decreti legge che ha spiazzato e messo in difficoltà contribuenti, professionisti ed enti locali.”

Ponte Futuro Invita pertanto i concittadini “a verificare attentamente le proprie posizioni con l’ausilio dei propri patronati o consulenti tributari, in maniera tale da poter essere certi di quanto pagare agli uffici comunali”.
A questi ultimi, e all’amministrazione comunale di Marcangelo Fusco – conclude la nota della minoranza consiliare – facciamo voti  affinché ci sia una sensibilità che a tutt’oggi non abbiamo visto, con un approccio il più possibile elastico e funzionale ad una pacifico e proficuo accertamento/risoluzione delle pendenze tributarie, senza vessare i nostri concittadini di richieste probabilmente frutto di conteggi matematici e basta.”

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