Un viaggio nella Benevento di cento anni fa

Giuliano Balbino

In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, che si svolgeranno sabato 21 e domenica 22 settembre, l’Archeoclub di Benevento, in collaborazione con il Club Unesco e con la Fagianella, propone presso l’Archivio di Stato di Benevento una mostra di vecchie immagini della città, dal titolo “Saluti da Benevento” e una perfomance, che si svolgerà sabato 21 alle ore 17:00, dal titolo “Un piemontese a Benevento”, scritta da Francesco Morante e interpretata da Maurizio Cimino e Giuseppe Patrevita.
La mostra “Saluti da Benevento”, fu realizzata presso La Fagianella di Benevento, nello scorso mese di novembre, e nacque dal desiderio di riscoprire e mostrare il volto della città, nei suoi angoli scomparsi o modificati dal tempo, attraverso una selezione di un centinaio di cartoline storiche della città, tra le più rare e significative. 
Tra le cartoline scelte, ve n’è una che ha una storia particolare, poiché fu scritta nel novembre del 1910 da un giovane professore, appena giunto a Benevento dal Piemonte, per insegnare filosofia nel Liceo Classico Giannone. Il piemontese era Balbino Giuliano. Rimase solo un anno a Benevento. In seguito avrebbe conosciuto una folgorante carriera, fino a diventare ministro della Pubblica Istruzione dal 1929 al 1932.
La cartolina era indirizzata a Rodolfo Renier, famoso storico e cattedratico italiano, che al tempo insegnava all’Università di Torino. Nella cartolina, che il Giuliano gli spedì, si avverte una nota di tristezza, per la nuova sede, il liceo di Benevento, che lo pose a una notevole distanza dai suoi conoscenti e interlocutori. Da qui lo spunto per cercare di ricostruire, attraverso un’intervista impossibile, tra un beneventano di oggi e un piemontese di allora, come era la città di Benevento, cento anni fa, e come la percepiva un forestiero che vi fosse venuto a vivere.

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